
Il trading non è un’attività per tutti: per riuscire a guadagnare davvero e costruirsi una credibilità nei mercati ci vogliono competenze finanziarie approfondite, ma anche una discreta apertura al rischio e, perché no, anche un pizzico di fortuna che non fa mai male. Alcuni personaggi sono riusciti a distinguersi in questo senso molto più di altri: scopriamo dunque insieme chi sono stati ad oggi i più grandi trader al mondo e quanto hanno guadagnato.
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George Soros

Nato il 12 agosto 1930 a Budapest, in Ungheria, George Soros (ve ne abbiamo già parlato qui) è un finanziere, autore, filantropo e attivista americano di origine ungherese. Grazie al suo successo negli investimenti, è diventato uno degli uomini più ricchi del mondo ed è noto per il suo sostegno a cause sociali progressiste.
Dopo essere sopravvissuto all’occupazione nazista, Soros si trasferì a Londra nel 1947, studiando filosofia alla London School of Economics, tuttavia abbandonò la carriera accademica per entrare nel settore finanziario. Nel 1956 si trasferì a New York, lavorando come analista e distinguendosi rapidamente nel mercato.
Nel 1973 fondò il Soros Fund (poi Quantum Endowment Fund), un hedge fund che crebbe rapidamente grazie a audaci strategie speculative. La sua fama mondiale arrivò nel 1992, quando scommise contro la sterlina britannica, guadagnando circa 1 miliardo di dollari e guadagnandosi il soprannome di “l’uomo che ha mandato in bancarotta la Banca d’Inghilterra”. Tuttavia, non tutti i suoi investimenti ebbero successo, come nel 1994, quando perse centinaia di milioni scommettendo sul rafforzamento del dollaro contro lo yen.
Fu anche associato alla crisi asiatica del 1997, sebbene i suoi fondi abbiano subito perdite significative. Nel 2002 fu condannato per insider trading in Francia e multato di 2,2 milioni di euro. Nel 2011 annunciò che il suo fondo avrebbe gestito solo il capitale della sua famiglia.
Nel 1984 fondò l’Open Society Foundations, impegnata nella promozione della democrazia, della libertà di stampa e dei diritti umani, inizialmente nell’Europa orientale e poi in oltre 70 paesi. Ha donato circa 18 miliardi di dollari alla fondazione.
Politicamente, ha sostenuto candidati Democratici come Barack Obama e Joe Biden e ha finanziato organizzazioni progressiste. Per questo, è stato spesso bersaglio di critiche e teorie del complotto da parte dei conservatori.
Soros ha scritto diversi libri, tra cui “The Alchemy of Finance” e “The Crisis of Global Capitalism“, ed è stato protagonista del documentario “Soros” (uscito nel 2019).
Warren Buffett
Sebbene sia più noto come investitore a lungo termine che come trader tout court, Warren Buffett ha guadagnato miliardi grazie alla sua capacità di acquistare aziende sottovalutate. A capo di Berkshire Hathaway, Buffett ha accumulato una fortuna di oltre 100 miliardi di dollari, grazie a un approccio basato sul value investing.
Buffett evita da sempre il trading speculativo e si concentra su aziende con fondamentali solidi, vantaggi competitivi sostenibili e una gestione affidabile.
Paul Tudor Jones
Paul Tudor Jones si è fatto un nome nel 1987, quando aveva previsto il crollo del mercato azionario e realizzò un profitto del 125% per il suo fondo Tudor Investment. Jones è un esperto di analisi tecnica e di gestione del rischio, ed è da tantissimi considerato un vero e proprio maestro nel trading di futures.
Jones utilizza modelli quantitativi e analisi dei trend per identificare punti di inversione del mercato. La sua strategia si basa sulla disciplina e sulla gestione delle perdite, elementi chiave per il successo nel trading speculativo.
Jesse Livermore
Noto come il “Grande Orso di Wall Street“, Jesse Livermore fu un pioniere del trading speculativo. Guadagnò milioni durante il crollo del 1929, grazie a posizioni corte ben studiate. Il suo stile, basato su pattern di prezzo e psicologia del mercato, è ancora studiato oggi.
Livermore enfatizzava l’importanza della pazienza nel trading: era infatti un maestro nell’aspettare il momento giusto per entrare nel mercato e credeva che il mercato desse segnali chiari ai trader attenti e disciplinati.
Ray Dalio
Ray Dalio è il fondatore di Bridgewater Associates, uno dei più grandi hedge fund del mondo. La sua filosofia d’investimento si basa sui principi macroeconomici, con strategie che abbracciano l‘intero ciclo economico. Il suo fondo gestisce oltre 150 miliardi di dollari.
Dalio è celebre per il suo approccio “principled investing“, che si basa su regole rigorose e modelli analitici per prendere decisioni. Ha introdotto il concetto di “all-weather portfolio“, un portafoglio bilanciato per performare bene in qualsiasi condizione di mercato.
Stanley Druckenmiller
Allievo di Soros, Stanley Druckenmiller è noto per aver collaborato alla famosa scommessa sulla sterlina britannica. Druckenmiller ha dimostrato una capacità unica di generare rendimenti a doppia cifra per decenni, grazie a un mix di analisi macroeconomica e strategie di momentum trading.
Druckenmiller crede che il successo nel trading derivi dall’essere aggressivi quando si ha ragione e dal tagliare rapidamente le perdite quando si è in errore.
Jim Simons

A Jim Simons va reso il merito di aver fondato il leggendario fondo Renaissance Technologies, specializzato in trading quantitativo. Simons ha utilizzato modelli matematici avanzati per individuare pattern nei mercati, generando profitti annuali superiori al 30% per decenni.
Il fondo Medallion di Simons è famoso per la sua segretezza e per la straordinaria redditività, attribuita a sofisticati algoritmi e big data. La sua strategia dimostra come la matematica possa essere applicata con successo ai mercati finanziari.