Il ravvedimento speciale 2023 omessi versamenti è un’operazione da parte del Governo per recuperare le tasse non pagate. Questa formula una tantum pensata per venire incontro alle esigenze dei contribuenti non va confusa con il ravvedimento operoso per tasse comunali o per altre imposte 2023 richieste dall’Agenzia delle Entrate. Allora cos’è? Questa idea è una strategia dello Stato per cercare di recuperare in tempi brevi il denaro già contabilizzato e dovuto a partire dal 2021. Il risultato è un piano di ammortamento calmierato che consente di pagare il dovuto senza interessi di mora troppo pesanti. Come si procede per richiedere l’adesione al provvedimento e quali sono i tempi previsti?
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Come fare il ravvedimento speciale 2023
Facciamo un passo indietro per fare chiarezza: quando presenti la dichiazione dei redditi il professionista abilitato o il CAF di riferimento calcolano anche le tasse che devi pagare sul reddito, mettendo in conto anche eventuali detrazioni e deduzioni a tuo favore. Subito dopo l’invio della dichiarazione all’Agenzia delle Entrate, chi ti segue a livello fiscale ti prepara anche la documentazione utile per pagare con i termini del tuo caso.
La crisi economica, la pandemia e gli aumenti dei costi per l’energia non hanno permesso a tutti di pagare in tempo le tasse. Per evitare l’arrivo di cartelle esattoriali, avvisi e contenziosi tributari in casi gravi, si può richiedere il ravvedimento speciale 2023 omessi versamenti prima che arrivi una comunicazione se sai di avere delle tasse arretrate. Cosa prevede il ravvedimento speciale e come richiederlo?
La procedura si applica alle tasse dell’anno di imposta 2021 e consente di pagare solo un ottavo di quanto dovuto sugli interessi legali e sulle sanzioni previste: di fatto questi elementi non vengono azzerati del tutto, ma la riduzione può allargare la platea delle persone che procedono con questa operazione.
Quando si può applicare il ravvedimento speciale: i requisiti
Purtroppo, il termine è scaduto lo scorso 2 ottobre, dopo una prima proroga dal 31 marzo al 30 settembre 2023. Siccome quest’ultima scadenza è arrivata di sabato come da calendario, c’è stato un ulteriore slittamento al secondo giorno del mese successivo, il primo lunedì disponibile. È anche vero che è bene informarsi, perché il Governo potrebbe pensare a ulteriori proroghe visto il successo dell’operazione, oppure inserire una procedura simile nella prossima Legge di Bilancio.
Il ravvedimento speciale 2023 omessi versamenti ha permesso di risolvere irregolarità tributarie come:
- Le violazioni su precedenti ravvedimenti operosi nel 2021 o negli anni precedenti;
- Le irregolarità su tasse da pagare su redditi o immobili all’estero.
Infatti, molte persone che avevano delle dichiarazioni con delle omissioni poi riscontrate dall’Agenzia delle Entrate hanno potuto usufruire del beneficio. Chi ha fatto in tempo e ha avviato la procedura tramite il professionista abilitato di fiducia ha ottenuto la riduzione di sanzioni e interessi e una posizione regolarizzata con il Fisco. Entro il 2 ottobre era necessario pagare tutto il dovuto in un’unica soluzione, oppure pagare la prima delle 8 rate del piano di ammortamento previsto dal ravvedimento.
Cosa succede se non si paga il ravvedimento
Se non hai fatto in tempo per chiedere al commercialista di portare avanti questa pratica non ci sono problemi. Riceverai la comunicazione dell’Agenzia delle Entrate e pagherai il ravvedimento operoso (non quello speciale) come indicato alla pagina dedicata dell’Agenzia delle Entrate con tutti gli interessi e le sanzioni calcolate sul tuo caso. Se, invece, hai già fatto il ravvedimento speciale 2023 omessi versamenti e non hai pagato la prima rata del 2 ottobre, devi contattare il professionista abilitato di fiducia.
In alcuni casi c’è la possibilità di perdere il beneficio – cioè la possibilità di pagare di meno interessi e sanzioni – e l’eventualità che l’Agenzia delle Entrate ti chieda subito di rientrare del debito. Se, invece, il ritardo è solo di qualche giorno, chiedi al tuo commercialista se è possibile pagare in ritardo con il calcolo degli interessi applicati per i giorni di mancato pagamento. Il professionista ti darà l’F24 con la somma del ravvedimento più i nuovi interessi maturati.
Il provvedimento del ravvedimento speciale non fa venire meno gli altri strumenti per recuperare i pagamenti scaduti e in pendenza con l’Agenzia delle Entrate. Queste procedure sono:
- Il ravvedimento operoso. Consente di pagare gli importi dovuti inserendo sanzioni e interessi;
- L’avviso bonario. Consente di pagare gli importi dovuti e scaduti per un massimo di 2 anni prima della comunicazione con un piano calmierato con interessi incluso nell’avviso;
- La cartella esattoriale. Puoi pagare gli importi dovuti e scaduti se non sono stati pagati con l’avviso bonario.
- La rottamazione. Con la rottamazione puoi fare domanda e richiedere di pagare insieme la somma di tutte le cartelle, le sanzioni e gli interessi con un piano calmierato. la rottamazione si ottiene solo se è stata prevista in Legge di Bilancio e tramite domanda da presentare presso l’Agenzia delle Entrate entro un periodo stabilito (come è accaduto nella rottamazione quater).
Ti consigliamo di non procedere da solo con queste pratiche, ma di farti seguire da un professionista abilitato per capire cosa fare e come muoverti per versare il tutto senza problemi di bilancio familiare.