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Estratto in Mozambico il rubino più prezioso del secolo: un evento che potrebbe cambiare il mercato delle pietre preziose.

Una semplice pietra può avere un valore economico elevato e attirare investimenti

In Mozambico, Paese dell’Africa orientale, nel 2022, è stata effettuata una straordinaria scoperta che, insieme alle miniere di oro presenti, si presume possa rappresentare una speranza in un Paese martoriato da fame e guerra. Nello specifico è stato rilevato ed estratto un enorme rubino, il più grande mai trovato che è stato denominato “Stella di Fura“.

Questo grosso rubino, dal valore di mercato di oltre 30 milioni di dollari, è stato estratto lo scorso settembre 2022 dalla miniera a Montepuez, centro abitato della provincia di Cabo Delgado, e grazie ai suoi 101,2 carati rappresenta il rubino grezzo più prezioso mai scoperti prima, si precisa che ogni carato corrisponde a 0,2 grammi; quindi, il peso della preziosa pietra ammonta a 20,24 grammi. 

Questa scoperta sembra essere destinata a superare di gran lunga ogni precedente record e, infatti, a causa della sua straordinaria rarità sarà oggetto di esposizione in un importante tour mondiale che parte da Dubai, passa per Hong Kong e finisce a New York attraversando tutto il mondo.

Il rubino più prezioso al mondo: Stella di Fura

La Stella di Fura, è stata oggetto di oltre un anno di studio, infatti, su di essa è stato effettuato un sapiente e meticoloso lavoro da parte di un gruppo di artigiani che su di esso hanno effettuato un pregiato taglio “a cuscino”, cioè hanno donato al rubino una forma ottenuta dalla combinazione della forma quadrata con quella tonda, questo tipo di lavorazione fa assomigliare il rubino, con i propri spigoli e bordi arrotondati, a quella di un cuscino. Questa straordinaria pietra, che deriva dal corindone, un minerale duro e stabile, ha delle caratteristiche che lo rendono unico, infatti, oltre al peso notevole, il rubino è di colore rosso intenso ed ha una elevata limpidezza.

Nella lavorazione, la Stella di Fura, ha visto dimezzare il suo peso, infatti, è passata da 101,2 carati a 55,2 quindi nella forma finale pesa 11,4 grammi, nonostante il peso dimezzato, la società Sotheby’s di New York, la batterà all’asta per una cifra superiore ai 30 milioni di dollari. 

Nell’immaginario comune risulta essere il diamante la pietra più preziosa in quanto dominano i mercati. Tuttavia, sono i rubini ad essere tra le gemme più rare al mondo, e di conseguenza anche di valore economico maggiore, infatti, l’attuale record d’asta per un rubino è stato stabilito dal Sunrise Ruby, questa pietra da 25,59 carati, è stata ritrovata in Myanmar ed è stata venduta nel 2015 alla cifra di 30,3 milioni di dollari.

Come il valore della Stella di Fura potrebbe cambiare il mercato delle pietre?

Per capire a fondo l’importanza della scoperta del rubino battezzato “Stella di Fura”, ritrovato dalla società canadese Fura Gems con sede a Toronto, necessita di una comparazione pragmatica: la gemma “Sunrise Ruby” di origine birmana, nonché la ormai seconda gemma più preziosa al mondo, ha un peso di 25,59 carati e non detiene le caratteristiche di purezza mostrate dalla gemma “Stella di Fura”, questo fa pensare che la cifra spesa per l’acquisto della “Sunrise Ruby” sarà di fatto nettamente inferiore.

Il rinvenimento della Stella di Fura potrebbe impattare fortemente sul mercato delle gemme poiché questa scoperta va ad incidere sul valore di riferimento per il prezzo del rubino, spostando l’asticella del prezzo medio verso l’alto e di fatto, visto il suo enorme valore, spingerà altre società a fare ingenti investimenti per il ritrovamento di altre gemme. 

Tra l’altro, il ritrovamento di questa gemma, rappresenta un barlume di speranza sia per il Paese che per il Continente, in quanto, visto il suo enorme valore economico, sarà molto probabile che altre società estere potrebbero investire grossi capitali e portare in Mozambico e nel continente africano ingenti quantità di denaro, umano e soprattutto di know-how al fine di ricercare altre pietre preziose. 

La speranza degli abitanti del Mozambico è quella di avere effetti costruttivi sull’economia del Paese, riscontrabili sia nel breve periodo per fronteggiare la crisi interna causata dalla povertà e dalle guerre presenti sul territorio, sia nel lungo periodo per cercare di avere una stabilità economica e un Paese più industrializzato. In fondo è indiscutibile che questo incredibile ritrovamento abbia rimarcato a chiare lettere il potenziale del Mozambico come paese minerario di fama internazionale, non a caso molti esperti concordano sul fatto che il Mozambico abbia un grande potenziale per la produzione di:

  • Rubini;
  • Diamanti;
  • Carbone;
  • Gas naturale;
  • Oro;
  • Bauxite
  • Rame

Tuttavia, le sue miniere sono oggetto di uno sfruttamento predatorio, infatti, le cave presenti nel Paese vengono totalmente svuotate, dopodiché, una volta raschiato tutto quanto possibile, le multinazionali spostano il business altrove cercando nuove terre. Quindi, un “semplice” rubino può avere la capacità di invertire questo trend al fine di attirare investimenti che puntano alla ricerca nel territorio e non al suo svuotamento.

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