Il mercato immobiliare commerciale in Italia ha vissuto un periodo di notevole crescita nel 2022, con oltre 68 mila compravendite registrate. Questo incremento significativo rappresenta un segnale promettente per gli investitori e le imprese operanti nel settore. Esaminiamo più da vicino i principali settori del mercato immobiliare commerciale e i fattori che hanno contribuito a questa crescita.
Approfondimenti
Mercato immobiliare commerciale 2022
Dopo il notevole picco delle compravendite nel 2021 dovuto alla ripresa significativa del mercato dopo la contrazione causata dalle restrizioni adottate per contrastare la pandemia da COVID-19, il 2022 ha confermato una tendenza positiva nelle transazioni. Questo è evidenziato dai dati del Rapporto immobiliare non residenziale 2023 dell’Osservatorio del mercato immobiliare.
I dati del Rapporto 2023, disponibili sul sito dell’Agenzia, confermano due tendenze nel mercato immobiliare commerciale: un aumento degli scambi e una, seppur modesta, diminuzione delle quotazioni medie.
Su base annua, rispetto al 2021, le maggiori perdite di valore si evidenziano per negozi e capannoni (rispettivamente -1,9% e -1,4%) mentre le quotazioni degli uffici sono rimaste sostanzialmente stabili. Se confrontate con il 2008 si osservano significativi decrementi con i valori di uffici e capannoni che risultano, a oggi, inferiori di circa il 15% e quasi il 30% per i negozi.
Ecco una sintesi delle principali informazioni contenute nel rapporto, suddivise per settore (uffici, negozi e capannoni) e per diverse realtà territoriali.
Uffici: una domanda costante
Il settore degli uffici ha sperimentato una forte domanda nel corso del 2022, con un notevole numero di transazioni effettuate. Gli uffici rimangono una scelta popolare per le imprese alla ricerca di spazi adeguati dove svolgere le proprie attività.
Il comparto degli uffici, costituito da uno stock di circa 631mila unità accatastate nella categoria A/10 di cui, oltre la metà, ubicate nel solo Nord Italia, ha segnato, anche nel 2022, un valore positivo in termini di compravendite. Con una quota di 13.378 transazioni normalizzate il tasso di crescita medio nazionale rispetto al 2021 del 7,6%.
Tuttavia, le quotazioni medie degli uffici sono rimaste sostanzialmente stabili rispetto all’anno precedente. Rispetto al 2008, si registra un decremento dei valori degli uffici di circa il 15%.
Dal punto di vista regionale, il mercato degli uffici nel Nord Italia rappresenta la maggioranza delle transazioni, con oltre la metà degli uffici venduti nel Paese. Le regioni del Centro e del Sud Italia registrano un numero inferiore di transazioni, ma mostrano comunque segnali di ripresa.
Negozi: opportunità in crescita
Il settore dei negozi ha registrato un calo delle quotazioni medie nel 2022, con una diminuzione del 1,9% rispetto all’anno precedente. Rispetto al 2008, i valori dei negozi sono diminuiti di quasi il 30%. Tuttavia, nonostante il calo delle quotazioni, il numero di transazioni nel settore dei negozi è aumentato, evidenziando una maggiore attività nel mercato.
Le regioni del Nord Italia, in particolare, mostrano una domanda sostenuta per i negozi, mentre le regioni del Centro e del Sud Italia hanno un mercato più limitato.
Capannoni: una distribuzione equilibrata
Nel mercato immobiliare commerciale, i capannoni continuano ad essere una scelta attraente per le imprese che necessitano di spazi per la produzione e la logistica. Anche nel settore dei capannoni si registra un calo delle quotazioni medie nel 2022, con una diminuzione del 1,4% rispetto all’anno precedente. Rispetto al 2008, i valori dei capannoni sono inferiori di circa il 30%.
Dal punto di vista regionale, il mercato dei capannoni è più distribuito su tutto il territorio nazionale, con una domanda diffusa in diverse regioni.
Opportunità nel mercato immobiliare commerciale
Il mercato immobiliare commerciale in Italia ha vissuto una crescita significativa nel 2022, con oltre 68 mila compravendite registrate. Gli uffici, i negozi e i capannoni sono stati i settori principali coinvolti in questa crescita. Il calo delle quotazioni può essere attribuito a diversi fattori, tra cui la maggiore disponibilità di offerte sul mercato e la concorrenza tra acquirenti.
Nonostante il calo delle quotazioni medie per i negozi e i capannoni, il mercato immobiliare commerciale rimane attivo e presenta opportunità interessanti per gli investitori.
Si consiglia di consultare il Rapporto annuale dell’Omi 2023 per ulteriori dettagli e analisi approfondite sul mercato immobiliare non residenziale in Italia, mentre i dati aggiornati sullo stato del mercato immobiliare residenziale sono disponibili sul nostro sito a questo link.