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Quante deleghe può avere un condomino

Migliaia, se non addirittura milioni, di italiani vivono all’interno di un condominio, una delle forme più comuni di convivenza, soprattutto nelle aree urbane densamente popolate. Vivere a fianco di persone sconosciute può nei casi più fortunati portare a nuove conoscenze e amicizie, in altre invece può comportare diversi tipi di problematiche. In tanti per esempio detestano dover partecipare alle riunioni di condominio, dove spesso i toni rischiano di scaldarsi. Chi non gradisce queste situazioni può però pensare di delegare a qualcun altro questa responsabilità. In questo articolo cercheremo di rispondere alla domanda “quante deleghe può avere un condomino?”.

Le deleghe di un condomino: cosa dice la legge

Una serie di condomini
La disciplina che regola le deleghe condominiali risponde all’articolo 67 delle Disposizioni per l’attuazione del Codice Civile e dal Regolamento di Condominio

Le regole sulle deleghe condominiali sono disciplinate dall’articolo 67 delle Disposizioni per l’attuazione del Codice Civile (che potete recuperare qui) e, se presente, dal Regolamento di Condominio. La riforma del condominio introdotta con la Legge n. 220/2012 ha apportato significative modifiche per migliorare la trasparenza e l’efficienza delle assemblee, incidendo anche sulle disposizioni relative alle deleghe.

Secondo quanto previsto dall’articolo 67, un condomino ha la possibilità di delegare un altro partecipante all’assemblea affinché lo rappresenti e voti per suo conto. Tuttavia, la normativa impone dei limiti: nei condomini con più di venti partecipanti, ogni delegato può rappresentare al massimo un quinto dei condomini e un quinto del valore millesimale dell’edificio. Ciò significa che, in un condominio con 30 proprietari, un singolo delegato potrà ricevere al massimo sei deleghe.

Le eccezioni e il regolamento condominiale

Esistono, ad ogni modo, anche alcune eccezioni a questa regola. Il regolamento condominiale può prevedere limiti più restrittivi, stabilendo ad esempio un numero massimo inferiore di deleghe per ogni condomino. Inoltre, se tutti i condomini riesco a mettersi d’accordo in tal senso, possono deliberare all’unanimità di modificare temporaneamente questa soglia per una specifica assemblea.

Un’altra eccezione riguarda lamministratore di condominio, che non può ricevere deleghe dai condomini, salvo che non sia esso stesso un condomino. Questa norma mira a evitare conflitti di interesse e garantire un’amministrazione più equa e trasparente per tutti.

Quali sono i rischi per eventuali violazioni?

Il mancato rispetto delle regole sulle deleghe può portare a diverse conseguenze legali che non andrebbero sottovalutate. Se un delegato supera il numero massimo di deleghe consentite, la delibera condominiale può essere impugnata entro 30 giorni dalla sua approvazione da parte dei condomini assenti o dissenzienti. In tal caso, il giudice potrà dichiarare nulla o annullabile la delibera, con possibili ripercussioni sulle decisioni che erano state precedentemente assunte.

Inoltre, se un condomino utilizza le deleghe in modo fraudolento, ad esempio falsificando firme o abusando della fiducia altrui, può incorrere in responsabilità penali per reati come la falsificazione di documenti, se non addirittura la truffa.

Come conferire una delega valida

Affinché una delega sia valida, deve essere redatta in forma scritta e contenere alcuni elementi essenziali, che riportiamo qui di seguito nel dettaglio:

  • Nome e cognome del delegante e del delegato;
  • Riferimenti all’assemblea per cui viene conferita (data e luogo);
  • Firma del delegante;
  • Eventuali istruzioni di voto, se previste.

Alcuni regolamenti condominiali possono prevedere modelli standard di delega, mentre in altri casi la delega può essere redatta liberamente purché rispetti i requisiti di legge sopra riportati.

Ricordiamo anche che è consigliabile allegare anche una copia dei documenti di identità, per evitare che in assemblea sorgano dubbi sulla validità della delega.

L‘entità dei poteri attribuiti al delegato è – com’è ovvio – determinata dal delegante stesso, in particolare per quanto riguarda il voto: se il tema in discussione è già noto perché incluso nell’ordine del giorno, chi concede la delega può indicare per iscritto le proprie preferenze di voto.

L’importanza dell’assemblea

Un edificio in una giornata di sole
Un condomino può certamente sfruttare lo strumento della delega per le riunioni, anche se la partecipazione attiva è sempre consigliata

Per quanto per alcuni possa risultare una scocciatura inutile, un’assemblea di condominio è in realtà davvero molto importante.

Partecipare attivamente alle assemblee condominiali è essenziale per garantire una gestione trasparente ed equilibrata del condominio, a tutti i livelli. Sebbene la delega sia uno strumento utile per consentire la rappresentanza di chi non può essere presente, è fondamentale che i condomini siano consapevoli delle decisioni che vengono prese e che vi partecipino direttamente quando possibile.

Spesso, un’eccessiva delega di potere a pochi soggetti può portare a situazioni di squilibrio nella gestione condominiale, con decisioni influenzate da un numero ristretto di persone. Per questo motivo, è consigliabile che ogni condomino si informi sugli argomenti in discussione prima delle assemblee e, se delega il proprio voto, lo faccia con istruzioni chiare e precise.

Un altro aspetto importante riguarda la trasparenza nella gestione delle deleghe. Ogni condomino dovrebbe poter verificare che il sistema delle deleghe venga rispettato e che nessun soggetto ottenga un potere sproporzionato rispetto agli altri.

Infine, andrebbe di certo incentivata l’educazione alla partecipazione condominiale, magari attraverso incontri informativi o la condivisione di documentazione chiara e accessibile a tutti.

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