Sebbene le previsioni per questo 2023 appena cominciato ci indicano che il mercato immobiliare italiano subirà un piccolo blocco, i numeri del 2022 hanno in realtà sorpreso le aspettative degli esperti nel settore tanto da far sperare in una ripresa massiva del mercato immobiliare.
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Tuttavia, è inevitabile associare al mercato immobiliare un’accezione involutiva piuttosto che evolutiva, e questo, in relazione soprattutto al crollo del mercato finanziario avvenuto già negli ultimi giorni del 2022. Le fasi che caratterizzano una compravendita sono sempre più influenzate da effetti di natura economica che, non a caso, violentano le decisioni degli acquirenti e dei venditori a tal punto da rallentare l’intero ciclo del mercato immobiliare.
Seppure per attutire l’andamento oscillatorio del mercato finanziario siano state attuate manovre al fine di agevolare l’acquisto, le ristrutturazioni e più in generale gli investimenti, il risultato non ha portato a una reale crescita delle compravendite, bensì ha avvalorato sempre più l’ipotesi di andare in contro, per i prossimi mesi, a un mercato in stallo o addirittura in ribasso.
Tuttavia, come preannunciato, gran parte della colpa la si deve anche alle oscillazioni instabili del mercato finanziario circa i flussi economici per l’accesso al credito: basti pensare che si è passati da un tasso fisso allo 0,90% al 6% per l’ottenimento di un mutuo. Si tende perciò a parlare di involuzione in relazione a una scarsa qualità di compravenduto testimoniato dagli agenti immobiliari d’Italia, i quali, hanno riscontrato anche una flessione da parte degli acquirenti stessi a evitare investimenti e a ridurre il proprio budget d’acquisito. Ne consegue, dunque, il ribasso dei prezzi di vendita degli immobili per consentire agli acquirenti di accedere più facilmente all’acquisto della casa dei propri sogni.