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Costi nascosti delle carte di credito: quali spese potresti non conoscere nel 2025

Shopping a Milano? Attento ai costi nascosti della tua carta di credito: leggi il foglio informativo e risparmia nel 2025!"

Vi è mai capitato di notare dei movimenti di denaro nel vostro conto che non siete stati in grado di identificare? A volte può succedere che le carte di credito in nostro possesso presentino dei costi nascosti, sui quali vale la pena fare un approfondimento. Ecco tutto quello che dovete sapere a riguardo.

Quali sono i costi “ufficiali” delle carte di credito

Pagamento con carta
Scopri i costi nascosti delle carte di credito nel 2025: dal canone annuale alle commissioni, impara a evitare sorprese

I costi ufficiali di una carta di credito sono quelli dichiarati apertamente dall’emittente al momento della sottoscrizione. Tra questi troviamo il canone annuale, che varia in base al tipo di carta (base, premium, oro, platino) e può andare da 0 a oltre 200 euro all’anno. Altre spese comuni includono le commissioni per prelievi al bancomat, spesso calcolate come percentuale dell’importo (2-4%) con un minimo fisso, e le commissioni per transazioni in valuta estera, che possono raggiungere il 2-3% dell’importo speso. Inoltre, alcune carte prevedono costi di emissione o spese di gestione per servizi come l’estratto conto cartaceo. Questi costi sono generalmente indicati nel foglio informativo, ma è facile trascurare dettagli che possono incidere sul totale.

Costi nascosti più comuni: commissioni e servizi aggiuntivi

Attenzione però perché, come vedremo, le carte di credito non presentano necessariamente costi visibili. Ecco i principali costi nascosti da tenere d’occhio.

Canone annuale e carta aggiuntiva

Il canone annuale è spesso pubblicizzato come gratuito per il primo anno, ma dal secondo anno può essere applicata una quota fissa significativa, soprattutto per carte premium. Inoltre, se viene richiesta una carta aggiuntiva per un familiare, potresti dover pagare un costo extra, che varia da 10 a 50 euro all’anno. Non necessariamente le banche si prodigano a comunicare chiaramente questa spesa, che può sommarsi silenziosamente al totale.

Commissioni per prelievi o estero

I prelievi di contanti con carta di credito sono tra le operazioni più costose. Oltre alla commissione percentuale (spesso 4% con un minimo di 2-5 euro), alcune banche applicano interessi immediati sull’importo prelevato, anche se paghi il saldo entro la scadenza. Le transazioni in valuta estera comportano una commissione di conversione, che può arrivare al 3% del valore della transazione, più eventuali spese fisse applicate dall’emittente.

Polizze incluse non richieste

Molte carte di credito includono polizze assicurative (ad esempio, per viaggi o acquisti online) che sembrano gratuite ma possono nascondere costi indiretti. Ad esempio, l’attivazione di alcune polizze potrebbe richiedere una quota annuale o condizioni specifiche, come un minimo di spesa annua. In altri casi, le assicurazioni sono facoltative ma attivate automaticamente se non vengono disattivate su esplicita richiesta del cliente.

Interessi su saldo non pagato

Se non viene pagato l’intero saldo entro la scadenza mensile, possono scattare gli interessi sul debito residuo. I tassi di interesse delle carte di credito possono essere molto elevati, spesso tra il 15% e il 20% annuo, e si applicano non solo al saldo non pagato ma anche a nuove transazioni. Questo costo può accumularsi rapidamente, soprattutto se viene usata la carta per spese frequenti senza saldare il debito.

Come leggere e confrontare il foglio informativo

Per evitare brutte sorprese a volte basta informarsi un minimo, e da questo punto di vista il foglio informativo della carta fornito dalla nostra banca può venire in nostro aiuto.Questo documento, obbligatorio per legge, riporta in modo molto puntuale tutte le condizioni economiche che è necessario accettare, inclusi canone, commissioni, tassi di interesse e penali. Per confrontare le carte, prestiamo particolare attenzione a:

  • TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), che include tutti i costi, non solo gli interessi;
  • Spese di gestione, come quelle per l’estratto conto o l’invio di comunicazioni;
  • Condizioni promozionali, come canoni gratuiti solo per il primo anno;
  • Limiti di utilizzo, ad esempio massimali di spesa o restrizioni sui prelievi.

Come scegliere la carta migliore in base al proprio profilo

Ad oggi sono numerose le opzioni a nostra disposizione per comparare le varie carte e per permetterci di fare la scelta più adatta alle nostre necessità.

La scelta della carta di credito ideale, nello specifico, può dipendere da fattori chiave come il proprio profilo di spesa e dalle proprie abitudini. Ecco alcuni suggerimenti:

  • Viaggiatori frequenti: cercate carte con basse commissioni estere e assicurazioni viaggio incluse;
  • Spender abituali: se tendete ad avere “le mani bucate” vi invitiamo a cercare carte che vi garantiscano programmi di cashback o punti fedeltà che compensino il canone;
  • Utenti occasionali: se invece siete più risparmiatori, vi conviene scegliere carte a canone zero o con costi minimi, evitando servizi premium dei quali difficilmente usufruirete;
  • Chi usa la carta per prelievi: verificate le commissioni sui prelievi e considerate alternative come carte di debito.

Nel 2025, le carte digitali offerte da fintech come Revolut o N26 (in questo articolo di Affari e Finanza vi abbiamo proposto un confronto tra le due) possono essere competitive per chi cerca flessibilità e costi contenuti, ma verifica sempre i limiti di utilizzo e le condizioni per l’azzeramento del canone.

Esempio di costi nascosti su tre carte molto diffuse

Molto probabilmente la maggioranza dei nostri lettori saranno in possesso di almeno una di queste tre tipologie di carte: vi proponiamo dunque un breve riassunto schematico sui costi nascosti di ognuna di esse per permettervi di fare tutte le valutazioni del caso.

CartaCanone annualeCommissione prelievoTransazioni esteroInteressi sul saldoPolizze incluse
Carta A (Visa Classic)30€ (gratis 1° anno)4% (min. 3€)2%16%Viaggio (opzionale, 10€)
Carta B (Mastercard Gold)80€3% (min. 5€)1,5%18%Viaggio + acquisti (20€)
Carta C (Amex Green)100€4% (min. 4€)2,5%15%Viaggio (inclusa)

Tra le clausole contrattuali sulle quali vale la pena focalizzarsi inoltre troviamo:

  • Penali per mancato pagamento: verifica le conseguenze di ritardi nei pagamenti;
  • Condizioni di azzeramento canone: alcune carte richiedono una spesa minima annuale;
  • Variazioni unilaterali: le banche possono modificare i costi con preavviso, anche se questo scenario non è tra i più comuni e auspicabili per l’istituto bancario perché può comportare una comprensibile perdita di fiducia da parte dei suoi clienti;
  • Costi per recesso: alcune carte applicano penali se disdette entro un certo periodo;
  • Servizi automatici: polizze o abbonamenti attivati senza consenso esplicito.

Come disdire una carta senza penali

Pagamento con POS
Scopri i costi nascosti delle carte di credito nel 2025: dal canone annuale alle commissioni, impara a evitare sorprese

Concludiamo spiegandovi, in linea generale, cosa è necessario fare per disdire una carta senza avere penali. Per prima cosa, verificate sempre nel contratto (prima della sottoscrizione) se ci sono clausole di recesso o periodi minimi di mantenimento. In Italia, il recesso è generalmente gratuito, ma alcune carte premium potrebbero richiedere il pagamento del canone residuo se disdette prima della scadenza annuale. Seguite dunque questi passaggi:

  1. Controllate il saldo: assicuratevi che non ci siano debiti pendenti o transazioni in sospeso;
  2. Inviate la richiesta: contattate la banca tramite raccomandata A/R, PEC o tramite l’app, specificando la volontà di disdire;
  3. Restituite la carta: alcune banche richiedono di tagliare e inviare la carta fisica;
  4. Confermate la chiusura: verificate che il conto associato sia chiuso e che non ci siano addebiti successivi.

Nel 2025 molte banche vi offrono la possibilità di disdire i servizi legati alla carta direttamente online, con un semplice click. Per evitare qualsiasi problema, vi ricordiamo infine l’importanza di conservare sempre una copia della comunicazione di recesso

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