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Banca d’Italia: le nuove disposizioni sulle obbligazioni bancarie garantite

Computer con grafico poggiato su un tavolo con l’andamento delle obbligazioni della Banca d’Italia

Dopo la consultazione pubblica avviata lo scorso 12 gennaio 2023, la Banca d’Italia ha pubblicato le disposizioni in materia di obbligazioni bancarie garantite. Nella tavola di resoconto alla consultazione sono state inserite le valutazioni e le scelte fatte a seguito della consultazione che si è chiusa l’11 febbraio 2023. Dai commenti e dalle osservazioni dell’associazione bancaria italiana (ABI) e dell’associazione italiana delle società di revisione legale (Assirevi), sono stati dati importanti aggiornamenti in materia. Nello specifico si tratta del 42esimo aggiornamento con modifiche su questa disciplina presente in Italia da diversi anni.

Di seguito le principali novità introdotte dall’ultimo aggiornamento:

  • sarà la Banca d’Italia a supervisionare le obbligazioni bancarie garantite (OBG);
  • è prevista la vigilanza su questi programmi di emissione (vigilanza informativa e ispettiva);
  • sarà sempre la Banca d’Italia ad autorizzare i nuovi programmi di emissione;
  • sono definiti i criteri di valutazione delle istanze;
  • sono inseriti gli obblighi di informazione per gli investitori.

Questa novità rendono il mondo delle obbligazioni bancarie garantite ancora più regolamentato e sicuro, sia per le banche sia per gli investitori. Viste le principali novità del nuovo aggiornamento, è bene conoscere che cosa si intende per obbligazioni bancarie garantite, come funzionano e quali sono i loro vantaggi.

Che cosa sono le obbligazioni bancarie garantite?

Le nuove disposizioni in materia di obbligazioni bancarie garantite hanno, come visto, posto più potere di controllo e vigilanza nelle mani della Banca d’Italia. Le obbligazioni garantite, chiamate anche covered bond, sono titoli azionari emessi dalla banca. Queste sono garantite dalla legge italiana soprattutto per dare agli investitori degli strumenti finanziari a basso rischio. Infatti, in caso di insolvenza dell’emittente, l’investitore si vedrà restituire il capitale e i relativi interessi. Per questo motivo vengono chiamate “garantite” rispetto alle obbligazioni tradizionali. Quindi, anche nei casi estremi di fallimento della banca l’investitore non ha nulla di cui preoccuparsi. Ad esempio, una delle banca emittenti è la Banca Popolare di Sondrio che ha realizzato la sua prima cessione il 1 giugno 2014. Tuttavia, non tutte la banche emettono covered bond. I covered bond sono utilizzati attualmente in 22 Stati d’Europa: se in Germania sono presenti da un circa un secolo, in Olanda sono entrati nella normativa solo recentemente. Per l’Italia invece gli OBG sono stati permessi soltanto nel 2005 e, come detto, vengono controllati dalla supervisione della Banca d’Italia.

I vantaggi dei covered bond

Negli ultimi tempi il legislatore si è espresso in maniera positiva sulle obbligazioni bancarie garantite poiché sono strumenti molto resistenti anche nei periodi più critici. In realtà, secondo quanto emerge dai dati storici, non si sono mai registrati momenti di grave default anche negli anni di gravi crisi finanziarie. In tutti questi anni, dunque, i cover bond hanno mantenuto la giusta liquidità sul mercato. Ecco perché le nuove disposizioni della Banca d’Italia tendono a preservare e tutelare ancora di più questi strumenti finanziari. 

Di seguito, dunque, si indicano i principali vantaggi:

  • diritto di rivalsa degli investitori sul patrimonio della banca;
  • il valore delle obbligazioni devono essere pari o uguali agli attivi ceduti;
  • esclusione dalla procedura bail in (procedura di risoluzione, gestita dalla Banca d’Italia, secondo cui chi investe in strumenti finanziari a rischio deve sostenere le eventuali perdite).

Nonostante questi importanti vantaggi, il rendimento sull’investimento è molto basso. Ecco perché sono maggiormente utilizzati dagli investitori principianti o da chi non vuole rischiare in maniera eccessiva. 

Conviene investire in covered bond dopo gli aggiornamenti della Banca d’Italia?

In conclusione, dopo gli aggiornamenti per quanto riguarda le obbligazioni bancarie garantite da parte della Banca d’Italia, bisogna capire se nel 2023 sarà vantaggioso investire in obbligazioni di questo tipo.

Generalmente le obbligazioni, a differenza di altri strumenti finanziari, sono molto più sicure sebbene anche queste non possano essere considerate esenti da rischi. Per quanto riguarda nello specifico i covered Bond, anche nel 2023 conviene investire in questo tipo di strumento.

Questa tipologia di investimento è ideale per chi è alle prime armi e vuole approcciarsi al mondo dell’investimento. I nuovi aggiornamenti rendono sicuramente più sicuro l’investitore perché, come detto, la vigilanza viene garantita direttamente dalla Banca d’Italia che supervisiona le OBG. Inoltre, l’autorizzazione dei nuovi programmi di emissione da parte della Banca d’Italia e gli obblighi di informazione per gli investitori rendono questi strumenti finanziari altamente sicuri. Infatti, anche in Italia sono numerosi i soggetti che decidono di sviluppare una strategia di investimento mediante questo canale. 

Tuttavia bisogna ricordare che una buona strategia potrebbe essere quella di diversificare il portafoglio quindi unire alle obbligazioni bancarie garantite altre forme di investimento sia sul breve sul medio che sul lungo termine. In questo modo i rischi vengono abbattuti e c’è più possibilità di ottenere un ritorno sull’investimento iniziale.  

Per concludere, le nuove Disposizioni Banca d’Italia su obbligazioni bancarie garantite rendono questo strumento ancora più sicuro sia per le banche sia per gli investitori, soprattutto principianti.