Da alcuni anni si è iniziato a sviluppare l’approccio urbanistico di urbanistica tattica. Di urbanistica tattica esempi ce ne sono in tutto il mondo ma prima di tutto dobbiamo definire di cosa si tratta. L’urbanistica tattica si concentra sull’uso di interventi temporanei, leggeri e a basso costo per migliorare gli spazi urbani e coinvolgere la comunità nella progettazione e rigenerazione delle città. L’obiettivo è rendere la città più piacevole, accogliente, sostenibile e sicura. Pitture, arredi e ornamenti floreali sono i principali ingredienti di questi interventi.
Approfondimenti
L’urbanistica tattica o urbanismo tattico è un approccio che mira a rendere le comunità più integrate e restituire in un qualche modo la città agli abitanti. Infatti, spesso gli interventi vengono fatti dai cittadini stessi per rendere i luoghi che usano più piacevoli e più fruibili dai pedoni per vivere la città e non lasciarla esclusivamente al transito di auto o ai parcheggi. Si tratta, dunque, di una rimodulazione dello spazio urbano per creare aree di socialità.
Urbanistica tattica esempi
Sono vari gli interventi che rientrano nella definizione di urbanistica tattica esempi del genere sono la riorganizzazione di alcune parti o piazze delle città oppure l’uso creativo di vernici colorate.
1. Parchi temporanei o pop-up: Trasformare spazi vuoti o parcheggi in parchi temporanei con prati, sedute, opere d’arte o giardini per un breve periodo, offrendo alla comunità uno spazio verde prima di impegnarsi in progetti di lungo termine.
2. Spazi pubblici e piazze: Utilizzare interventi temporanei come installazioni artistiche, aree giochi per bambini o luoghi per socializzare o fare eventi culturali per attivare spazi pubblici trascurati o sottoutilizzati, incoraggiando l’interazione sociale e la riqualificazione come anche organizzare eventi come mercatini, concerti o festival.
3. Corsi temporanei o pop-up di ciclabili: Utilizzare pittura temporanea o materiali leggeri per creare percorsi ciclabili o corsie preferenziali per biciclette, testando nuove configurazioni stradali prima di impegnarsi in modifiche permanenti.
4. Cambiamenti temporanei nel layout stradale: Utilizzare segnaletica temporanea o mobili urbani per creare zone pedonali o spazi condivisi, testando nuove configurazioni stradali per migliorare la sicurezza e l’accessibilità. Utilizzare coni o pittura temporanea per creare nuove configurazioni stradali, come allargare marciapiedi, ridurre corsie stradali o installare attraversamenti pedonali sicuri.
5. Progetti di arte urbana: Coinvolgere artisti locali per decorare muri e spazi vuoti con murales o opere d’arte urbana per migliorare l’aspetto estetico di un’area e aumentare il senso di comunità.
6. Mercati temporanei o festival: Organizzare mercati agricoli, festival culturali o eventi temporanei per stimolare l’economia locale e creare un senso di comunità.
7. Giardini o orti comunitari temporanei: Creare spazi verdi con giardini o orti urbani temporanei che coinvolgano i residenti nel processo di coltivazione e sensibilizzazione ambientale trasformando le aree abbandonate promuovendo oltre che la socialità anche la coltivazione di prodotti locali.
8. Biblioteche di quartiere o “book exchanges“: Installare piccole librerie o punti di scambio di libri in zone accessibili per promuovere la lettura e lo scambio culturale tra i residenti.
Questi e molti altri interventi di urbanistica tattica esempi di come trasformare le aree urbane con semplici idee e soluzioni a basso costo e senza impegno a lungo termine. Tutte queste iniziative hanno l’obiettivo di far partecipare attivamente la comunità al cambiamento dei propri spazi in base alle esigenze di chi ci abita. Possono anche servire da esempio e base per interventi più permanenti e strutturali nel tempo e cambiare il volto della città.
Ci sono di urbanistica tattica esempi pratici sparsi per molte città di tutto il mondo tra cui anche Milano che anni fa ha intrapreso attività di urbanistica tattica già nel 2018. Il progetto realizzato dal Comune si chiama “Piazze Aperte” in collaborazione con Bloomberg Associates, National Association of City Transportation Official (NACTO) e Global Designing Cities Initiatives. Il programma è basato sull’idea di spazio pubblico come luogo di incontro e socializzazione e ha già cambiato il volto di alcuni luoghi importanti della città. Tra gli interventi, l’uso della vernice, con strisce bianche e blu, e la posa di panchine, rastrelliere e vasi fioriti in varie piazze della città.
Tra interventi di urbanistica tattica esempi c’è anche la città di Jersey City che ha utilizzato vernice colorata e arredo urbano (fioriere, panchine, piante ma anche tavoli da pingpong, giochi o ombrelloni) e una diversa viabilità per ridisegnare in modo creativo luoghi trascurati, per renderli più utili e piacevoli da vivere. Non si tratta solo di pedonalizzare alcune aree. In molti casi le auto possono continuare a passare, ma entro certi limiti di spazio e di velocità.
Il progetto di rivoluzione urbanistica di Barcellona è tra gli interventi di urbanistica tattica esempi più indicativi. Superilles, il progetto della capitale catalana, ha rivoluzionato lo spazio con la creazione di blocchi di 400×400 dove ha limitato la viabilità automobilistica dando priorità a pedoni e biciclette. Ogni blocco urbano è dotato di un parco o un giardino.
Altri progetti sono stati avviati in altre metropoli come il Paseo Bandera a Santiago del Cile che ha trasformato un’area di 9.000 metri quadrati in una zona pedonale, con la posa di pavimentazioni colorate, panchine, alberi e fontane. E quello di Miami, dove Little Havana ha trasformato un parcheggio in un’area pedonale, con la posa di panchine, tavoli, sedie e ombrelloni. L’obiettivo è quello di creare un luogo di incontro e socializzazione per i residenti del quartiere e far si che gli abitanti e le persone che vivono nelle città si sentano realmente parte del luogo ormai invaso dalle auto e dai mezzi di trasporto.
L’urbanistica tattica vuole riportare gli abitanti con le loro esigenze al centro delle città vivendo i luoghi attraverso la creazione di spazi per giocare, leggere, socializzare. Il colore è una parte importante perché rende il tutto più accogliente al posto dell’asettico color asfalto che rende tutto uguale, insieme a decorazioni floreali e panchine, come se fossero pezzi di case per strada. Il messaggio è chiaro: le città sono il posto in cui abitiamo e dobbiamo tornare a impossessarci di questi luoghi.
Non a caso questo nuovo approccio urbanistico si è sviluppato di recente, nella seconda metà degli anni 2000, quando la gentrificazione e l’urbanizzazione ha toccato picchi molto alti. Rendere piacevoli, accoglienti e vivibili le città e alcuni pezzi di aree urbane è una forma di attivismo che coinvolge i cittadini per renderli protagonisti del cambiamento.