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Banche italiane più regolamentate: minori rischi e maggiore stabilità

Le banche italiane hanno dato prova di solidità dopo i test della Bce

Alcuni recenti test condotti dalla Bce, la massima autorità incaricata all’attuazione della politica monetaria per tutti i paesi che aderiscono all’UE, hanno promosso la solidità e la sicurezza del sistema bancario italiano. In una speciale classifica che premia le banche dell’Ue, molti istituti italiani si sono piazzati tra i primi posti per indice di solidità e affidabilità. Il primo posto assoluto è toccato a Credem Banca, considerato il miglior gruppo bancario in Italia e fra le banche commerciali più affidabili in assoluto in Europa. 

Le valutazioni dell’Ue sulla solidità delle banche

Complessivamente, il giudizio fornito dall’Ue sulle banche italiane ne ha incensato la sicurezza, la solidità e l’affidabilità. Il parametro di valutazione che viene tenuto in considerazione in prima battuta è il Cet1, acronimo di Common Equity Tier 1. Un indice matematico che è il risultato della divisione del capitale della banca con il rischio assunto sui prestiti e mutui concessi. Nella sua attenta attività di vigilanza svolta, la Bce testa l’affidabilità e la solvibilità di ogni banca attraverso il processo denominato con l’acronimo SREP (Supervisory Rewiew and Evaluetion Process). Si tratta di un processo che sintetizza i risultati emersi dall’analisi su un anno di attività, indicando anche eventuali criticità che le banche dovrebbero risolvere e specificando le possibili azioni da intraprendere per migliorare il proprio indice di affidabilità e sicurezza. 

Mediante il processo di SREP, viene passato al setaccio lo stato di salute delle banche tenendo in considerazione quattro parametri specifici e ineludibili: 

  • modello imprenditoriale;
  • governance e rischi;
  • capitale;
  • liquidità.

Chi regola i servizi bancari e finanziari nel nostro paese?

In Italia esistono tre principali autorità di regolamentazione che si occupano di supervisionare le attività svolte dalle banche, dalle assicurazioni e da altri istituti finanziari. Il più importante di questi organi è la Banca d’Italia, che vigila costantemente sulle attività svolte da banche e intermediari finanziari e la cui attività è regolamentata dal D.Lgs n.385 del 1993. E’ compito di questa autorità emanare disposizioni generali e inviare raccomandazioni specifiche fissando in maniera chiara i requisiti di controllo dei rischi e di adeguatezza patrimoniale di ogni singolo istituto. La Banca d’Italia è anche l’autorità competente per il mercato dei servizi di pagamento e per la disciplina antiriciclaggio. 

Il ruolo della Consob

Un’altra delle autorità che svolge un fondamentale compito di controllo sulle attività  di Borsa è la Consob, l’autorità che controlla i mercati mobiliari e la solidità delle imprese di investimento. E’ compito di questa società di vigilanza garantire la massima trasparenza dei mercati e la trasparenza della condotta di intermediari ed emittenti. E’ compito della Consob anche quello di vigilare scrupolosamente sugli Organismi di Investimento Collettivo (OICR) e sui loro soggetti gestori.

L’Ivass

L’altro ente di controllo e vigilanza che compone la triade è l’Ivass, la cui attività è disciplinata dal D.Lgs n.209 del 7 settembre 2005, e che si occupa di vigilare e controllare sull’attività assicurativa e riassicurativa e sull’intermediazione assicurativa e riassicurativa. Esistono dei protocolli formali che sanciscono e regolano la reciproca collaborazione dei tre enti di controllo, in maniera tale che possano lavorare in sinergia per raggiungere i rispettivi obiettivi.

Anche il Ministero delle Finanze Italiano svolge un ruolo nevralgico nell’attività di controllo e supervisione del mercato bancario e mobiliare. Le sue pertinenze spaziano dalla gestione collettiva del risparmio al settore dei servizi di investimento. Esistono anche autorità di vigilanza dell’Unione Europea che controllano l’adeguamento da parte degli istituti bancari e assicurativi che operano nell’ambito dell’Ue a determinati standard di sicurezza e che lavorano a stretto contatto con la BCE.

La Credem è risultata la migliore banca commerciale italiana

Grazie anche al lavoro di controllo e vigilanza degli enti preposti, non sorprende che le banche italiane brillino per solidità e sicurezza e si piazzino ai vertici della classifica fra le banche più affidabili del Vecchio Continente. Credem Banca, ad esempio, in base ai requisiti patrimoniali, ha ottenuto un punteggio SREP dell’1,00%, risultando la migliore banca in Italia e al primo posto in Europa tra le banche commerciali. Ma risultati lusinghieri sono stati ottenuti anche da Banca Mediolanum (1,50%), Intesa Sanpaolo (1,72%) e UniCredit (2,00%), tutti istituti bancari che hanno dimostrato di aver saputo rispettare i requisiti patrimoniali richiesti. 

Le sfide per il futuro

Nonostante l’alto livelli di stabilità, le sfide da affrontare in futuro per il sistema bancario italiano sono molteplici, anche alla luce di un quadro geopolitico contrassegnato da un clima di incertezza e instabilità. Come ha avuto modo di dichiarare Andre Enria, Presidente del Consiglio di Vigilanza della Bce, in futuro l’approccio dovrà essere più prudente, considerata la crescita dei crediti deteriorati e considerato il fatto che la situazione economica e geopolitica potrebbe avere ripercussioni negative sull’intero sistema bancario. Se non si opererà con cautela, il rischio è quello di non ripetere i brillanti risultati di stabilità e affidabilità che hanno caratterizzato il 2022. 

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