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Guida al mutuo prima casa: come richiederlo e ottenere le migliori condizioni

Come richiedere un mutuo prima casa? Ecco una guida completa per richiederlo e ottenerlo senza alcuna difficoltà

Il mutuo prima casa rappresenta un’occasione unica per quanti siano prossimi all’acquisto del primo immobile, sebbene abbiano l’esigenza di avvalersi di un finanziamento prolungato nel tempo.

Tale modalità di mutuo, del resto, può concedere diverse agevolazioni, malgrado richieda determinati requisiti al fine di poter attuare il presupposto della compravendita. Decisa la detenzione dei fattori necessari per fruire del finanziamento, l’avviamento del mutuo ha luogo tramite una peculiare pratica ripartita in differenti momenti tra loro consequenziali.

Solitamente, cercare un’abitazione presuppone minor tempo e nervosismi rispetto al procedimento burocratico seguente alla richiesta per il mutuo. Aprire un mutuo significa stipulare un contratto con la banca per cui la restituzione dell’importo avverrà a rate, con l’aggiunta degli interessi

Pertanto quando si decide di stipulare un mutuo con l’ente creditizio, bisogna decidere e individuare la durata del finanziamento, l’importo da corrispondere ogni mese alla banca, il tasso d’interesse, il piano di ammortamento per calcolare le rate e soprattutto la finalità precisa per cui viene richiesto il denaro. 

E allora, come richiedere un mutuo prima casa?

Come richiedere un mutuo prima casa? Ecco i requisiti

I requisiti per l’accesso al mutuo prima casa si presentano in due categorie: anagrafici e di reddito. Nella prima si considerano diverse peculiarità anagrafiche principali e fondamentali per ottenere la concessione del finanziamento:

  • Essere residente in Italia;
  • Aver compiuto la maggiore età.

Per quanto riguarda i requisiti di reddito, viceversa, il riferimento è alle garanzie economiche. Al richiedente spetta, infatti, assicurare l’ente bancario erogatore di vantare una solida situazione reddituale. Questa indicazione va intesa sia per quanti lavorano come dipendenti sia per i liberi professionisti. In sostanza, per ottenere il mutuo prima casa è essenziale avvalorare la propria capacità di pagamento effettivo delle rate pattuite per il finanziamento. 

L’ente di credito in questione, per accertarsi della disponibilità al saldo dell’importo dovuto, mette in campo un esame reddituale del richiedente, verificando:

  • idoneità di credito, ovvero l’essere nella condizione di pagare le rate da parte di coloro che decideranno di avviare il mutuo prima casa. Capacità che viene stimata considerando lo stato reddituale generale del richiedente;
  • affidabilità creditizia, sancita basandosi sui finanziamenti o mutui precedenti e sulla regolarità nel pagamento delle rate, oppure basandosi sulle assicurazioni in corso.

Per di più, per garantirsi le agevolazioni “prima casa” è necessario il trasferimento della residenza nella nuova casa non oltre i 18 mesi dall’acquisto; non essere in possesso di case per cui si sia già beneficiato delle agevolazioni prima casa (o occuparsi della vendita entro 365 giorni).

Come richiedere un mutuo prima casa? Agevolazioni

Le agevolazioni fiscali per l’acquisto del primo immobile sono diverse e si differenziano in base alla tipologia di esercente presso un privato o fabbricante. Nella prima circostanza la compravendita non è sottoposta a IVA e la tassazione di registro può essere calcolata sulla stima catastale della casa, nella seconda circostanza vi è pagamento dell’IVA che sarà conteggiata sul costo di compravendita del bene in questione.

Tra le facilitazioni attualmente in vigore, si conta in primis la decurtazione del 19% sugli interessi passivi erogati sul finanziamento e sui costi accessori burocratici (competenze del notaio, tassa sostitutiva, spese di istruttoria bancarie, potenziali perizie tecniche e stima dell’immobile), per una cifra che vada oltre i 4000€ annui. Quanti prendano la decisione fatidica di comperare la casa affidandosi ai servizi di un’agenzia immobiliare, avranno la possibilità di tagliare dalle prestazioni IRPEF il 19% delle spese sostenute per l’intermediazione, fino a un tetto di 1000€.

La misura, invece, dedicata ai giovani ha previsto un allargamento della garanzia statale soprattutto per quelle categorie che presentino maggiori criticità di accesso al credito a causa di un Isee non al di sopra dei 40.000 euro.  Infatti, il Decreto Sostegni bis ha stabilito una percentuale di copertura della garanzia statale fino all’80% entro giugno 2023. 

Come richiedere un mutuo prima casa? Il procedimento

Il procedimento per la richiesta del mutuo prima casa è costituito da specifiche fasi e potrebbe anche essere avviato online per mezzo del comparatore mutui. Il primo momento è contraddistinto dal “parere di fattibilità”, che segue l’istanza posta all’ente di credito in questione da parte del mutuatario, un parere che delibera la disponibilità della suddetta banca a dispensare la cifra necessaria all’acquisto, oppure il rifiuto.

Nel corso di questa fase, sono presi in esame i requisiti, la situazione reddituale, il contesto finanziario di colui che richiede e la partecipazione di garanti o fideiussori che potrebbero garantire l’indennizzo del mutuo. Qualora l’esito fosse positivo, l’ente potrà avviare una serie di analisi sull’immobile in esame, facendo richiesta di una documentazione completa:

  • carta d’identità e codice fiscale;
  • stato di famiglia;
  • copia del CUD, ultimi stipendi e attestato di anzianità di servizio per i lavoratori dipendenti, mentre per i professionisti copia del 730 o Modello Unico, atto di registrazione all’albo, estratto della C.C.I.A.A. (visura camerale), numero di attribuzione della partita IVA, estratto conto. Azione volte alla verifica della situazione lavorativa del soggetto richiedente;
  • certificato di nascita, residenza, quello di stato civile o estratto dell’atto matrimoniale (spesso richiesto se i soggetti sono coniugati in regime di separazione dei beni);
  • potenziale copia della sentenza di separazione o divorzio;
  • copia della proposta d’acquisto o compromesso firmato;
  • copia dell’estratto conto dell’ultimo trimestre;
  • documentazione connessa all’immobile predisposta come assicurazione del mutuo, si pensi a planimetria, visura catastale, atto di acquisto, atto di provenienza della casa, certificato di abitabilità.

Una volta ricevuta la documentazione necessaria, l’ente bancario può provvedere all’istruttoria nel giro di non molte settimane, mettendo a disposizione il provvedimento reddituale del mutuo. In seguito, la banca assegna un perito di fiducia con il compito di effettuare il sopralluogo dell’immobile, redigendo la perizia di analisi, contattando il notaio del soggetto richiedente (nei casi del mutuo di surroga l’indicazione del notaio spetta all’ente) per ricevere il report notarile preliminare attestante la proprietà del bene immobiliare e l’assenza di registrazioni sul medesimo.

In conclusione, qualora la perizia della casa e il report notarile avessero esito positivo, la banca può dare conferma della propria propensione alla stipulazione del mutuo che, in maniera vincolante, dovrà essere sottoscritta alla presenza di un notaio. 

Il bene immobiliare riceve l’iscrizione di un’ipoteca a garanzia della banca e del risarcimento del finanziamento. La cifra dispensata può aver luogo in maniera contestuale alla stipulazione del contratto o anche dopo la conferma dell’effettuata registrazione dell’ipoteca.

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