
Uno degli elementi essenziali nelle case dotate di un sistema di riscaldamento centralizzato sono le colonne montanti: stiamo parlando di tubazioni verticali che permettono di distribuire il calore ai vari appartamenti del complesso, garantendo il corretto funzionamento del sistema di riscaldamento. Tuttavia, la loro gestione economica e il contributo che ciascun condomino deve versare per la loro manutenzione o sostituzione sono spesso oggetto di dibattito. Un aspetto fondamentale nella ripartizione dei costi è il calcolo dei millesimi, che definisce la quota di spesa spettante a ciascun proprietario. Vediamo insieme tutto quello che è necessario sapere nel merito della questione per effettuare i calcoli in modo corretto.
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Cosa sono le colonne montanti del riscaldamento?

Le colonne montanti sono le tubazioni verticali che collegano la caldaia centrale agli appartamenti distribuiti sui vari piani di un edificio. Queste strutture possono essere realizzate in diversi materiali, come ferro, rame o acciaio: purtroppo però è importante sapere che con il passare del tempo possono deteriorarsi, richiedendo interventi di manutenzione o sostituzione. La loro importanza è cruciale per il funzionamento efficiente dell’impianto di riscaldamento, garantendo la distribuzione uniforme del calore e evitando eventuali sprechi energetici.
Ripartizione delle spese delle colonne montanti
Quando si rende necessaria la manutenzione o la sostituzione delle colonne montanti, la questione principale è la ripartizione delle spese tra i condomini. In Italia, la normativa condominiale e le sentenze giurisprudenziali offrono diversi criteri per stabilire come suddividere i costi.
L’articolo 1123 del Codice Civile, a proposito, riporta quanto segue:
“Le spese necessarie per la conservazione e per il godimento delle parti comuni dell’edificio, per la prestazione dei servizi nell’interesse comune e per le innovazioni deliberate dalla maggioranza sono sostenute dai condomini in misura proporzionale al valore della proprieta’ di ciascuno, salvo diversa convenzione. Se si tratta di cose destinate a servire i condomini in misura diversa, le spese sono ripartite in proporzione dell’uso che ciascuno puo’ farne. Qualora un edificio abbia piu’ scale, cortili, lastrici solari, opere o impianti destinati a servire una parte dell’intero fabbricato, le spese relative alla loro manutenzione sono a carico del gruppo di condomini che ne trae utilità'”.
Il ruolo dei millesimi nella ripartizione delle spese
I millesimi condominiali rappresentano le quote di proprietà di ciascun condomino rispetto all’intero edificio e vengono utilizzati per suddividere le spese comuni. Nel caso delle colonne montanti del riscaldamento, l’attribuzione dei costi può avvenire secondo diverse tabelle millesimali:
- Tabella millesimale generale: se l’intervento riguarda l’intero impianto di riscaldamento e beneficia tutti i condomini, la ripartizione segue i millesimi generali;
- Tabella millesimale del riscaldamento: se il condominio dispone di una tabella specifica per il riscaldamento centralizzato, questa sarà utilizzata per determinare la quota di spesa di ciascun proprietario;
- Ripartizione in base all’uso: in alcuni casi, le spese possono essere suddivise in base ai benefici effettivi ricevuti da ciascun appartamento. Questo metodo è più complesso e richiede una valutazione tecnica specifica.
Contributo alla sostituzione delle colonne montanti
Soprattutto se l’impianto è molto datato sostituire queste colonne può essere un’operazione molto costosa. In alcuni casi, i condomini dei piani inferiori potrebbero contestare la loro partecipazione ai costi, sostenendo di non beneficiare direttamente della sostituzione delle tubazioni verticali. Tuttavia, la giurisprudenza tende a considerare le colonne montanti come una parte comune dell’edificio, la cui manutenzione è a carico di tutti i condomini in base ai millesimi.
Inoltre, se la sostituzione delle colonne montanti comporta anche un miglioramento dell’efficienza energetica dell’impianto, i condomini potrebbero beneficiare di incentivi fiscali o agevolazioni per la riqualificazione energetica, riducendo così l’onere economico della spesa.
Controversie e soluzioni
Le principali controversie sulla ripartizione dei costi delle colonne montanti del riscaldamento riguardano:
- Disaccordi sulla ripartizione delle spese: come già anticipato in precedenza, alcuni condomini potrebbero ritenere iniqua la suddivisione basata sui millesimi e proporre un criterio alternativo;
- Differenze di beneficio tra i vari piani: i condomini ai piani superiori potrebbero beneficiare maggiormente della sostituzione delle colonne montanti rispetto a quelli ai piani inferiori.
- Interventi parziali o totali: in alcuni casi, potrebbe essere necessario sostituire solo una parte delle colonne montanti, sollevando dubbi su chi debba sostenere il costo.
Per evitare contenziosi, è consigliabile che l’assemblea condominiale deliberi con chiarezza i criteri di ripartizione, eventualmente chiedendo il consulto di un tecnico esperto o un amministratore condominiale. Inoltre, in presenza di dubbi, si può richiedere un parere legale o fare riferimento a sentenze precedenti in materia.
La possibilità di ottenere agevolazioni

In Italia esistono diverse agevolazioni fiscali per interventi di riqualificazione energetica che possono essere applicate anche alla sostituzione delle colonne montanti. Tra queste rientrano il Bonus Ristrutturazioni e l’Ecobonus, che permettono detrazioni fiscali sulle spese sostenute.
L’agevolazione può variare in base all’entità dei lavori e al miglioramento energetico ottenuto. Verificare la normativa vigente e consultare un commercialista o un tecnico esperto può essere utile per comprendere quali incentivi siano applicabili al proprio condominio.