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Tagli costi Novavax? Tutto quello che c’è da sapere

fiale di vaccino anti Covid-19 con etichette per i tagli dei costi Novavax

Novavax, azienda famosa in tutto il mondo per la creazione dei vaccini, ha annunciato nelle scorse settimane, mediante il suo nuovo Ceo, John Jacobs, dei cambiamenti che potrebbero modificare le sorti della società di biotecnologie a livello globale. Secondo quanto ha espresso l’amministratore delegato, nei prossimi mesi ci sarà un piano di ristrutturazione in cui è prevista anche una riduzione dei costi. Da quello che emerge la forza lavoro sarà ridotta di un quarto, con gravi conseguenze economiche per dipendenti e famiglie. Così, mentre alcune aziende che operano sempre nell’ambito farmaceutico come BioNtech puntano all’intelligenza artificiale, altre purtroppo stanno iniziando una nuova stagione di tagli al personale.

Come spesso accade in queste occasioni, dall’azienda sono giunte le prime giustificazioni per questi tagli, sottolineando che si tratta di una decisione sofferta, ma giusta per il momento storico che il colosso sta vivendo. In questo momento, infatti, l’obiettivo è quello di realizzare un nuovo vaccino anti-Covid in vista dell’autunno 2023. Considerate le raccomandazioni da parte degli organi preposti alla salute mondiale, è necessario studiare un vaccino più moderno e competitivo rispetto al virus. Per affrontare questa nuova fase di studio e sviluppo, il colosso statunitense ha optato per il taglio dei costi

Ma c’è di più. Gli affari in casa Novavax non sembrano essere floridi come accaduto nel 2022: infatti, si sono registrate meno entrate e più perdite rispetto all’anno scorso. Da questo punto di vista basti considerare che nei primi 3 mesi del 2023 sono entrati nelle casse dell’azienda farmaceutica 81 milioni di dollari, cifra molto distante dell’entrata monstre del primo trimestre 2022 quando si registrarono oltre 700 milioni di euro di entrate. Ma, come detto, a fronte di meno entrate, sono diminuiti anche gli utili, con perdite anche molto consistenti. Nello stesso periodo di riferimento, infatti, si calcolano quasi 300 milioni di euro di perdite. Ma che cosa fa nello specifico Novavax? E chi è il suo Ceo? La risposta a queste domande è utile per capire quali saranno le conseguenze per i tagli dei costi.

Che cosa fa Novavax?

Come anticipato, Novavax è un’azienda, fondata nel 1986, che si occupa della ricerca e dello sviluppo dei vaccini. Il loro vaccino anti Covid è chiamato Nuvaxovid ed è in grado di far produrre al sistema immunitario anticorpi e globuli bianchi per combattere il virus. Il vaccino ha riscontrato l’approvazione di Aifa (Agenzia italiana del farmaco) il 22 dicembre 2021 ed è stato poi utilizzato a partire dal 27 febbraio 2022 in Italia per i maggiorenni. 

Chi è il ceo di Novavax?

Il presidente di Novavax si chiama John C. Jacobs ed è subentrato dallo scorso gennaio all’amministratore delegato Stanley C. Erck sotto la cui amministrazione è stato introdotto il vaccino anti Covid. Grazie a lui, l’azienda ha raggiunto l’apice e il successo a livello mondiale. 

Sarà dunque delicata questa fase di transizione tra le due amministrazioni. Jacobs dal canto suo, grazie alla sua ventennale esperienza, ha ricoperto ruoli di leadership in diverse aziende terapeutiche e farmaceutiche e ora si trova a dirigere un altro colosso mondiale di biotecnologie. Tuttavia, non è la prima volta che il nuovo Ceo di Novavax si trova a guidare aziende così importanti e strutturate. Qui di seguito le altre aziende in cui ha ricoperto ruoli di spicco:

  • Harmony Biosciences;
  • Teva Pharmaceuticals;
  • Respiratory Business Unit;
  • Cephalon;
  • Wyeth;
  • Pfizer.

Quali sono le conseguenze del taglio dei costi?

Come detto, dunque, Novavax si prepara a una nuova stagione non soltanto perché da qualche mese è guidata da un nuovo Ceo, ma perché si attendono tagli dei costi. Questa volontà di ridurre le spese del 50%, molto probabilmente avrà conseguenze sul piano aziendale. Le incertezze sono anche legate ai finanziamenti governativi. Ecco perché nel piano operativo sono stati previsti tagli anche molto significativi in questa razionalizzazione completa della struttura aziendale e della sua infrastruttura. 

Un futuro incerto, dunque, per i quasi 2 mila dipendenti di cui l’azienda è composta. Infatti, sarà licenziato il 25%del personale, ovvero circa 500 persone a livello globale. Nello specifico ci saranno 498 licenziamenti a fronte di 1992 dipendenti in tutto il mondo. Inoltre, questo nuovo piano di rigenerazione è dovuto essenzialmente alla diminuzione della domanda di vaccini a livello globale.

Tuttavia, Novavax non è l’unico colosso ad operare significativi tagli dei costi. Si ricorda ad esempio Linkedin che ha in conto di tagliare centinaia di posti di lavoro secondo quanto riferito dal Ceo Ryan Roslansky, Shopify per cui si stimano migliaia di licenziamenti o anche Morgan Stanley (colosso globale leader in servizi finanziari) per cui i tagli riguarderanno il 3,6% dei dipendenti. 

In conclusione, per Novavax si attende una nuova fase per questo 2023 che, come ha sostenuto il suo Ceo, inizierà con un importante taglio dei costi per riequilibrare le entrate e le uscite.

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