Il progetto di legge Made in Italy (Ddl Made in Italy), atteso nelle prossime ore in Consiglio dei Ministri, include una serie di misure volte a sostenere le spese scolastiche. Tra queste, si prevede l’istituzione di un conto corrente agevolato under 30. Il testo, ancora in fase di definizione, stabilisce il “Programma di Risparmio e Investimento per l’Istruzione e la Formazione Avanzata” con l’obiettivo di agevolare il risparmio e l’investimento per sostenere le spese dell’istruzione secondaria, terziaria e della formazione professionale avanzata.
Conto corrente agevolato under 30: come funziona
Attraverso le banche aderenti al programma, i giovani sotto i 30 anni avranno la possibilità di aprire conti correnti agevolati chiamati “conti di risparmio e investimento”. Il conto corrente agevolato under 30 è pensato nello specifico per la categoria degli studenti. Ogni beneficiario potrà avere un unico conto con un limite massimo di 100.000 euro. Questi conti permetteranno anche il versamento periodico di fondi da parte di terzi attraverso donazioni o crowdfunding.
Il conto corrente agevolato under 30 potrà dunque essere alimentato da versamenti annuali del beneficiario o di terzi, ma fino a un totale annuo di 10.000 euro. Il conto corrente agevolato under 30, attraverso il circuito delle banche che aderiranno, nello specifico sarà usufruibile a partire dai 16 anni e fino al compimento del trentesimo anno di età del beneficiario se l’intestatario ha un Isee fino a 40mila euro.
Quali spese si possono fare con il conto corrente agevolato under 30?
Tra le spese ammesse con la misura del conto corrente agevolato under 30 rientrano l’acquisto di libri di testo, di materiale didattico, le spese per l’avvio e il completamento di diverse tipologie di percorsi di studio e l’alloggio nelle città in cui si trovano gli istituti di formazione e specializzazione, se diversi dalla residenza o dal domicilio familiare del beneficiario. Saranno effettuati controlli a campione per verificare che le risorse siano utilizzate correttamente per gli scopi previsti, in caso contrario, il beneficio ottenuto decade.
I fondi e le donazioni dei privati
Un aspetto importante del programma di risparmio e investimento per l’istruzione e la formazione avanzata è l’istituzione di un Fondo con una dotazione iniziale di 1 milione di euro per il 2023. Questo Fondo accoglierà ulteriori risorse provenienti dai privati tramite donazioni o lasciti testamentari, destinate alle annualità 2023, 2024 e 2025. Le risorse saranno ripartite ogni anno tra i titolari di un conto dedicato con un Isee fino a 15.000 euro annui, in proporzione al loro Isee.
Ai privati che decidono di partecipare con donazioni o altri atti a titolo gratuito nel 2023 a favore del Fondo, sarà riconosciuto un credito d’imposta pari al 50% dell’importo donato, fino a un massimo di 100.000 euro, per i tre periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2023. Questo incentivo fiscale è una forma di riconoscimento per il contributo nel sostenere l’iniziativa. Oggi, in Italia si contano oltre 11,5 milioni di investitori, che potrebbero essere interessati a sostenere le nuove leve del Paese.
Ulteriori disposizioni del Ddl Made in Italy
Il progetto di legge Ddl Made in Italy prevede anche altre misure, come il rifinanziamento della Nuova Sabatini, incentivi per il design e l’ideazione estetica, la creazione di un nuovo fondo sovrano per il sostegno all’imprenditorialità femminile e alle filiere del legno, dell’arredo e del tessile. Inoltre, saranno introdotte disposizioni per l’approvvigionamento di materie prime critiche della filiera della ceramica.
Il progetto di legge Made in Italy conta complessivamente 47 articoli. Tra le disposizioni attese, si prevede anche la creazione del liceo del Made in Italy, con l’obiettivo di promuovere le conoscenze, le abilità e le competenze legate al Made in Italy, in linea con le esigenze del mercato del lavoro. Inoltre, verrà istituita la “Giornata nazionale del Made in Italy” il 15 aprile, per celebrare la creatività e l’eccellenza italiane.