A meno che negli ultimi anni non abbiate vissuto rinchiusi/e in una caverna, se siete degli amanti del mondo della skin care e dell’universo beauty in generale potreste aver sentito parlare di Cristina Fogazzi alias l’Estetista Cinica, personaggio dalle origini umili che grazie al successo sui social è diventata una delle imprenditrici più celebri del nostro Paese. Qui di seguito faremo il punto sui suoi guadagni e sul patrimonio (presunto) ottenuto grazie al business di Veralab.
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Da estetista a imprenditrice: la storia di Cristina Fogazzi

Forse non tutti sanno che Cristina Fogazzi viene da origini molto umili: per molti anni, prima di essere licenziata, Fogazzi ha lavorato per estetista in un centro di Brescia. Poi ha deciso di rimboccarsi le maniche.
Nel 2009, dopo il licenziamento da un franchising in crisi (ne ha parlato molto, in diverse interviste passate) l’imprenditrice decide di rilevare un centro estetico a Milano, gettando le basi per quello che sarebbe diventato VeraLab, ad oggi un vero e proprio impero. La vera svolta per la sua attività è però avvenuta con la creazione del suo blog e l’approdo sui social media come l’Estetista Cinica, dove con un linguaggio schietto, ironico e accessibile ha costruito una community fedele e affiatata (le famose “Fagiane”), trasformando i consigli beauty in un fenomeno di culto.
Il modello di business VeraLab: l’analisi
Quello di Fogazzi è un modello di business molto interessante anche perché ibrido, che mescola al suo interno diversi aspetti. Ecco quali, più nel dettaglio:
- Community-driven Marketing: la base di tutto è la community, fortissima e vicina all’imprenditrice. Cristina Fogazzi ha utilizzato i social (soprattutto Instagram) non solo per vendere, ma per educare, intrattenere e creare un legame personale con le sue adorate “Fagiane”. La fiducia, e lo sanno bene gli esperti di marketing, si traduce in vendita molto facilmente;
- D2C (Direct-to-Consumer): inizialmente, il canale di vendita principale e quasi esclusivo è stato l’e-commerce proprietario. Questo ha permesso a VeraLab di controllare completamente l’esperienza del cliente, massimizzare i margini di profitto e raccogliere dati preziosissimi, bypassando i costosi intermediari tradizionali;
- Retail (fisico): negli anni, il modello si è evoluto includendo il canale fisico, prima con l’apertura di monomarca (come i famosi “Veralab Store” a Milano e Roma) e successivamente con l’ingresso strategico in catene di profumeria e negozi di alto livello (è il caso de La Rinascente, per esempio). Ovviamente, la strategia aziendale prevede con ogni probabilità anche altre aperture in giro per lo Stivale.
Analisi del bilancio: quanto fattura (davvero) VeraLab (Re-Form Srl)?
In un arco di tempo ridotto, VeraLab è passata dall’essere una modesta realtà a un autentico “Love Brand“, sperimentando una crescita impressionante che l’ha portata a registrare un fatturato di ben oltre 72 milioni di euro solo nel 2023. Questi risultati eccezionali hanno meritato all’azienda il Premio Pambianco Quotabili per tre anni (dal 2020 al 2022), un riconoscimento destinato alle imprese che presentano il profilo ideale per una futura quotazione in Borsa.
A quanto ammonta il patrimonio stimato di Cristina Fogazzi?
Come nel caso di qualunque altro personaggio pubblico, non è dato sapere quanto possieda complessivamente e in modo preciso Cristina Fogazzi a livello di patrimonio. Ecco quali considerazioni si possono fare, qui di seguito.
Il calcolo (basato sulla valutazione della società e utili)

Si può ragionevolmente ipotizzare che il suo patrimonio, basato sul solo valore della sua partecipazione in VeraLab, si attesti tra i 90 e i 110 milioni di euro, ai quali si aggiungono le riserve personali accumulate e gli eventuali investimenti effettuati grazie agli utili prelevati negli anni.
Tabella di confronto: Ferragni vs Fogazzi
Per certi versi, il percorso di Fogazzi potrebbe essere paragonato a quello di un’altra regina dei social come Chiara Ferragni, che su Instagram in modo particolare ha costruito la sua carriera. Ecco un confronto tra le due su alcuni aspetti chiave.
| Chiara Ferragni (Fenice Srl) | Cristina Fogazzi (Re-Form Srl) | |
| Core Business | Licensing Immagine, Brand Partnership e Marketing (Modello Image-to-Product) | Vendita Prodotto D2C (cosmetici) e Retail (Modello Product-to-Image) |
| Fatturato Stimato (2024) | Dato non disponibile pubblicamente (Azienda in forte crisi dopo il tristemente celebre Balocco-gate) | 74,10 milioni di euro |
| Dipendenza dall’immagine personale | Molto alta (il prodotto è, per molti versi, l’immagine stessa dell’influencer) | Alta (il prodotto ha una sua forza, ma la community è legata al personaggio) |