Attraverso lo strumento chiamato polizza fideiussoria (spesso, ma non sempre, detta fideiussione assicurativa) una compagnia di assicurazioni oppure un’ente bancario si prende in carico l’impegno che era originariamente del contraente, in modo tale da garantire il rispetto degli accordi presi verso il beneficiario. Questa opzione può per esempio rivelarsi molto utile quando un’azienda si ritrova obbligata a presentare delle garanzie a fronte di importanti commesse. Scopriamo dunque insieme tutto quello che c’è da sapere a riguardo e cerchiamo di capire perché può rivelarsi così preziosa.
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1. I soggetti del contratto
Sono essenzialmentre tre i soggetti coinvolti in questo processo. Nello specifico:
- Il debitore principale: si tratta del soggetto che che ha l’obbligo contrattuale originario verso il beneficiario;
- Il beneficiario: colui che beneficia della garanzia e che può esigere l’adempimento dall’assicuratore in caso di inadempimento del debitore;
- Il fideiussore: nella maggior parte dei casi è un’istituzione finanziaria o assicurativa che fornisce la garanzia.
Come anticipato, le polizze vengono di norma rilasciate da una compagnia assicurativa o in alternativa da un ente bancario: nel primo caso si parlerà quindi di fideiussione assicurativa, mentre nel secondo si tratterà di una fideiussione bancaria. Il quadro normativo in cui si inserisce e che ne definisce i dettagli è il Decreto Legge n. 125 del 6 giugno 2022.
Per il resto, sono svariati i motivi per cui può essere richiesta una polizza: possono di conseguenza presentarsi diverse soluzioni contrattuali ideate dall’ente assicurativo per rispondere alla necessità di proteggere e assicurare i diritti del beneficiario contro il rischio di inadempimento di obblighi da parte di terzi.
2. Cosa serve
Ma di cosa c’è bisogno per richiedere una polizza? Qual è il costo? Prima di effettuare una richiesta simile è necessario presentare determinati documenti, diversi a seconda che si tratti di una fideiussione per una persona fisica o un’impresa.
Per un soggetto singolo i documenti richiesti sono:
- Un documento di identità in corso di validità (carta di identità o passaporto);
- Il codice fiscale;
- Se necessario potrà essere richiesta la presentazione delle ultime buste paga;
- Un documento che attesti il reddito del soggetto (come un 730 o un CUD).
Nel caso invece di una realtà aziendale:
- Il documento d’identità del legale rappresentante dell’azienda e/o del suo CEO;
- Il codice fiscale del legale rappresentante dell’azienda e/o dell’amministratore delegato;
- La dichiarazione dei redditi dei soci e dell’amministratore delegato;
- Il bilancio aziendale dell’ultimo biennio di attività;
- La visura camerale aggiornata;
- La p. IVA dell’azienda;
- Lo statuto e l’atto costitutivo;
- Il certificato di iscrizione alla Camera di Commercio.
3. Il costo
Il costo dell’operazione e il tasso di calcolo del premio verranno poi valutati dal fideiussore dopo aver esaminato la propria stabilità e solidità finanziaria, il rischio associato all’operazione per cui si sta richiedendo la fideiussione e infine la durata e tipologia della garanzia.
Per stabilire quanto costerà la fideiussione assicurativa per affitto bisognerà, insomma, verificare la durata del contratto di locazione e dall’importo garantito. In linea molto generale, il prezzo della fideiussione assicurativa oscilla approssimativamente tra il 2% e il 3% dell‘importo garantito.
4. I tipi di polizze esistenti
Le polizze attualmente esistenti possono essere utilizzate nei settori più svariati, dall’edilizia allo smaltimento dei rifiuti, passando per i lavori pubblici. Tra le più comuni troviamo per esempio la cauzione provvisoria per appalti pubblici, la polizza a garanzia di contratti d’appalto o di subappalto tra privati o ancora le polizze per urbanizzazioni e concessioni edilizie. Esiste inoltre la fideiussione per rimborso anticipato dell’IVA, vale a dire una polizza assicurativa che il contribuente può utilizzare per richiedere e ottenere il rimborso anticipato del credito IVA, nel caso in cui risulti avere un credito nei confronti dell’Erario. Quelli visti fino ad ora sono soltanto alcuni dei numerosi scenari possibili.
5. Caratteristiche del contratto
Come già brevemente anticipato, la fase istruttoria per ottenere l’autorizzazione all’emissione di una polizza include la valutazione di una serie di documenti relativi alla situazione economica e patrimoniale del contraente (come i bilanci degli ultimi due esercizi, il business plan, il piano industriale, la centrale rischi, ecc.) e al rischio specifico. Fin dai primi passi dell’istruttoria vengono raccolti altresì dati come l’importo garantito, la durata, la tassazione e altre informazioni pertinenti alla garanzia.
Quando la polizza è emessa da una banca, solitamente vengono congelate somme, titoli o beni del contraente come ulteriore garanzia. La procedura risulta invece più semplice e meno onerosa dal punto di vista economico se la polizza è emessa da un istituto assicurativo, poiché generalmente non è prevista l’immobilizzazione di somme o beni a garanzia.
6. Durata e rinnovo
La durata di una polizza fideiussoria dipende dagli accordi contrattuali tra le parti. Può essere a tempo determinato, con una scadenza specifica, o a tempo indeterminato, fino all’adempimento dell’obbligazione. In alcuni casi, è possibile rinnovare la polizza previo accordo tra le parti.
7. Vantaggi della polizza fideiussoria
L’uso di una polizza fideiussoria offre diversi benefici da non sottovalutare:
- Sicurezza per il beneficiario: garantisce infatti che l’obbligazione sarà adempiuta, anche in caso di insolvenza del debitore;
- La fessibilità per il debitore: spesso è una soluzione meno onerosa rispetto ad altre forme di garanzia, come il pegno o l’ipoteca;
- Facilità di negoziazione: facilita le transazioni commerciali, offrendo una base di fiducia tra le parti.
8. Procedura di emissione
La procedura per ottenere una polizza fideiussoria si sviluppa a partire da diversi passaggi:
- Richiesta: il debitore principale richiede la polizza al fideiussore;
- Valutazione del rischio: il fideiussore valuta la solvibilità del debitore e la validità del contratto;
- Emissione della polizza: una volta approvata la richiesta, la polizza viene emessa e consegnata al beneficiario.
Il quadro normativo
Nel merito della questione sulla Gazzetta Ufficiale leggiamo quanto segue:
“La fideiussione può essere rilasciata anche congiuntamente da più garanti. In tal caso le singole garanzie possono essere prestatesia con atti separati per ciascun garante e per la relativa quota, sia con unico atto che indichi i garanti e le relative quote. La suddivisione per quote opera nei rapporti interni ai garantimedesimi, fermo restando il vincolo di solidarietà nei confronti dell’acquirente dell’immobile da costruire.
La fideiussione deve prevedere l’importo massimo complessivo garantito, corrispondente alle somme e al valore di ogni altro corrispettivo che il costruttore ha riscosso e quelli che, secondo i termini e le modalità stabilite nel contratto, deve ancora riscuotere, senza franchigie.
Le clausole previste dalla Sezione I del modello standard possono essere modificate solo in senso più favorevole per il beneficiario. Le clausole previste dalla Sezione II sono derogabili su accordo delle parti, fermi restando i principi stabiliti dalla legislazione vigente in materia di fideiussione ecessione del credito.”
10. Considerazioni finali
La polizza fideiussoria è, in definitiva, uno strumento cruciale per la tutela degli interessi del beneficiario e per la promozione di rapporti commerciali più sicuri e fiduciosi. La sua importanza risiede nella capacità di fornire una garanzia finanziaria che rafforza la stabilità e la fiducia nei contratti. Tuttavia, è fondamentale che le parti coinvolte comprendano appieno i termini e le condizioni della polizza, nonché valutare attentamente i costi e i benefici prima di procedere con la sua stipula.