L’Imposta Municipale Unica (IMU) è una tassa che riguarda il possesso di beni immobili e viene valutata a livello comunale. Tuttavia, coloro che sono sposati possono godere di alcune agevolazioni in determinate circostanze. Vediamo quali sono i casi specifici in cui si applica l’agevolazione IMU coniugi.
Approfondimenti
Agevolazione IMU coniugi
Esistono delle situazioni in cui il pagamento dell’IMU non è obbligatorio. Ad esempio, nel caso delle coppie sposate, le circostanze cambiano in modo favorevole. Se entrambi i coniugi possiedono una proprietà adibita a residenza principale, entrambe potranno richiedere l’esenzione dall’IMU. L’agevolazione IMU coniugi è un vantaggio che si applica solo alle coppie legate da vincolo matrimoniale e non alle convivenze informali.
Dunque, le coppie che sono costrette a vivere per qualsiasi motivo in due abitazioni separate, possono richiedere una doppia esenzione dall’IMU. Ciò significa che entrambi i coniugi possono usufruire dell’agevolazione. Questa modifica ha permesso di ampliare i benefici fiscali per le coppie separate.
Agevolazione IMU coniugi: cosa è cambiato
È con la sentenza della Corte Costituzionale n. 209/2022 che sono stati introdotti importanti cambiamenti per quanto riguarda l’applicazione dell’IMU alle abitazioni principali dei coniugi. In questa sentenza è stata introdotta per la prima volta l’agevolazione IMU coniugi che risiedono in immobili diversi.
Questo significa che sia i coniugi che vivono in Comuni diversi che quelli che risiedono in immobili separati nello stesso Comune possono godere dell’agevolazione IMU per la prima casa. L’Ordinanza 1828 del 22 gennaio 2023 della Cassazione ha stabilito che entrambi i coniugi possono beneficiare dell’agevolazione se soddisfano i requisiti di legge.
Tuttavia, l’esenzione non si applica ad eventuali seconde case, che non sono indicate come dimore abituali ma ad esempio come case vacanza.
Come ottenere il rimborso dell’IMU
Se due persone sposate hanno inavvertitamente pagato l’IMU senza usufruire dell’agevolazione IMU coniugi, è possibile richiedere un rimborso.
In sostanza, coloro che si sono trovati ad adempiere all’IMU sull’abitazione principale in presenza di un coniuge residente in un diverso immobile, è possibile richiedere il rimborso di quanto è stato versato. Questa possibilità si applica anche a coloro che hanno versato l’IMU per periodi d’imposta precedenti al 2022.
È necessario presentare un’istanza di rimborso presso l’ufficio del Comune territorialmente competente in base al domicilio fiscale del soggetto richiedente che ha effettuato il versamento. L’istanza deve contenere i dati anagrafici, le indicazioni sulla data e la natura dei versamenti, l’anno d’imposta dei versamenti e la ragione della richiesta di rimborso, specificando la qualifica del richiedente come possessore dell’abitazione.
L’ente locale competente esaminerà l’istanza di rimborso presentata e valuterà se sussistono i requisiti per ottenere il rimborso dell’IMU. Nel caso in cui venga accettata la richiesta, l’ufficio del Comune provvederà al rimborso dell’importo pagato in eccesso. La procedura precisa per richiedere il rimborso potrebbe variare leggermente da un Comune all’altro. Pertanto, è consigliabile contattare direttamente l’ufficio del Comune o consultare il loro sito web per ottenere informazioni specifiche sulla procedura da seguire.
Tutte le agevolazioni IMU 2023
Per quanto riguarda le esenzioni IMU per il 2023, oltre all’agevolazione IMU coniugi, altre categorie di soggetti hanno diritto ad alcune esenzioni, tra cui:
- Esenzione IMU per i fabbricati rurali: la Corte di Giustizia tributaria ha riconosciuto che anche i fabbricati rurali concessi in comodato a un imprenditore agricolo godono di esenzione IMU.
- Esenzione IMU per immobili di categoria catastale D3: questa esenzione si applica a immobili come cinema, teatri, sale da concerto e discoteche, a condizione che il proprietario sia anche gestore dell’attività.
- Esenzione IMU per beni merce: gli immobili realizzati da un’impresa di costruzione e destinati alla vendita possono beneficiare di esenzione IMU, a condizione che non siano affittati.
- Esenzione IMU per terreni agricoli: i terreni agricoli sono esenti se sono posseduti e condotti da coltivatori diretti e dagli Imprenditori Agricoli Professionali (IAP), oppure se si trovano in determinate aree (isole minori, aree montane o collinari) o hanno una destinazione agrosilvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile.
Altre agevolazioni IMU per il 2023 prevedono uno sconto del 37,5% dell’IMU dovuta per i pensionati esteri titolari di pensione maturata in regime di convenzione con l’Italia, che possiedono una casa in Italia non affittata e non in comodato d’uso. Inoltre, sono previste riduzioni del 50% per gli immobili concessi in comodato d’uso ai parenti di primo grado (genitori e figli) utilizzati come abitazione principale e del 25% per gli immobili dati in affitto a canone concordato.