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Chi sono Binny e Sachin Bansal? Tra gli indiani più ricchi al mondo, fondatori di Flipkart

binny e sachin bansal

Quando si parla di imprenditori visionari che hanno rivoluzionato il commercio online in India, Binny e Sachin Bansal sono due nomi che emergono con forza. Nonostante il cognome identico, i due non sono parenti, ma ex compagni di università che hanno condiviso un’intuizione vincente: portare l’e-commerce nel subcontinente indiano, adattandolo alle sue peculiarità sociali, culturali e logistiche.

La loro storia ha molti punti in comune con quella di altri giganti della tecnologia nati in un garage o in piccoli appartamenti, ma ciò che distingue Binny e Sachin Bansal è il contesto in cui hanno operato: un’India in rapida trasformazione, con una popolazione giovane, una crescente digitalizzazione e infrastrutture in evoluzione. Oggi, grazie al successo di Flipkart, sono considerati tra gli uomini più ricchi del Paese e veri pionieri del tech made in India.

Qual è il background formativo e professionale di Binny e Sachin Bansal?

Entrambi originari dello stato indiano di Chandigarh, Binny e Sachin Bansal si sono laureati in Computer Science presso l’Indian Institute of Technology (IIT) di Delhi, uno degli atenei tecnologici più prestigiosi del Paese. Dopo la laurea, i due hanno lavorato per colossi come Amazon e Techspan, esperienze che li hanno messi a diretto contatto con il mondo dell’e-commerce e del software engineering.

È proprio durante il periodo in Amazon che Sachin Bansal ha maturato l’idea di creare una piattaforma di vendita online in India, ispirandosi al modello americano ma adattandolo alle esigenze locali. Nel 2007, insieme a Binny, ha fondato Flipkart, partendo dalla vendita di libri online. In poco tempo, il sito si è trasformato in un gigante del commercio elettronico, competendo frontalmente con Amazon stessa.

Come è nato Flipkart e perché è stato un successo in India?

Flipkart è stato lanciato con un capitale iniziale molto limitato e un sito rudimentale, ma l’approccio centrato sull’utente, l’attenzione alla logistica e le innovazioni nel pagamento hanno conquistato rapidamente il pubblico. Una delle intuizioni vincenti di Binny e Sachin Bansal è stata l’introduzione del cash on delivery, una modalità di pagamento essenziale in un paese dove molte persone non possedevano ancora carte di credito o conti bancari.

Inoltre, Flipkart ha investito fortemente sulla rete logistica, creando una propria infrastruttura per la gestione delle consegne, evitando così di dipendere da corrieri terzi. Questa strategia ha fatto la differenza rispetto ai competitor ed è stata decisiva per costruire una customer experience affidabile.

Nel giro di pochi anni, il catalogo di Flipkart si è espanso dai libri a una vasta gamma di prodotti: elettronica, abbigliamento, elettrodomestici e altro ancora. La crescita è stata tanto veloce da attirare numerosi investitori internazionali, tra cui Tiger Global e Accel Partners.

Quando Flipkart è stata venduta a Walmart e cosa è cambiato per i fondatori?

Il punto di svolta più significativo nella storia di Binny e Sachin Bansal è arrivato nel 2018, quando Walmart ha acquistato il 77% di Flipkart per 16 miliardi di dollari. L’operazione ha segnato una delle più grandi acquisizioni mai avvenute nel settore tech indiano, proiettando i due fondatori sotto i riflettori globali.

Tuttavia, dopo l’acquisizione, Sachin Bansal ha deciso di lasciare completamente Flipkart, uscendo sia dal consiglio di amministrazione sia dalla gestione operativa. Diversa la scelta di Binny, che ha mantenuto per un breve periodo il ruolo di CEO prima di dimettersi nel 2019.

Entrambi hanno usato la ricchezza accumulata per investire in nuove realtà: Sachin ha fondato BAC Acquisitions (ora Navi Technologies), attiva nei settori fintech, assicurazioni e prestiti personali, mentre Binny ha avviato il fondo xto10x Technologies, una piattaforma che offre supporto operativo e strategico alle startup in crescita.

Patrimonio di Binny e Sachin Bansal oggi

Dopo l’exit miliardaria da Flipkart, Binny e Sachin Bansal sono entrati stabilmente nella classifica degli uomini più ricchi dell’India. Secondo le stime più recenti, il patrimonio di Sachin Bansal si aggira intorno ai 1,2 miliardi di dollari, mentre quello di Binny si colloca leggermente al di sotto, ma comunque nell’ordine delle centinaia di milioni.

È interessante notare come, a differenza di altri tycoon della tecnologia, entrambi abbiano mantenuto un profilo relativamente basso, privilegiando l’imprenditoria rispetto alla visibilità pubblica. Il loro approccio pragmatico e strategico continua a ispirare una nuova generazione di imprenditori indiani che vedono in loro un modello possibile da seguire.

Impatto di Binny e Sachin Bansal nel panorama tech globale

Binny e Sachin Bansal rappresentano molto più che due storie di successo individuali: incarnano il potenziale dell’ecosistema startup indiano, oggi tra i più dinamici del mondo. Il loro percorso ha dimostrato che è possibile creare un unicorno in India senza dover emigrare nella Silicon Valley, adattando le soluzioni tecnologiche al contesto locale.

Con Flipkart, i due hanno alzato l’asticella per tutto il settore e-commerce indiano, costringendo anche giganti come Amazon ad adattarsi. Ma soprattutto, hanno aperto la strada a un nuovo modo di fare impresa: più attento al cliente finale, più consapevole delle sfide logistiche e più vicino alle esigenze reali del mercato.

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