Il core business, per definizione, rappresenta concretamente l’attività che conferisce valore aggiunto a un prodotto o servizio, con l’obiettivo di crescita e posizionamento sul mercato generando reddito e proponendo condizioni vantaggiose rispetto alla concorrenza.
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È l’attuale rappresentazione del “cuore aziendale” come definito dagli esperti, poiché consente a una squadra di lavoro di mettere a fuoco le proprie idee, prefissare gli obiettivi da raggiungere e il modus operandi da seguire.
Negli ultimi anni questa espressione è stata sempre più associata al mondo dei social network in continua evoluzione ed espansione. Ma, perché proprio i social? In realtà, basta riflettere sul fatto che i social network nascono da un’idea che si pone come obiettivo quello di far socializzare; ma, in virtù o a causa di eventi particolari avvenuti in tutto il mondo, si è ben pensato di potenziare queste reti per renderle siti di scambio, su cui poter perfino definire operazioni economiche in relazione allo sfruttamento stesso del principio per cui quel social è stato creato.
Instagram costituisce un esempio lampante: la maggior parte delle persone ne sfrutta la popolarità acquisita nel tempo, seguendo le linee guida imposte dallo stesso social network, ossia creare un profilo e pubblicare foto di qualsivoglia genere. La chiave di lettura risiede completamente nel principio di visibilità: è solo grazie a questo se ci si fa conoscere, apprezzare e seguire con l’intento di direzionare gli eventuali acquisti dei prodotti sponsorizzati.
È in questo senso che il core business prende pieno possesso dei social network, inducendoli a minimizzare gli sforzi, aumentare i profitti, tenendo ben saldi i principi da seguire per posizionarsi in modo adeguato sul mercato e perseguire dunque l’obiettivo finale di creare fonte di reddito.
