Il 2023 sarà un altro anno memorabile per il comparto del legno arredo dopo un 2022 da incorniciare. Il nuovo anno era iniziato con un forte rialzo del costo delle materie prime legate al settore legno-arredo e mobili che aveva toccato i massimi nel mese di marzo 2022. Un aumento dei prezzi frutto di speculazioni e di rialzi immotivati, mentre nel mese di aprile i prezzi si sono attestati su livelli più congrui al reale valore di mercato.
La forte speculazione che ha riguardato in negativo Stati Uniti e Cina, ha visto il prezzo del legno balzare incredibilmente a 1.400 USD / 1000 board feet all’inizio di marzo 2022 per poi riposizionarsi in zona 385 USD.
Approfondimenti
Tra i settori trainanti dell’economia italiana è presente anche quello dell’arredo in legno. L’attenzione ai cambiamenti climatici e alla riduzione delle emissioni ha portato i cittadini italiani a ripensare la propria abitazione con arredi in legno. Il governo, tramite il bonus mobili, infatti, ha portato a coniugare la disponibilità economica con la voglia di rendere la casa più vivibile.
Il Centro Studi FederlegnoArredo ha confermato il trend, annunciando un fatturato complessivo nel solo 2022 che ammonta a 56,5 miliardi di euro. Il settore è cresciuto del 12,5% rispetto al solo 2021.
Legno arredo: l’analisi del 2022
Il legno arredo è una filiera ricca e variegata che conta circa 68mila imprese solo in Italia e che rappresenta uno dei fiori all’occhiello del nostro export. Solo nel 2022, il settore ha fatto registrare un fatturato delle esportazioni da 21 miliardi (praticamente oltre un terzo delle vendite totali). Un risultato fortemente condizionato in positivo dal +12,6% di fatturato fatto registrare dal Macro Sistema Arredamento (15 miliardi di euro) e dell’incremento del 14,9% del Macro Sistema Legno (5,5 miliardi di euro).
La Francia rimane il partner numero uno
Se la Francia rimane il partner più affidabile del legno arredo Made in Italy confermandosi prima destinazioni delle esportazioni italiane (3,3 miliardi, +9,5% nel 2022), cresce a dismisura anche l’export verso gli Usa che sono balzati al secondo posto in questa speciale classifica con un incremento di fatturato del +25,7% rispetto all’anno precedente. In crescita del 9,7% anche l’export verso la Germania che rimane il terzo mercato di riferimento, mentre seguono a ruota Emirati Arabi e India.
In calo l’export di legno arredo italiano in Cina, probabilmente a causa della pandemia che ha frenato l’export di filiera facendo sprofondare il paese del Dragone al settimo posto nella classifica dei partner italiani nel settore di riferimento. Il calo più corposo, come era facile prevedere, si è registrato nel settore delle esportazioni verso la Russia che nel 2021 valevano circa 334 milioni e che nel 2022 sono crollate a 126 milioni, facendo uscire il paese di Putin dalla top 10 dell’export di filiera. Considerando che Mosca era la quarta destinazione, la perdita di fatturato è stata davvero ingente a causa dello scoppio del conflitto con l’Ucraina.
I dati relativi al fatturato interno
Nel 2022 il fatturato interno ha raggiunto la brillante quota di 35,6 miliardi di euro, con un incremento del 12,2% grazie al contributo del macrosistema legno, la cui parte da leone è stata recitata dalle finiture per edilizia che hanno fatto la “voce grossa” per via del superbonus che ha rimesso in moto l’intero comparto edile, seppure per un periodo limitato.
Dati in netta crescita sono stati registrati anche per quanto concerne l’import di legname con un incremento del 35,2% dall’Austria che rimane il nostro primo partner come fornitore, seguito da Germania e Cina. Lo scoppio della guerra in Russia ha reso il mercato del legno decisamente molto più caro e questo spiegherebbe anche l’aumento dei fatturati da parte delle aziende che fanno parte della filiera, costretti a dovere alzare i prezzi per poter rimanere “a galla” e non soccombere. Anche l’innalzamento dei prezzi dell’energia e della logistica hanno fatto la loro parte.
Macrosistema arredamento e illuminazione
Il Macrosistema arredamento è rappresentato in Italia da circa 21.750 imprese ed impiega complessivamente quasi 140.300 addetti, con una crescita che nel 2022 è stata dell’1,5%. Torna a rialzare la testa anche il sistema illuminazione che nel 2021 aveva già ripreso quota dopo un 2020 condizionato dalla pandemia, per poi fare registrare un ulteriore incremento nel 2022, registrando un aumento di fatturato del +7,2% pari a circa 2,5 miliardi di euro.
Se la crescita del mercato interno è stata modesta (con un incremento di 1,6 punti percentuali), può invece sorridere l’export che ha fatto registrare un aumento del 9% di fatturato, rappresentando complessivamente il 77% del fatturato dell’intero comparto. Ancora una volta sono i francesi a recitare la parte da leone come partner commerciale (220 milioni di euro, +6,5%), seguiti dalla Germania (210 milioni, +2,5%) e dagli Usa (143 milioni, +27,1%). In questa speciale classifica crolla la Russia che scivola dalla settima posizione del 2021 alla 13esima (-30%).
Il valore del comparto illuminazione
L’intero comparto Illuminazione comprende circa 1.360 aziende e circa 10.900 addetti. Il 2023 si preannuncia un anno di stabilizzazione del mercato dopo gli scossoni degli anni precedenti causati dalla pandemia. La ripresa degli investimenti in transizione ecologica e digitale dovrebbe riuscire a trainare l’intero settore, anche se non si escludono ulteriori colpi di scena anche per via di un quadro geopolitico piuttosto instabile.
Il Settore Legno si dimostra, quindi, una delle realtà italiane più interessanti non solo dal punto di vista dell’innovazione, ma anche per quanto riguarda la capacità di reagire alla crisi, con una ripresa più veloce di quella di altri settori.