
Se non pago la rottamazione quater posso rateizzare oppure devo trovare una soluzione differente? Chiunque abbia avuto a che fare con questa questione si sarà molto probabilmente posto questa domanda. In questo articolo proveremo a rispondere, focalizzandoci in modo particolare sui rischi che si possono correre se non si riuscisse a pagare in tempo la rata di luglio 2025
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Cos’è la rottamazione quater

La rottamazione-quater, introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022), è una misura di definizione agevolata che consente ai contribuenti italiani di sanare i debiti fiscali e contributivi affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdER) tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022.
Debiti ammessi, sconti su sanzioni e interessi
Tale agevolazione fiscale un’agevolazione fiscale che permette di estinguere i debiti pendenti con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione pagando esclusivamente:
- Il capitale dovuto, cioè l’importo originario del debito;
- Le spese di notifica delle cartelle esattoriali;
- Un interesse agevolato del 2% annuo, se si sceglie la rateizzazione.
Sono esclusi dal pagamento:
- Sanzioni amministrative;
- Interessi di mora;
- Aggio di riscossione, cioè i costi aggiuntivi applicati dall’AdER.
I debiti ammissibili riguardano cartelle esattoriali relative a imposte (come IRPEF, IRES, IVA, tributi locali), contributi previdenziali, multe e altre somme affidate all’AdER tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022. La misura consente di alleggerire il carico debitorio, rendendo più sostenibile la regolarizzazione della posizione fiscale.
Come funziona la rateizzazione
Parliamo ora delle scadenze che è necessario rispettare per l’anno corrente.
Per continuare a beneficiare delle agevolazioni offerte dalla rottamazione-quater, è essenziale rispettare con puntualità le date di pagamento stabilite. Questa misura si applica a diverse categorie di debiti fiscali e contributivi, inclusi quelli relativi a cartelle esattoriali notificate in anni precedenti. I contribuenti possono scegliere tra due modalità di pagamento:
La riammissione alla Rottamazione–quater, prevista dalla Legge n. 15/2025 (conversione del DL n. 202/2024 “Milleproroghe”), stabilisce scadenze precise per i contribuenti che desiderano rientrare nella Definizione agevolata. Di seguito, le date chiave:
- 30 aprile 2025: Termine per presentare la domanda di riammissione, riservata ai contribuenti con debiti già inclusi nella rottamazione-quater, ma decaduti per mancato, tardivo o parziale pagamento delle rate entro il 31 dicembre 2024.
- 30 giugno 2025: L’Agenzia delle Entrate-Riscossione invia la “Comunicazione delle somme dovute” tramite PEC o raccomandata, con l’importo totale, le scadenze di pagamento e i moduli precompilati.
- 31 luglio 2025: Scadenza per il pagamento in unica soluzione o della prima rata (per chi sceglie la rateizzazione fino a 10 rate).
- 30 novembre 2025: Scadenza della seconda rata (per i piani rateizzati).
- Anni 2026-2027: Le rate successive, per chi opta per la rateizzazione, sono dovute il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ciascun anno.
- Tolleranza di 5 giorni lavorativi: Per ogni scadenza è previsto un margine di 5 giorni per effettuare il pagamento senza perdere i benefici. Ad esempio, per la rata del 31 luglio 2025, il termine ultimo è il 5 agosto 2025.
Cosa succede se non paghi la rata di luglio 2025
Secondo le FAQ pubblicate dalll’Agenzia delle Entrate, se non si paga la rata di luglio 2025 della Rottamazione-quater (con scadenza il 31 luglio 2025, con tolleranza fino al 5 agosto 2025), o se il pagamento è parziale o tardivo oltre i 5 giorni di tolleranza, si verificano le seguenti conseguenze.
Decadenza dai benefici
La prima conseguenza del mancato pagamento della rata prevista è la perdita dei benefici della definizione agevolata, come l’eliminazione di sanzioni, interessi di mora e aggio di riscossione. Inoltre non si potrà aderire nuovamente alla rottamazione-quater per gli stessi debiti, salvo future disposizioni normative.
Riattivazione dell’azione di riscossione
Ecco anche tutti gli altri scenari in cui si incorre.
- Ripristino del debito originario: il debito torna al valore iniziale, includendo sanzioni, interessi di mora e aggio. I pagamenti effettuati fino a quel momento sono considerati acconti sul debito totale;
- Ripresa delle azioni esecutive: l’Agenzia delle Entrate-Riscossione può riattivare misure come pignoramenti, fermi amministrativi o ipoteche, salvo che non sia già avvenuto un incanto con esito positivo;
- Impatto sul DURC: per imprese e autonomi, la decadenza può compromettere il rilascio del Documento Unico di Regolarità Contributiva, limitando l’accesso a gare pubbliche o benefici di vario tipo;
Cosa fare se sei in difficoltà
Se sei in difficoltà con il pagamento della rata di luglio 2025 della Rottamazione-quater, agisci tempestivamente per evitare la decadenza. Verifica prima di tutto l’importo nell’area riservata dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdER) e paga tramite pagoPA, home banking, Poste o sportelli AdER. Attiva la domiciliazione bancaria per addebiti automatici o usa il servizio ContiTu per selezionare solo alcune cartelle, rimodulando l’importo.
Contatta l’AdER (800.909.696 da fisso, 06.96668907 da mobile) o un commercialista per assistenza. Se decadi, il debito torna al valore originario (con sanzioni e interessi), i pagamenti effettuati diventano acconti, e l’AdER può riprendere pignoramenti o fermi amministrativi. Dopo la decadenza, puoi richiedere una rateizzazione ordinaria fino a 120 rate, ma attenzione perché includerà sanzioni e interessi. Monitora eventuali nuove normative per riammissioni future
Margine di tolleranza e proroghe
Come già abbiamo anticipato in precedenza, esiste come un margine di tolleranza concesso da parte dell’AdE per il complemento dei pagamenti necessari.
La Rottamazione-quater prevede un margine di tolleranza di 5 giorni lavorativi per il pagamento delle rate, inclusa quella del 31 luglio 2025, consentendo di saldare l’importo entro il 5 agosto 2025 senza incorrere nella decadenza. Questo vale per tutte le scadenze trimestrali (28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio, 30 novembre).
Inoltre, specifiche proroghe sono state concesse in passato: la Legge n. 18/2024 aveva per esempio posticipato al 15 marzo 2024 il pagamento delle prime tre rate, mentre il Decreto legislativo n. 108/2024 aveva spostato la quinta rata (originariamente 31 luglio 2024) al 15 settembre 2024, con pagamenti validi fino al 23 settembre 2024 per festività. Per i contribuenti nei territori del Decreto Alluvione (Legge n. 100/2023), le scadenze erano state prorogate di 3 mesi.
Possibilità alternative (saldo e stralcio, ricorso)
Eventualmente, come extrema ratio, si potrebbe considerare come possibilità alternativa (se riattivato, per contribuenti in difficoltà economica) il saldo e stralcio o persino un ricorso contro cartelle illegittime o prescritte (es. TARI dopo 5 anni), consultando un avvocato tributarista entro 60 giorni dalla notifica. Post-decadenza, si può richiedere una rateizzazione ordinaria fino a 120 rate, includendo sanzioni e interessi, contattando l’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

FAQ
È possibile recuperare la rottamazione dopo la scadenza
Attualmente, la normativa non prevede una nuova riammissione alla Rottamazione-quater per chi decade a causa del mancato pagamento della rata del 31 luglio 2025 (con tolleranza che ricordiamo. è valida fino al 5 agosto 2025).
La Legge n. 15/2025 (conversione del DL n. 202/2024 “Milleproroghe”) ha permesso la riammissione solo per i contribuenti decaduti entro il 31 dicembre 2024, con domanda entro il 30 aprile 2025 e pagamenti a partire dal 31 luglio 2025.
Se non paghi la rata di luglio 2025, perdi i benefici della misura: il debito torna al valore originario (con sanzioni, interessi e aggio), e i versamenti effettuati sono considerati acconti. L’Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdER) può riprendere azioni esecutive, come pignoramenti o fermi amministrativi.
Si può chiedere un’altra rateizzazione?
Si può chiedere come possibile alternativa una rateizzazione ordinaria e un piano fino a 120 rate, ma questa opzione includerà sanzioni e interessi. In questi casi meglio contattare l’AdER al telefono (800.909.696 da fisso, 06.96668907 da mobile) oppure utilizzare l’area riservata del sito