Meta blocca media canadesi: la società madre di Facebook e Instagram, ha annunciato che bloccherà l’accesso ai post dei media canadesi sui suoi social network. Questa decisione è stata presa in risposta a una legge recentemente approvata in Canada che richiede alle grandi aziende di Internet di pagare per i contenuti multimediali locali.
Approfondimenti
Secondo un comunicato di Meta, “la disponibilità delle notizie sarà terminata su Facebook e Instagram per tutti gli utenti in Canada“. L’azienda afferma di aver avvertito ripetutamente che questa azione sarebbe stata intrapresa.
Meta blocca media canadesi
Il ministro del Patrimonio canadese Pablo Rodriguez ha reagito all’annuncio, chiedendo chi difenderà i canadesi dai giganti del web se il governo non lo farà. Ha sottolineato che Facebook non aveva alcun obbligo di interrompere l’accesso ai contenuti, poiché la legge non era ancora ufficialmente in vigore.
L’ufficio del ministro ha anche dichiarato di aver incontrato Facebook e Google per negoziare, e si è detto aperto a ulteriori discussioni. La nuova legge richiede ai giganti digitali di stabilire accordi commerciali equi con i media canadesi per le pubblicazioni condivise sulle loro piattaforme.
Il primo ministro Justin Trudeau ha criticato Meta il mese scorso per aver bloccato l’accesso a informazioni online per alcuni canadesi durante i test. Ha definito la società “profondamente irresponsabile e fuori dal mondo” per aver rifiutato di pagare i giornalisti per il loro lavoro.
Meta blocca media canadesi: Online News Act
Negli ultimi mesi, sia Meta che Google hanno testato una limitazione dell’accesso ai siti di notizie per una piccola parte della popolazione canadese, in una fase test. Questa nuova legge, fortemente criticata dai due giganti della Silicon Valley, mira a sostenere l’industria dell’informazione in Canada, che secondo il ministro è “in crisi”.
Secondo quanto dichiarato dal gruppo Meta, Facebook e Instagram bloccheranno l’accesso alle notizie fornite dai media canadesi. Questa decisione è una conseguenza diretta della legislazione canadese che obbliga le aziende digitali a pagare per i contenuti dei media canadesi. Tuttavia, questa modifica non avrà alcun impatto sui prodotti e servizi di Meta nel paese nordamericano.
La nuova legge, denominata “Online News Act“, approvata dal Senato canadese, è il risultato di una disputa tra il governo di Justin Trudeau e le grandi società tecnologiche della Silicon Valley. Il governo canadese sostiene che questa legge promuoverà una concorrenza equa tra i giganti della pubblicità online e l’industria delle notizie in declino. Il ministro Rodriguez, ha promesso di contrastare le “minacce” di Facebook e Google di rimuovere il giornalismo dalle loro piattaforme.
Meta blocca media canadesi: le misure
Meta ha confermato che si adeguerà alla legge e terminerà la disponibilità delle notizie su Facebook e Instagram per gli utenti canadesi, come precedentemente suggerito. Non sono stati forniti dettagli sul programma di questa modifica, ma Meta ha dichiarato che rimuoverà le notizie locali dal suo sito prima che l’Online News Act entri in vigore. Il disegno di legge diventerà legge sei mesi dopo aver ottenuto il consenso.
Lisa Laventure, responsabile delle comunicazioni di Meta in Canada, ha dichiarato: “Abbiamo ripetutamente affermato che, per essere conformi al disegno di legge C-18, approvato oggi in Parlamento, i contenuti provenienti da testate giornalistiche, compresi editori di notizie e trasmettitori, non saranno più disponibili per le persone che accedono alle nostre piattaforme in Canada“.
Questa nuova legislazione è stata accolta positivamente dai media tradizionali e dalle emittenti, poiché promette di migliorare l’equità nel mercato delle notizie digitali e di generare maggiori entrate per le redazioni in difficoltà. Le grandi aziende tecnologiche, inclusi Meta e Google, sono state accusate in passato di interrompere e dominare l’industria della pubblicità, relegando i player più piccoli in secondo piano.
Un’azione già vista
Non è la prima volta che Meta adotta tali misure. Nel 2021, ha brevemente bloccato le notizie sulla sua piattaforma in Australia dopo l’approvazione di una legge che obbligava le società tecnologiche a pagare gli editori per l’utilizzo delle loro notizie. Successivamente, Meta ha siglato accordi con gli editori australiani.
Laura Scaffidi, portavoce del ministro, ha annunciato che Rodriguez si sarebbe incontrato con Google nel pomeriggio, lasciando intendere che la rimozione dei collegamenti alle notizie dal popolare motore di ricerca è una possibilità. Al momento, l’azienda non ha commentato la questione.
Inoltre, come accennato, sia Meta che Google hanno già effettuato test che limitano l’accesso alle notizie per una piccola percentuale degli utenti canadesi. L’Online News Act richiede a entrambe le società di stipulare accordi con gli editori di notizie per remunerarli per i contenuti di notizie presenti sui loro siti, aiutando così i giganti tecnologici a generare profitti.
“I giganti tecnologici non sono immediatamente soggetti agli obblighi di legge dopo l’approvazione del disegno di legge C-18. Durante questo processo, tutti i dettagli saranno resi pubblici prima che qualsiasi gigante tecnologico venga designato ai sensi della legge“, ha affermato Scaffidi.