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Fondi obbligazionari flessibili: La stabilità dei bond con la flessibilità necessaria

Smartphone e pc con l’andamento dell’investimento dei fondi obbligazionari flessibili

Tra le diverse tipologie di investimento, come ad esempio gli investimenti sostenibili, ce ne sono molti altri altrettanto diffusi. Stiamo parlando dei fondi obbligazionari, un tipo di investimento che anche nel 2023 ha importanti margini di guadagno. Uno degli aspetti da considerare nei fondi è la flessibilità: ecco perché i fondi obbligazionari flessibili diventano un’ottima soluzione per gli investitori. Di seguito la guida utile per approcciarsi a questo tipo di investimento, soprattutto se si è principianti.

Che cosa sono i fondi obbligazionari flessibili?

Prima di entrare nello specifico a parlare dei fondi obbligazionari flessibili, è giusto darne una iniziale definizione. Si tratta di un fondo comune di investimento in cui il gestore può scegliere il tipo di strumento finanziario (in questo caso le obbligazioni). Per questo motivo, se si è optato per questa forma di investimento, chi sta gestendo il fondo ha totale libertà di scelta, dunque ci si potrebbe trovare in investimenti più rischiosi rispetto a quanto preventivato. Sicuramente, con questa soluzione, è lo specialista a gestire il capitale dell’investitore. Evidentemente, il risparmiatore deve valutare bene a chi sta affidando i suoi risparmi per non incorrere in gravi conseguenze economico-finanziarie. Ovviamente, per dare maggiore sicurezza a chi investe, anche nel caso degli obbligazionari flessibili c’è un regolamento da rispettare a cui il gestore è vincolato. Ad esempio, deve rispettare il profilo di rischio scelto dall’investitore. Inoltre, c’è una tipologia particolare di fondi flessibili chiamati fondi flessibili prudenti in cui sono garantiti dei limiti che il gestore non deve superare. 

Cosa sapere sugli obbligazionari flessibili

Il primo aspetto da conoscere quando si parla di fondi obbligazionari flessibili riguarda le commissioni da pagare. Gli investitori, infatti, devono far fronte a diverse spese tra cui le commissioni d’ingresso (quando si inizia a investire), le commissioni di gestione (possono superare anche il 2% dell’investimento) e le commissioni di performance (vengono pagate soltanto se si sono registrate performance migliori rispetto al benchmark o parametro di riferimento). 

Nel caso degli obbligazionari flessibili, inoltre, gli esperti consigliano un investimento a lungo termine in modo tale da controllare meglio l’andamento dell’investimento e non avere grosse perdite. Molti degli investimenti in fondi flessibili hanno registrato, infatti, ottime performance di rendimento. Tuttavia, questo aspetto positivo non deve essere tradotto in una superficialità da parte dell’investitore che deve valutare le performance non solo degli ultimi mesi, ma dell’ultimo periodo. Solo in questo modo si può avere un’idea ancora più dettagliata sulle reali possibilità di guadagno.

Conviene investire in fondi obbligazionari flessibili?

Come tutte le forme di investimento, anche i fondi obbligazionari flessibili hanno vantaggi e svantaggi. Rispetto ad altri tipi di fondi, per questa tipologia bisogna sottostare a costi più alti e anche la percentuale di rischio è maggiore rispetto ad altri tipi di fondi. Tuttavia, con questa forma di investimento è tangibile il potenziale guadagno. Per questi motivi, prima di scegliere questa formula di investimento, è bene farsi consigliare da un consulente esperto in base ai propri obiettivi, all’orizzonte temporale scelto e alla percentuale di rischio che si vuole correre. 

Un altro rischio legato a questa forma di investimento è relativo alla flessibilità della gestione in cui l’investitore investe quasi a scatola chiusa, fidandosi del gestore. Come anticipato, però, il rischio è più alto nel breve termine, motivo per il quale è conveniente investire su un orizzonte temporale più lungo. Senza dubbio, con questa tipologia di investimento i rendimenti sono molto spesso ottimali. Ad esempio, tramite il sito Fundstore è possibile conoscere i diversi fondi flessibili su cui investire i propri risparmi. Infatti, ogni fondo flessibile ha delle proprie caratteristiche che devono essere conosciute dal risparmiatore prima di iniziare l’investimento.

Quali sono i fondi obbligazionari flessibili migliori nel 2023?

In questo 2023 sono diversi i fondi flessibili che utilizzano gli strumenti obbligazionari interessanti su cui investire. Tuttavia, è bene ricordare che non può esistere un fondo migliore rispetto agli altri e neanche migliore in assoluto. Nella valutazione serve considerare, tra le altre cose, la volatilità, le performance degli ultimi tempi e il profilo di rischio.

Tra i migliori fondi obbligazionari flessibili ricordiamo l’Epsilon Flessibile 20, interessante soprattutto per il suo profilo di rischio medio-basso e per le spese di sottoscrizione che sono al di sotto del punto percentuale. 

Da nominare anche l’Eurizon, con un profilo di rischio simile al precedente, e l’Euromobiliare Flessibile 30 con un profilo di rischio medio dove non sono previste spese di rimborso. Nel 2023 è interessante, infine, anche il fondo Mediolanum Strategia Globale Multi Bond in cui gli investimenti possono essere fatti sia in euro, sia con un’altra moneta. Anche in questo caso il rischio di investimento è di medio livello (4 su una scala da 1 a 7).

In conclusione, i fondi flessibili obbligazionari sono un’interessante forma di investimento con possibilità di guadagno e rischi che devono essere sempre considerati prima di essere sottoscritti.

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