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Trimestrali USA 2023: ecco cosa temono di più gli investitori

La Borsa di Wall Street

Il momento delle cosiddette trimestrali USA è uno dei più attesi e allo stesso tempo più temuti da parte degli investitori: si tratta infatti di un periodo in cui riusciamo finalmente ad avere uno sguardo dettagliato sulle prestazioni finanziarie delle società quotate in borsa. Questi resoconti trimestrali forniscono agli investitori, analisti e al pubblico in generale una visione approfondita sulla salute finanziaria e sulle prospettive delle aziende, e influenzano di conseguenza le decisioni di investimento e il sentiment del mercato. Vediamo più nel dettaglio qual è il loro ruolo e perché sono così tanto rilevanti.

Indice

Cosa sono le trimestrali USA

I risultati delle trimestrali USA 2023

Tesla

Netflix

Goldman Sachs

JP Morgan

I timori degli investitori e della Borsa

Cosa sono le trimestrali USA

Vediamo insieme cosa si intende con trimestrali USA, quali sono stati i risultati 2023 e su cosa si stanno concentrando gli investitori.
Dati azionari su un maxischermo

I rapporti finanziari, che dettagliano aspetti come il profitto netto, l’utile per azione (EPS) e i ricavi netti, devono essere obbligatoriamente presentate da parte dele società quotate negli Stati Uniti. Al contrario, nel Regno Unito, le relazioni trimestrali non sono obbligatorie. Tuttavia, la stragrande maggioranza delle aziende britanniche decide di partecipare a tali relazioni a causa della crescente globalizzazione in molteplici settori. Anche chiamate earnings report, contengono i seguenti elementi di base:

  1. Risultati finanziari: questa sezione include il fatturato totale, i profitti, le perdite e altre metriche finanziarie fondamentali. Gli investitori osservano attentamente queste cifre per valutare la salute finanziaria complessiva dell’azienda.
  2. Margine di redditività: vengono in questo caso fornite informazioni sui margini lordi e netti, con specifiche sulla percentuale di profitto generata rispetto al fatturato totale. Questi dati offrono una visione chiara e molto precisa riguardo all’efficienza operativa dell’azienda.
  3. Andamento delle azioni: di norma le varie società riportano anche l‘andamento delle loro azioni nel trimestre, fornendo una visione delle performance del titolo in borsa e delle reazioni del mercato agli eventi significativi.
  4. Prospettive Future: le trimestrali USA contengono molto spesso dele dichiarazioni sulle prospettive future dell’azienda. Gli investitori cercano segnali chiari riguardo a eventuali nuovi progetti, obiettivi di crescita e sfide anticipate per capire come muoversi in un’ottica a breve e lungo termine.

I risultati delle trimestrali USA 2023

Vediamo a questo punto “come stanno” le più importanti aziende statunitensi e gli elementi salienti che hanno svelato in occasione della presentazione dei loro earnings report. Ad aprire le danze in ordine di tempo sono stati lo scorso martedì 17 ottobre J&J, Bank of America, Lockheed Martin e Goldman Sachs, poi è stato il turno di Morgan Stanley, Procter & Gamble, ASML, Tesla e Netflix mercoledì 18, mentre Philip Morris e AT&T hanno fatto il loro annuncio giovedì 19 ottobre. Vediamo i dati per i quali si erano create le maggiori aspettative.

Tesla

La multinazionale di Elon Musk ha chiuso il terzo trimestre del 2023 con ricavi pari a 23,35 miliardi di dollari. Tale cifra rappresenta un aumento del 9% rispetto ai 21,45 miliardi registrati nello stesso trimestre dell’anno precedente. Per quanto riguarda l’utile netto, invece, la società ha riportato un valore di 1,85 miliardi di dollari, registrando una diminuzione del 44% rispetto ai 3,29 miliardi ottenuti nel terzo trimestre del 2022. L’utile per azione è sceso da 0,95 dollari a 0,53 dollari. Escludendo gli elementi straordinari, l’utile per azione è stato di 0,66 dollari. Le stime degli analisti prevedevano un utile per azione rettificato di 0,7 dollari e ricavi per 24,4 miliardi di dollari. In barba alla diminuzione dell’utile netto, i vertici dell’azienda hanno ribadito il loro obiettivo di voler raggiungere un aumento annuo delle vendite del 50%, mirando a concludere il 2023 con una produzione di circa 1,8 milioni di veicoli.

Netflix

Scopriamo insieme tutto quello che è necessario sapere riguardo alle trimestrali USA 2023: ecco come si sono comportate le società quotate in borsa.
La scritta Netflix sullo schermo di una tv

Tra le aziende che più di altre hanno stupito gli analisi c’è stato il gigante dello streaming Netflix. L’azienda ha registrato ricavi che hanno raggiunto gli 8,54 miliardi di dollari. Questo segna un incremento del 7,8% rispetto ai 7,93 miliardi registrati nel trimestre corrispondente dell’anno precedente. Il trimestre appena trascorso ha visto Netflix chiudere con un utile netto di 1,68 miliardi di dollari, evidenziando una crescita rispetto agli 1,4 miliardi contabilizzati nel terzo trimestre del 2022. Di conseguenza, l’utile per azione è salito da 3,1 dollari a 3,73 dollari, superando le stime degli analisti che avevano previsto un utile per azione di 3,5 dollari e ricavi di circa 8,5 miliardi di dollari.

Goldman Sachs

La banca di investimento ha annunciato un utile per azione di 5,47 dollari, superando le aspettative degli analisti che erano state precedentemente fissate a 5,31 dollari per azione secondo il consenso di LSEG (ex Refinitiv). Complessivamente, gli utili della società sono diminuiti del 33% su base annua, raggiungendo i 2,058 miliardi di dollari. Vale la pena sottolineare che che, nel corso del terzo trimestre del 2023, il titolo di Goldman Sachs è stato l’unico tra i giganti finanziari statunitensi a registrare un trend positivo a Wall Street, con un modesto incremento dell’0,3%.

JP Morgan

L’importante gruppo USA ha registrato un ingente aumento dell’utile netto, che ha raggiunto la cifra di 13,2 miliardi di dollari. Questo rappresenta un incremento del 35%, o del 24% escludendo First Republic, rispetto all’utile netto di 9,7 miliardi di dollari del terzo trimestre del 2022. L’utile per azione è stato di 4,33 dollari, in confronto ai 3,12 dollari per azione nello stesso periodo dell’anno precedente. I ricavi netti della banca sono stati di 40,7 miliardi di dollari, segnando una crescita del 21%, o del 15% escludendo First Republic. Il reddito da interessi netti (NII) è stato di 22,9 miliardi di dollari, con un aumento considerevole pari al 30%.

I timori degli investitori e della Borsa

Nonostante gli ottimi risultati registrati dalle principali banche USA le Borse e gli investitori non sembrano avere fatto i salti di gioia e sono anzi rimasti piutto cauti. Come spiega anche Il Sole 24 Ore, i mercati attuali continuano ad essere pervasi da grossi timori legati all’inflazione e alle decisioni della Federal Reserve, mentre la Banca Centrale Europea (BCE) sembra suscitare meno preoccupazioni. Recenti segnali negativi hanno alimentato tali apprensioni su entrambi i fronti. Ad esempio, l‘indice di fiducia dell’Università del Michigan ha recentemente rivelato un dato preoccupante: le famiglie statunitensi prevedono un ulteriore aumento dell’inflazione. Le aspettative sull’incremento dei costi entro un anno sono balzate dal 3,2% al 3,8%, ritornando a livelli che non si vedevano dallo scorso mese di maggio. Questo indica che, almeno a livello di aspettative, l’aumento dei costi di vita persiste, suggerendo che la Federal Reserve potrebbe mantenere politiche più restrittive rispetto alle previsioni. Attualmente, il mercato anticipa un ulteriore rialzo dei tassi d’interesse (ad oggi tra il 5,25% e il 5,5%), previsto per novembre o dicembre. Ad inquietare, inoltre, è l’instabilità ancora persistente in Medio Oriente dopo l’attacco di Hamas allo Stato di Israele dello scorso ottobre.

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