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Come interpretare le notizie del calendario nel forex? I 10 eventi che muovono davvero i cambi

Chi fa trading sul forex sa bene che i prezzi delle valute non si muovono mai per caso. Certo, ci sono oscillazioni tecniche, flussi di liquidità e fattori psicologici anche molto imprevedibili, ma i veri scossoni arrivano quasi sempre dalle notizie economiche e geopolitiche. Basti pensare, banalmente, a ciò che è accaduto nel 2022 dopo l’occupazione dell’Ucraina da parte della Russia, o dopo l’attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre 2023. In effetti, è proprio il calendario economico che permette ai trader di sapere quando attendersi potenziali movimenti bruschi. Tuttavia, non tutti i dati pubblicati hanno lo stesso peso: alcuni sono veri e propri “market mover”, altri generano soltanto rumore di fondo.

Proviamo a questo punto a evidenziare quali sono le news in grado di cambiare davvero i cambi e in che modo è necessario interpretarle per effettuare le mosse giuste.

Non tutte le news sono uguali: come interpretarle

Un soldato spara
A volte a scombinare le carte a livello finanziaro/monetario sono tensioni geopolitiche improvvise

Ogni settimana escono decine di indicatori economici: dai prezzi delle case in Canada alle scorte di cacao in Africa, e moltissimo altro ancora. È evidente che non tutti incidono sulle coppie valutarie principali. Il punto chiave è capire la rilevanza dell’informazione rispetto a:

  1. L’economia del Paese: un dato sull’occupazione negli Stati Uniti avrà più impatto rispetto a un dato marginale su un piccolo Stato europeo;
  2. Le aspettative del mercato: un dato in linea con il consensus spesso muove poco, mentre una sorpresa rispetto alle attese può far esplodere la volatilità.
  3. Il contesto del momento: se l’inflazione è al centro del dibattito globale, i dati sui prezzi al consumo diventano più cruciali che mai.

Il bravo trader quindi non si limita a leggere il calendario, ma valuta il peso relativo di ogni notizia.

La top 10 degli eventi da segnare in agenda (con le valute più influenzate)

A questo punto, fatte le dovute premesse, vediamo insieme quali sono gli eventi che più andrebbero attenzionati.

1. Tassi di interesse e conferenze stampa delle banche centrali

Le decisioni di Federal Reserve (USD), BCE (EUR), Bank of England (GBP), Bank of Japan (JPY) e delle altre principali banche centrali sono il vero cuore pulsante del forex. Un rialzo dei tassi rafforza generalmente la valuta, mentre un taglio la indebolisce. Ma spesso sono le parole nelle conferenze stampa a muovere i mercati più dei numeri ufficiali.

2. Non-Farm Payrolls (NFP) USA

Pubblicato il primo venerdì di ogni mese, il rapporto sull’occupazione americana è uno degli appuntamenti più seguiti in assoluto. I dati sui posti di lavoro creati (escluso il settore agricolo) forniscono una fotografia chiara della salute dell’economia statunitense e incidono direttamente sul dollaro e sui rendimenti obbligazionari.

3. Indice dei prezzi al consumo (CPI – inflazione)

L’inflazione è il faro delle banche centrali. Un CPI più alto delle attese aumenta le probabilità di rialzo dei tassi e rafforza la valuta domestica; al contrario, un dato debole può pesare. Particolarmente rilevanti i CPI di USA, Eurozona, UK e Canada.

4. Prodotto Interno Lordo (PIL)

Il PIL misura la crescita economica. Anche se pubblicato con ritardo, resta un indicatore fondamentale. Sorprese positive possono dare forza alla moneta, soprattutto se accompagnate da prospettive di politica monetaria più restrittiva.

5. Vendite al dettaglio

Rappresentano la spesa dei consumatori, motore principale dell’economia in molte aree del mondo. Dati solidi sulle vendite al dettaglio spesso sostengono la valuta, mentre un calo improvviso può generare pressioni al ribasso.

6. Indici PMI

Gli indici dei direttori d’acquisto (PMI) offrono un’anticipazione dello stato dell’economia nei settori manifatturiero e servizi. Essendo indicatori “leading”, hanno un impatto immediato sui mercati, in particolare se divergono dalle attese.

7. Bilancia commerciale

Un Paese che esporta molto e importa poco tende ad avere una valuta più forte, perché aumenta la domanda per la sua moneta. Rapporti mensili sulla bilancia commerciale di economie come Giappone, Germania e Cina (generalmente considerate piuttosto solide) possono quindi influenzare le rispettive valute.

8. Fiducia dei consumatori

Non sempre ha lo stesso peso dei dati duri, ma in alcuni periodi potrebbe rivelarsi decisiva. Se la fiducia cala bruscamente, ci si attende un rallentamento dei consumi futuri e la valuta può risentirne.

9. Decisioni sulla produzione di petrolio (OPEC)

Per valute legate al petrolio, come CAD (dollaro canadese), NOK (corona norvegese) o RUB (rublo russo), le riunioni dell’OPEC e le decisioni sulla produzione sono eventi capaci di generare oscillazioni notevoli.

10. Eventi geopolitici inattesi

Esplosione
Ad influenzare l’andamento delle valute negli ultimi anni ci si è messo anche il prezzo del petrolio

Come abbiamo già anticipato all’inizio di questo articolo, alcune crisi internazionali, guerre, elezioni impreviste o referendum possono innescare movimenti repentini. Questi eventi non compaiono nei calendari economici standard, ma hanno spesso un impatto più forte di qualunque dato statistico.

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