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App di messaggistica supportate dalla blockchain: di quanto aumenterà il loro valore?

Le applicazioni di messaggistica hanno senza dubbio rivoluzionato il modo delle persone di comunicare. Con una semplice applicazione è possibile condividere file, documenti, immagini, vocali e tanto altro da un capo all’altro del mondo.

Ma il futuro prossimo delle app di messaggistica è fortemente legato alla blockchain. Infatti, secondo un report di Grand View Research entro il 2030 questo mercato supererà i 536 milioni di euro, diventando, in pratica, uno strumento utilizzato da tutte le persone nel mondo.

Mai come in questo caso i numeri sono molto importanti. Infatti, solamente due anni fa questo mercato contava circa 22 milioni di dollari, con il nord America a dominare il mercato.

Adesso, invece, tra i continenti che più di tutti realizzeranno questo grande passo in avanti c’è tutta l’area dell’Asia e del Pacifico. Da sempre, infatti, in questa zona si fa quasi a gara per realizzare novità tecnologiche e stare al passo con i tempi anche per quanto riguarda la blockchain.

Ma perché utilizzare le app di messaggistica con blockchain? La risposta è semplice: per sicurezza. Bisogna sapere infatti che questo tipo di tecnologie, a differenza delle comunicazioni tradizionali, utilizza la crittografia end to end, un metodo di sicurezza che protegge le comunicazioni.

La tecnologia così, diventando sempre più accessibile, permette a tanti di interessarsi anche dei sistemi più collaudati per proteggere la propria privacy ed essere sicuri di tutto quello che si comunica in rete.

Adesso ci sono diverse app di messaggistica che sono basate sulla blockchain. Tra queste ne ricordiamo qualcuna. “Dust”, disponibile per Android e iOS, grazie al quale il messaggio inviato potrà essere cancellato dopo la lettura o, comunque, entro il giorno in cui è stato inviato. Oppure “Status”, un progetto di Ethereum, anche questo pronto per il download sui principali device. Infine, ti segnaliamo “E-chat” grazie al quale oltre ai messaggi e chiamate vocali, si possono inviare anche pagamenti e la famosa “BeeChat” realizzata in Corea del Sud.

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