
La visura Centrale Rischi rappresenta uno strumento fondamentale per analizzare e comprendere la propria situazione debitoria, poiché si tratta di una panoramica completa sui dati raccolti dalla Banca d’Italia riguardo alle esposizioni creditizie. In un contesto sempre più orientato alla trasparenza finanziaria e alla gestione consapevole del credito, saper leggere correttamente questa visura e correggere eventuali errori è di fondamentale importanza per tutelare la propria reputazione finanziaria e migliorare le possibilità di accesso al credito.
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Indice del contenuto
Cos’è la Centrale Rischi e come funziona
La Centrale Rischi (CR) è il sistema informativo gestito dalla Banca d’Italia che raccoglie tutte le segnalazioni riguardanti le esposizioni creditizie, ossia i debiti, dei cittadini e delle imprese nei confronti del sistema bancario e finanziario. Questa raccolta di dati consente alle banche e agli intermediari finanziari di valutare il merito creditizio di un soggetto e di scegliere se concedere o meno un affidamento, come un mutuo o un prestito.
La visura Centrale Rischi è il documento che riassume tutte le segnalazioni (di banche, società finanziarie e altri intermediari) presenti, tra cui le sofferenze ed eventi a sofferenza, gli sconfinamenti, le garanzie fideiussorie, oltre a indicare eventuali affidamenti o prestiti ancora attivi. La sua importanza deriva dal fatto che questa visura può influenzare concretamente la possibilità di ottenere nuovi finanziamenti, mutui o altre forme di credito.
Le segnalazioni sono generalmente effettuate dalle banche e dagli intermediari, e si riferiscono a situazioni di inadempienze, ritardi nei pagamenti o altre criticità finanziarie che compromettono la solvibilità del soggetto segnalato. Possono usufruirne sia le persone fisiche intestatarie dei dati, direttamente o tramite soggetti legalmente autorizzati (come tutori, amministratori di sostegno, eredi o delegati), sia le persone giuridiche – enti, società o associazioni – attraverso il rappresentante legale o altri soggetti previsti dalla legge, come liquidatori, soci o membri del collegio sindacale.
Per ottenere la visura della Centrale Rischi, è necessario seguire una procedura semplice ma specifica. La richiesta può essere presentata in modalità online oppure cartacea, direttamente presso le filiali della Banca d’Italia o tramite i servizi telematici disponibili sul sito ufficiale. L’accesso ai dati è gratuito e la risposta viene fornita di norma entro 30 giorni; in caso di richieste presentate da delegati di persone giuridiche, il termine può estendersi fino a 90 giorni.

Documenti necessari
Per completare la richiesta alla Centrale Rischi della Banca d’Italia, la persona interessata deve allegare un documento di identità valido (carta d’identità o passaporto) e compilare l’apposito modulo di accesso ai dati. Possono farne richiesta le persone fisiche intestatarie dei dati, direttamente o tramite soggetti legalmente autorizzati (come tutori, amministratori di sostegno, eredi o delegati), e le persone giuridiche – enti, società o associazioni – tramite il rappresentante legale o altri soggetti previsti dalla legge, come liquidatori o soci.

Modalità di richiesta online e cartacea
Per ottenere la visura online, occorre accedere alla piattaforma “Servizi online” della Banca d’Italia, autenticandosi con SPID, CNS o CIE per compilare e inviare la domanda in formato digitale. Chi non dispone di credenziali digitali può inoltrare la richiesta allegando la copia di un documento d’identità valido.
In alternativa, la richiesta può essere inviata via PEC, posta ordinaria o consegnata a mano presso una delle filiali della Banca d’Italia, utilizzando il modulo disponibile sul sito ufficiale.
Le società iscritte al Registro delle Imprese possono inoltre attivare un abbonamento annuale gratuito che consente di ricevere ogni mese, via PEC, i dati aggiornati della Centrale Rischi: il servizio è riservato al legale rappresentante e richiede autenticazione tramite SPID, CNS o CIE.
Tutti i dati contenuti nella visura sono riservati e protetti dal segreto d’ufficio. La loro diffusione non autorizzata comporta sanzioni, come la sospensione dell’accesso per due anni o, nei casi più gravi, in via definitiva.

Come leggere i dati della visura
Leggere una visura Centrale Rischi può sembrare complesso, ma con un po’ di pratica diventa un’operazione semplice e strategica. Innanzitutto, bisogna familiarizzare con le principali voci presenti nel documento, come le sofferenze ed eventi a sofferenza, che indicano eventuali crediti deteriorati o in cattivo stato di riscossione.
È importante anche prestare attenzione alle segnalazioni di sconfinamenti, che rappresentano i casi in cui si supera il limite di affidamento concesso dalla banca, spesso legato alle garanzie fideiussorie effetti e alla loro efficacia sul credito erogato. La visura Centrale Rischi mostra inoltre la dinamica degli affidamenti e sconfinamenti recenti o passati, aiutando così a valutare la propria affidabilità.
Oltre alle sofferenze, occorre verificare eventuali riferimenti di debiti insoluti o seguilenze di morosità, elementi che influiscono direttamente sul punteggio di affidabilità.
Voce della visura | Significato |
Sofferenze | Crediti deteriorati, ovvero posizioni di credito in stato di insoluto o in grave difficoltà. |
Eventi a sofferenza | Segnalazioni di crediti in situazione di forte deterioramento, con esposizioni maggiori e più rilevanti. |
Sconfinamenti | Superamento del fido, ovvero il limite di affidamento concesso (anche in assenza di fido concesso). |
Garanzie fideiussorie | Garanzie prestate da fideiussori e l’impatto di tali garanzie sul rischio di credito. |
Affidamenti e sconfinamenti | Crediti aperti e il dettaglio degli utilizzi con eventuali limiti di sconfinamento raggiunti. |
Questa tabella aiuta a comprendere meglio i dati visibili e a interpretare correttamente il contenuto della propria visura Centrale Rischi.

Come correggere errori o segnalazioni sbagliate
Se si sospetta che nella propria visura Centrale Rischi siano presenti errori o segnalazioni ingiuste, è fondamentale intervenire prontamente. La prima azione da intraprendere consiste nel richiedere una correzione tramite il modulo istanza correzione presso l’intermediario segnalante (la propria banca) o, in alternativa, direttamente alla Banca d’Italia.
L’interessato può presentare ricorso anche all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF), un organismo che si occupa di risolvere rapidamente controversie tra clienti e istituti di credito. Se l’errore deriva da una segnalazione sbagliata di sofferenze o sconfinamenti, bisogna inviare una richiesta formale, corredata da documenti che attestino la propria versione dei fatti.
In alcuni casi, si può anche procedere all’osservanza di una procedura di autotutela, che permette di chiedere la cancellazione di segnalazioni relative a crediti estinti o regolarizzati, e di correggere eventuali dati errati, anche attraverso una domanda di cancellazione. La gestione corretta delle segnalazioni è fondamentale per mantenere elevato il proprio punteggio di affidabilità e per evitare che segnalazioni obsolete o erronee compromettano future richieste di credito.

Domande frequenti
Quanto tempo resta una segnalazione nella visura della Centrale Rischi?
Le segnalazioni relative a situazioni di sofferenza o ad altri eventi negativi vengono cancellate automaticamente dopo un periodo compreso tra 12 e 36 mesi, a seconda della tipologia di segnalazione e delle circostanze specifiche. È consigliabile controllare periodicamente la propria visura per verificare l’aggiornamento dei dati ed eventualmente segnalare errori o informazioni non più attuali.
CRIF vs centrale rischi differenze, quali sono?
La Centrale Rischi è un sistema pubblico gestito dalla Banca d’Italia, che raccoglie informazioni su esposizioni di importo rilevante — superiori a 30.000 euro, o a 500 euro nel caso di sofferenze.
La CRIF, invece, è una società privata che gestisce un Sistema di Informazioni Creditizie (SIC) più ampio, nel quale confluiscono anche dati positivi e negativi di credito, senza soglia minima. La principale differenza sta dunque nella natura del gestore e nell’estensione dei dati raccolti.
Quando si cancella una segnalazione negativa?
Le tempistiche di cancellazione variano in base al tipo di evento e alla successiva regolarizzazione della posizione debitoria. In alcuni casi, è possibile intervenire prima della cancellazione automatica presentando un’istanza di correzione o un ricorso per contestare eventuali segnalazioni errate o non aggiornate.
Come sapere se si è segnalati nella Centrale Rischi?
Per verificare la propria posizione è sufficiente richiedere una visura alla Banca d’Italia, gratuitamente, tramite la piattaforma “Servizi online” o recandosi in una delle sue filiali. La visura mostra eventuali segnalazioni, il dettaglio delle esposizioni verso le banche e lo stato dei rapporti creditizi.
Quanto tempo resta una segnalazione nella visura della Centrale Rischi?
Le segnalazioni di sofferenza o di altri eventi negativi vengono rimosse automaticamente dopo un periodo compreso tra 12 e 36 mesi, a seconda della tipologia e delle circostanze specifiche. È buona prassi verificare periodicamente la propria visura per controllare l’esattezza delle informazioni
Fonti e riferimenti ufficiali
Per approfondire ulteriormente, si consiglia di consultare le guide ufficiali della Banca d’Italia, le normative di riferimento, come il Decreto Legislativo n. 196/2003 e le circolari della Banca stessa.
Il testo di questo articolo si basa sui dati ufficiali di Banca d’Italia dedicati alla Centrale Rischi, ai servizi di accesso ai dati e alle guide pratiche per utenti e intermediari.