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Chi è Diana Bracco: dalla medicina all’imprenditoria culturale

Determinazione e competenza: l’eredità di Diana Bracco nel guidare il Gruppo Bracco verso l’eccellenza nella diagnostica medica

Nata il 3 luglio del 1941, Diana Bracco è apprezzata nel mondo dell’imprenditoria culturale e della medicina italiana per il suo impegno professionale profuso nel corso di una lunga carriera che ha preso il via nel 1966. La manager rappresenta un modello di leadership che unisce competenza imprenditoriale, visione innovativa e impegno sociale: la sua capacità di guidare un’azienda familiare verso il successo globale, senza perdere di vista i valori di responsabilità e filantropia, l’ha resa senza dubbio una figura unica nel panorama italiano, capace di lasciare un’impronta duratura sia nel settore della salute che in quello culturale

Ecco qui di seguito una breve spiegazione su chi è Diana Bracco e sull’impatto del suo lavoro fino ad oggi.

Il percorso di Diana Bracco tra salute, impresa e cultura

Prelievo
Dal laboratorio alla cura: l’impegno di Diana Bracco per la prevenzione e la medicina di precisione attraverso il Centro Diagnostico Italiano

Diana Bracco ha conseguito la laurea in Chimica all’Università di Pavia, dove ha incontrato quello che sarebbe diventato il suo futuro marito Roberto de Silva, con cui ha condiviso una vita personale e professionale fino alla sua scomparsa nel 2012.

Entrata nell’azienda di famiglia nel 1966, è riuscita a portare avanti la sua scalata fino i vertici aziendali diventando Direttore Generale nel 1977 e Presidente e Amministratore Delegato nel 1999, succedendo al padre Fulvio. La sua visione ha portato il Gruppo Bracco a una crescita significativa, con l’89% del fatturato derivante da vendite internazionali.

Bracco è ad oggi anche Presidente e Amministratore Delegato del Centro Diagnostico Italiano (CDI), fondato nel 1975 dal padre Fulvio, un’eccellenza lombarda nella prevenzione sanitaria. Oltre all’imprenditoria, Diana Bracco si è però anche distinta per il suo impegno culturale: a questo proposito, nel 2010 ha fondato la Fondazione Bracco, con l’obiettivo di promuovere cultura, arte e scienza per migliorare la qualità della vita e la coesione sociale, con particolare attenzione alle donne e ai giovani.

Incarichi pubblici, fondazioni e iniziative

Nel corso della sua carriera fino ad oggi Bracco si è distinta, tra le altre cose, per aver contribuito in modo attivo alla creazione della La Fondazione Bracco, che attualmente supporta diversi progetti interessanti come “progetto Diventerò”, un’iniziativa che accompagna giovani talenti nei loro percorsi formativi, ma è stata anche promotrice di eventi culturali come il festival “Il Diritto di Suonare”, dedicato alla parità di genere nella musica classica.

Ma i traguardi nel suo già ricco curriculum non finiscono certo qui. Diana Bracco è stata infatti la prima donna Presidente di Assolombarda (2005-2009) e di Federchimica (2003-2005), oltre che Vicepresidente di Confindustria per la Ricerca e l’Innovazione (2008-2016). Ha inoltre avuto un ruolo chiave in Expo 2015, come Presidente di Expo 2015 SpA e Commissario Generale del Padiglione Italia, contribuendo al successo dell’evento che ha attirato 21 milioni di visitatori. Attualmente, è Presidente del Cluster Nazionale Scienze della Vita – ALISEI, Vicepresidente della Fondazione Italia-Cina e membro di numerosi consigli, tra cui quello dell’Università commerciale Luigi Bocconi e dell’Accademia Teatro alla Scala.

Stima del patrimonio e influenza economica

Non esistono stime pubbliche precise del patrimonio personale di Diana Bracco, ma il successo del Gruppo Bracco, con un fatturato di 1,8 miliardi di euro e una presenza in oltre 100 Paesi in giro per il mondo, testimonia la sua influenza economica.

Il Gruppo è ad oggi una delle principali realtà italiane nel settore delle scienze della vita, e vanta ben 9 stabilimenti produttivi nel mondo, oltre ad essersi distinto per il suo specifico focus sulla sostenibilità ambientale. La gestione di Diana ha permesso all’azienda di mantenere una solida base familiare pur competendo su scala globale, con un portfolio di oltre 2.500 brevetti che ne rafforza il valore economico.

L’influenza di Diana si estende come abbiamo già anticipato in precedenza anche attraverso la Fondazione Bracco, che investe in progetti ad alto impatto sociale e culturale, come borse di studio per studenti universitari e iniziative di rigenerazione urbana, come lo spazio InOltre a Baranzate.

Struttura del Gruppo Bracco e attività collegate

Determinazione e competenza: l’eredità di Diana Bracco nel guidare il Gruppo Bracco verso l’eccellenza nella diagnostica medica
Medico con le braccia conserte

Vediamo a questo punto in modo schematico come il Gruppo Bracco è attualmente strutturato e quali sono le varie attività ad esso collegate.

EntitàDescrizioneSettoreNote
Gruppo BrancoMultinazionale leader nella diagnostica per immaginiScienze della vita, FarmaceuticoFatturato 1,8 miliardi € (2023), 3.700 dipendenti, 2.500+ brevetti
Centro Diagnostico ItalianoStruttura poliambulatoriale focalizzata sulla prevenzioneSanitàFondato nel 1975, 24 sedi in Lombardia
Fondazione BraccoPromuove cultura, arte e scienza, con focus su donne e giovaniFilantropia, CulturaFondata nel 2010, progetti come “progettoDiventerò” e “Il Diritto di Suonare”
Azienda Agricola del BotoloProduzione di vini di qualità (Barbera, Chardonnay)Agricoltura, Enologia13 ettari a Nizza Monferrato, gestita da Diana Bracco
Bracco Innovation HubPolo di innovazione per medicina di precisione e big dataRicerca e SviluppoCollaborazioni con eccellenze internazionali

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