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Rischio di liquidità: il pericolo nascosto che ogni investitore deve conoscere

Diverse banconote

Qualunque soggetto che in un determinato momento decide di investire il proprio denaro in un’attività imprenditoriale deve essere consapevole che non tutto potrebbe andare secondo i piani e che, prima o poi, potrebbe incontrare delle difficoltà. Una delle problematiche maggiori è legata per esempio al rischio di liquidità, del quale parleremo in maniera approfondita qui di seguito. Vediamo dunque di che cosa si tratta e come trovare una possibile soluzione a riguardo.

Cosa si intende con rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è un tipo di pericolo finanziario che ogni buon investitore dovrebbe assolutamente conoscere: scopriamo insieme le curiosità.
Sterline in vari tagli

Quando parliamo di liquidità ci riferiamo alla capacità che una banca o un qualunque business hanno di soddisfare i propri obblighi di cassa e di garanzia senza subire perdite inaccettabili. Il rischio di liquidità si riferisce al modo in cui l’incapacità di una realtà imprenditoriale di adempiere ai propri obblighi (sia reali che percepiti) minaccia la sua posizione finanziaria o la sua esistenza. Le istituzioni gestiscono il rischio di liquidità attraverso una gestione efficace dell’attivo e del passivo (anche chiamata con l’acronimo ALM, Asset Liability Management).

Le recenti crisi economiche, su tutte quella scoppiata tra il 2007 e il 2008, ci hanno ricordato – come un campanello d’allarme – quanto sia fondamentale un’accurata gestione del bilancio aziendale non solo per evitare eventuali fallimenti ma anche, più banalmente, per sviluppare una maggiore consapevolezza sul rischio di liquidità.

La gestione del rischio di liquidità

Quando un investitore decide di puntare sulla costruzione della propria azienda deve essere consapevole che per un’accurata gestione del rischio di liquidità dovrà seguire determinati processi e strategie. Nello specifico:

  • Assicurarsi che il bilancio produca un margine di interesse netto adeguato, evitando di esporre l‘istituzione a rischi eccessivi legati alla variabilità dei tassi di interesse, al rischio di insolvenza, alle dinamiche di rimborso anticipato e alla fuoriuscita dei depositi;
  • Progettare e configurare un bilancio con un equilibrio appropriato tra attivi e passivi, al fine di massimizzare il rapporto rischio/rendimento dell’istituzione nel lungo termine;
  • Analizzare la capacità di fronteggiare le richieste di liquidità e di garanzie (sia in scenari normali che in condizioni di particolare stress), evitando impatti negativi sulle attività operative quotidiane, sulla solidità finanziaria generale o sulla fiducia pubblica;
  • Ridurre l’esposizione al rischio definendo strategie efficaci e intraprendendo azioni mirate per garantire che le risorse finanziarie e le garanzie necessarie siano disponibili al momento del bisogno.

Per fortuna, ci sono anche altri strumenti che possono aiutare gli investitori a mitigare il rischio di liquidità. La sua gestione infatti si è evoluta di recente con l’uso delle tecnologie digitali, che permettono analisi in tempo reale e soluzioni automatizzate.

Nel frattempo, alle imprese viene chiesto di implementare quante più strategie alternative possibili come la creazione di riserve di cassa e la diversificazione delle fonti di finanziamento, per ridurre certi pericoli. Le implicazioni del rischio di liquidità evidenziano l’importanza di un approccio preventivo per assicurare la stabilità finanziaria e la continuità operativa dell’impresa stessa.

Un esempio di rischio di liquidità

Proviamo ad immaginare un’impresa italiana di medie dimensioni che a lungo ha beneficiato di ingenti entrate e di conseguenza di un’importante stabilità finanziaria. Una serie di eventi imprevisti (la pandemia di Covid-19 ne è un esempio) ne hanno però minato la solidità perché i flussi di cassa sono scesi drasticamente e all’improvviso: ecco dunque che in una situazione simile tale azienda potrebbe dovere affrontare un rischio di liquidità.

In uno scenario molto complesso, l’azienda si trova così in difficoltà perché dovrà pagare fatture, coprire salari, rispettare obblighi di debito e completare nuovi impianti, tutto questo mentre i ritardi nei pagamenti dei clienti e il credito insufficiente peggiorano la situazione.

Per affrontare la crisi, questa azienda potrebbe valutare la vendita di investimenti a lungo termine, ma le condizioni di mercato sfavorevoli comporterebbero comunque delle grosse perdite. Può inoltre considerare anche il taglio del personale per ridurre i costi, rischiando però di perdere lavoratori qualificati e subire danni legali e reputazionali.

Questo esempio mostra come il rischio di liquidità possa derivare dall’intreccio di problemi economici, operativi e finanziari.

Rapporto tra rischio di liquidità, di mercato e di credito

Ecco tutto quello che c'è da sapere riguardo al rischio di liquidità: vediamo in che modo gli investitori si possono tutelare in modo efficace.
Alcune banconote in mano ad una persona

Questi tre tipi di rischi sono distinti gli uni dagli altri, ma restano pur sempre strettamente correlati.

Il rischio di mercato si riferisce alle variazioni dei prezzi degli asset causate dai cambiamenti delle condizioni di mercato. Il rischio di credito, invece, è legato alla possibilità di subire una perdita quando un debitore non riesce a rimborsare un prestito o a rispettare gli obblighi contrattuali inizialmente stipulati. Il rischio di liquidità, infine, può amplificare sia il rischio di mercato che quello di credito. Ad esempio, un’azienda con difficoltà di liquidità potrebbe essere costretta a vendere asset in un mercato in declino, subendo perdite legate al rischio di mercato, oppure potrebbe non riuscire a onorare i propri impegni, andando incontro a un default e aumentando il rischio di credito.


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