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Dalla crescita asiatica ai trend strutturali del mercato europeo: le prospettive per il 2023

Come i mercati finanziari contribuiscono alla crescita economica

La forte crescita economica avvenuta in Asia nell’ultimo decennio, a causa della pandemia che ha colpito in maniera pesante la Cina, l’India e tutto il sud est asiatico, ha subito un lieve rallentamento nel periodo 2020-2022. Nel corso dell’ultimo decennio il peso economico tra Occidente e Oriente si è pesantemente assottigliato ed entro il 2030 l’Asia potrebbe occupare lo stesso peso economico nel quadro geopolitico mondiale. Ovviamente sia Oriente che Occidente si troveranno dinanzi un mondo più complesso di quello attuale, maggiormente interconnesso, con consumi maggiori in termini di energia, materie prime. 

Economia del sud Est asiatico 

Nel 2023 si prevede che Tailandia, Cina e India, avranno una crescita economica più alta rispetto all’anno precedente, tuttavia, non tutto il continente asiatico sta crescendo economicamente. Infatti, a causa della pandemia da covid-19 che ha colpito duramente tutto il continente, della crisi energetica e della diminuzione della domanda di beni proveniente dal mercato estero, si sono palesate delle recessioni generalizzate.  A partire dall’anno in corso, però, è iniziato il calo che dovrebbe arrivare fino al 2024, dove dovrebbe ricominciare una nuova crescita economica. 

Le economie dell’asse ASEAN-5 (Association of South-East Asian Nations) ovvero le associazioni delle Nazioni del Sud-est asiatico comprendono:

  • Repubblica Popolare Cinese;
  • Australia;
  • Giappone;
  • Nuova Zelanda; 
  • Corea del Sud

Questi attori sono risultati molto più resistenti alle crisi economiche che hanno colpito il mondo nella cosiddetta “era covid”. Questo perché, negli ultimi decenni, hanno rafforzato  e reso solidi i propri sistemi finanziari ed economici, divenendo sempre più attrazione per gli investitori stranieri sia di natura economica che di Know-how. 

Questa considerazione è estendibile anche all’India, pur non facendo parte dell’asse ASEAN-5, in quanto negli ultimi anni il  settore  dell’imprenditoria è sicuramente migliorato. La Corea del Sud e la Thailandia, invece, devono affrontare qualche rischio in più legato soprattutto al grande indebitamento delle singole famiglie, da qui la denuncia della popolare serie TV Squid Game

L’economia cinese

La Cina che tanto sta correndo dal punto di vista economico, nel breve periodo ha ottenuto sicuramente risultati ben oltre le aspettative, tuttavia, dal punto di vista strutturale, potrebbe essere soggetta ad un rallentamento della crescita per diversi motivi, tra cui:

  • Rallentamento della popolazione;
  • bassa crescita della produttività;
  • capitale umano totalmente disallineato e troppa differenza tra ricchi e poveri.

Questo scenario geopolitico fa sì che la Cina rischi di cadere in quella che è chiamata “trappola del reddito medio” cioè quel fenomeno che la Banca Mondiale riconduce ai paesi emergenti che potrebbe significare di non essere più abbastanza economici da avere un vantaggio nelle esportazioni e al contempo non essere appetibili da attrarre risorse le cui competenze e capacità di innovazione potrebbero creare nuovi vantaggi nei mercati. 

L’economia giapponese

Il Giappone è da sempre un mercato sempre molto interessante, infatti le loro aziende, sono leader in diversi settori a livello mondiale, si pensi ad esempio a società come:

  • Honda;
  • Yamaha;
  • Toyota;
  • Fast Retailing CO LTD;
  • Nintendo;
  • Nippon Life Insurance

La politica economica giapponese ha previsto anche l’incremento salariale a fronte di un innalzamento del carovita dovuto alla recente inflazione: dunque non solo export dovuto alle grandi multinazionali, ma anche una politica salariale che valorizza il capitale umano a disposizione.  

Oltre a questi aspetti importanti, la forte organizzazione giapponese ha portato un vantaggio sulle riaperture delle industrie ferme per fronteggiare la pandemia da covid, infatti, sono riusciti a riportare a regime la produzione delle industrie rispettando i protocolli sanitari ottenendo vantaggi sui Paesi concorrenti fermi.

Infine, ma non meno importante, per diversi trimestri, il capitale sul mercato giapponese è stato fortemente indirizzato nel settore bancario, infatti, questo settore, che si è sovraperformato rispetto agli altri, ha registrato un importante utile e molti investimenti che hanno portato a plusvalori.

La situazione economica europea 

L’Europa ha prospettive un po’ incerte sul suo futuro. Questo clima di incertezza deriva da diversi fattori come:

  • crisi economiche globali;
  • crisi energetica;
  • problema dei rifugiati e controllo dell’immigrazione clandestina;
  • crisi del debito sovrano;
  • invecchiamento della popolazione;
  • Sovraffollamento del sistema sanitario;
  • Crisi sul sistema pensionistico;
  • Tassi di interessi bancari altissimi.

L’Europa, in ogni caso, risulta un’economia molto importante a livello globale, anche se la sua crescita economica è debole e la disoccupazione, in diverse aree del vecchio Continente, risulta molto alta. 

Anche l’aumento dei tassi di interesse ha inciso negativamente, questo perché le possibilità di fare investimenti diminuiscono a causa degli alti costi del denaro. Molti studiosi ed osservatori, infatti, prevedono una recessione economica in Europa anche in virtù del fatto che gli utili aziendali delle maggiori imprese sono diminuiti. 

Nonostante un clima poco luminoso, di incertezza e di pessimismo, altri studi dimostrano che l’Europa può contare su una forte industrializzazione e su ottime conoscenze in termini di Know-how, infatti molte aziende europee continuano ad essere leader nei loro settori. Questo, unito al tentativo di rafforzare il mercato unico dell’Unione Europea potrebbe portare a nuovi investimenti da ottimizzare grazie all’adozione di strategie di business e di marketing specifiche per ogni regione e per ogni caratteristica, probabilmente darà maggiori possibilità di successo.

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