
Negli ultimi anni, l’uso dei social media ha trasformato profondamente le strategie di comunicazione politica. Le piattaforme come Facebook, Instagram e TikTok sono diventate strumenti fondamentali per i candidati e i partiti che vogliono raggiungere un pubblico sempre più vasto e diversificato. Ma quanto spendono i politici sui social per promuovere le loro campagne elettorali? Questo fenomeno ha assunto una rilevanza crescente, con investimenti sempre più consistenti, spesso superiori a quelli destinati ai canali tradizionali come televisione e stampa. Analizziamo le cifre e le strategie adottate dai principali partiti italiani.
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Le spese dei principali partiti italiani
Negli ultimi anni, l’uso dei social media è diventato un elemento centrale nelle strategie di comunicazione politica in Italia. I partiti investono somme significative in inserzioni a pagamento su piattaforme come Facebook e Instagram per raggiungere e coinvolgere gli elettori. Ma quanto spendono i politici sui social? Analizziamo nel dettaglio le spese sostenute dai principali partiti italiani per le loro campagne elettorali sui social, evidenziando le differenze nelle strategie adottate e l’impatto di questi investimenti sulla visibilità e sull’engagement con l’elettorato.

Fratelli d’Italia: un investimento consistente
Durante le elezioni europee del 2024, Fratelli d’Italia ha investito oltre 200.000 euro in pubblicità sui social media. Questo investimento si è concretizzato attraverso 92 post sponsorizzati, tra cui il noto spot elettorale “Scrivi Giorgia”, diffuso in 25 versioni diverse. Il video ha raggiunto oltre un milione di visualizzazioni, con una spesa stimata tra 35.000 e 40.000 euro, concentrata principalmente in regioni strategiche come Lombardia, Lazio e Sicilia.

Partito Democratico: focus sul partito e sulla leader
Il Partito Democratico (PD) ha destinato circa 67.000 euro per 103 post sponsorizzati, mentre la segretaria Elly Schlein ha investito altri 41.000 euro per promuovere la propria pagina personale con 61 post. La strategia del PD punta a una comunicazione mista, bilanciando la promozione del partito con quella della leadership.
Lega: attenzione sul leader
La Lega ha speso circa 49.000 euro per pubblicizzare il partito, mentre il segretario Matteo Salvini ha investito quasi 48.000 euro per la propria immagine. Nell’ultima settimana di campagna elettorale, la Lega ha concentrato la maggior parte delle risorse su Salvini, con una spesa di 44.000 euro, mentre al partito sono stati destinati solo 4.700 euro.

Altri partiti: strategie differenti
- Italia Viva ha investito 68.000 euro nella campagna di Matteo Renzi, mentre il partito ha speso circa 20.000 euro.
- Il Movimento 5 Stelle (M5S) non ha investito direttamente in pubblicità sui social per il partito, ma ha destinato 46.000 euro alla promozione della pagina del leader Giuseppe Conte.
- Forza Italia ha speso 12.000 euro per la campagna del partito, con solo 150 euro per la pagina di Antonio Tajani.
- Azione ha investito 8.000 euro per il partito e 25.000 euro per la pagina del leader Carlo Calenda.
- Alleanza Verdi e Sinistra ha speso 18.500 euro per il partito, mentre il leader Nicola Fratoianni ha autofinanziato la propria campagna con 1.100 euro.

L’evoluzione delle spese nel tempo
Rispetto alle elezioni precedenti, le spese per le campagne social sono aumentate in modo significativo. Nel 2019, i principali partiti italiani hanno speso complessivamente circa 660.000 euro in pubblicità su Facebook e Google. Il Partito Democratico ha investito oltre 160.000 euro, seguito da Matteo Salvini con 128.000 euro e Silvio Berlusconi con circa 94.000 euro. L’aumento degli investimenti è stato trainato dalla crescente centralità dei social media nelle strategie elettorali e dalla necessità di raggiungere un elettorato sempre più digitale.

Strategie di comunicazione: partito vs. leader
Le strategie di investimento sui social variano notevolmente tra i partiti. Alcuni, come la Lega e Forza Italia, puntano principalmente sulla figura del leader, mentre altri, come il Partito Democratico, bilanciano la promozione del partito con quella del candidato di punta. Durante le elezioni del 2022, la Lega ha speso 51.000 euro in un mese, di cui 46.000 euro per la pagina di Matteo Salvini e solo 5.000 euro per il partito. Questo dimostra come la personalizzazione della politica sia sempre più centrale nel panorama italiano.

L’influenza dei social media sul voto
Abbiamo visto quanto spendono i politici sui social e come le campagne elettorali sui social media abbiano un impatto significativo sul comportamento degli elettori. L’uso di pubblicità mirata consente ai partiti di raggiungere specifici segmenti della popolazione, adattando i messaggi alle preferenze e alle preoccupazioni degli utenti. L’analisi dei dati ha dimostrato che le piattaforme digitali non solo influenzano l’opinione pubblica, ma possono anche spostare il consenso in modo significativo nelle ultime settimane prima del voto.