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Partita IVA: ecco le tasse da pagare annualmente

documenti per consultare le tasse annuali con tutte le spese sostenute.

Chiunque decide di aprire una nuova azienda o un’impresa in Italia, sa bene che dovrà fare i conti con le tasse: ma quante si pagano in un anno? La risposta non è semplice perché è necessario prendere in considerazione diverse variabili. Le tasse da pagare variano a seconda della forma giuridica e del regime fiscale scelto dagli imprenditori: infatti l’IVA viene tassata in maniera diversa se si dispone di un regime ordinario, semplificato e forfettario.

Scopriamo dunque come e quanto si è tenuti a versare.

Le tasse da pagare con il regime ordinario

Le principali imposte applicabili se si dispone di un regime ordinario sono:

  • IVA

Questa imposta sul valore aggiunto deve essere fatturata con un’aliquota che varia a seconda del tipo di beni o servizi trattati: i beni di prima necessità sono soggetti a un’aliquota IVA del 4%; i prodotti alimentari in generale, i semilavorati, l’edilizia e il turismo sono soggetti a un’aliquota IVA del 10%; tutti gli altri beni e servizi sono soggetti a un’aliquota IVA del 22%.

  • Se il fatturato è inferiore a 5.000 euro in un anno, non c’è bisogno di aprire una partita IVA;
  • Se il fatturato è inferiore a 30.000 euro in un anno e si vuole costituire un’impresa individuale o una ditta individuale, si apre una partita IVA in regime forfettario, esente da IVA con un’aliquota IRPEF fissa;
  • Se si prevede di generare un reddito superiore a 30.000 euro, c’è la registrazione IVA secondo il regime generale.

La partita IVA non ha costi iniziali: per aprirla basta presentare domanda all’Agenzia delle Entrate o avvalersi dell’aiuto di un commercialista. 

  • IRPEF

L’IRPEF è l’imposta sul reddito delle persone fisiche che producono redditi fondiari, redditi da capitale, redditi da lavoro dipendente, redditi da lavoro autonomo o redditi diversi.

Sono tenuti al pagamento dell’IRPEF i liberi professionisti o le ditte individuali; inoltre non deve essere pagate se l’imprenditore si trova in quella chiamata “zona franca”, ossia al livello di reddito al di sotto del quale un individuo è esente da imposte. Per il 2023, i redditi da lavoro autonomo fino a 8.174 euro all’anno rientreranno nella zona esente da imposte. L’IRPEF è un’imposta progressiva. Ciò significa che l’importo da pagare aumenta con l’aumentare del reddito.

  • Con un reddito imponibile fino a 15.000€, la % di IRPEF è del 23%;
  • Con un reddito imponibile da 15.000,01€ fino a 28.000€, la % di IRPEF è del 25%;
  • Con un reddito imponibile da 28.000,01€ fino a 50.000€, la % di IRPEF è del 35%;
  • Con un reddito imponibile oltre i 50.000,01€, la % di IRPEF è del 43%.
  • IRES

L’IRES è un’imposta sulle società e sono tenuti al suo pagamento tutte le s.r.l., le cooperative, le S.a.p.A., le società di mutua assicurazione, gli enti pubblici e privati, i trust, le società e tutti i tipi di enti con o senza personalità giuridica che non hanno sede legale nel territorio dello Stato. L’aliquota è pari al 24% del reddito della società.

  • IRAP

L’IRAP, l’Imposta Regionale sulle Attività Produttive, è un’imposta che le imprese devono versare ogni anno alla Regione. Questa imposta deve essere pagata da: s.p.a., s.r.l., S.a.p.A, s.n.c., s.a.s. L’aliquota IRAP ordinaria è del 3,9%. Tuttavia, ogni regione può decidere di aumentarla o diminuirla fino a 0,92 punti percentuali, a seconda del tipo di attività svolta dall’impresa. 

Le tasse da pagare con il regime semplificato

Il regime semplificato prevede le stesse imposte del regime normale. Si noti che nel regime semplificato il reddito imponibile è calcolato secondo il criterio di cassa, mentre nel regime ordinario si applica il criterio di competenza.

Il regime semplificato sarà considerato il regime ordinario per le imprese che realizzano nell’anno un fatturato non superiore a 500.000 euro nel caso di attività di servizi, o un fatturato non superiore a 800.000 euro per le imprese che svolgono altre attività.

Le tasse da pagare con il regime forfettario

Le imposte per una partita IVA in regime forfettario sono ridotte a un’aliquota fissa. Si tratta di un’imposta del 15% che sostituisce l’IRPEF, l’IRAP e le addizionali regionali e comunali. Per i primi cinque anni di attività, a determinate condizioni, l’aliquota è ridotta al 5%.

Per calcolare il reddito imponibile a cui si applica l’imposta sostitutiva, occorre determinare il coefficiente associato al codice ATECO e moltiplicarlo per i ricavi calcolati sulla base dei flussi di cassa.

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