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BTP 2050 rendimento netto: analisi e prospettive per gli investitori

immagine di banconote da 500 euro

I BTP (Buoni del Tesoro Poliennali) hanno dimostrato un’ottima capacità di resilienza anche nel 2022, un anno che non è stato di certo favorevole per il comparto obbligazionario. I BTP, nonostante tutto, hanno offerto dei rendimenti molto allettanti grazie al rialzo dei tassi di interesse. Continuano a rimanere uno strumento di investimento che si fa preferire anche perchè comporta un basso livello di rischio. Tra i BTP che hanno riscosso un particolare successo, spiccano i BTP 2050, emessi dal Tesoro l’1 settembre 2050 (Btp Tf 2,45% St50 Eur). 

Si tratta di titoli obbligazionari a lunga scadenza con cedole pagate semestralmente. Il BTP 2050 (codice ISIN: IT0005398406) è il Buono Poliennale emesso dallo Stato italiano che scadrà tra circa 27 anni. Si tratta di un’obbligazione a tasso fisso la cui cedola viene pagata il primo giorno di marzo e il primo giorno settembre di ogni anno con un tasso del 2,45%. Al termine della scadenza prevista, lo Stato oltre a restituire il capitale investito, pagherà anche l’interesse maturato.

Btp 2050, dove si può acquistare

Come tutti i titoli obbligazionari, anche i BTP circolanti, possono essere acquistati sul mercato secondario. Possono essere acquistati sul Mercato telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato (il cosiddetto MOT) dove gli investitori possono decidere di acquistare o vendere BTP o altre obbligazioni con importi minimi di 1000 euro. Un mercato affidabile perchè gestito da Borsa Italiana SpA. In alternativa, i BTP 2050 possono anche essere acquistati anche sull’MTS, il Mercato Telematico dei titoli di Stato dove gli “attori” sono banche e imprese di investimento. In questo caso gli importi minimi sono di 2 milioni di euro.

BTP 2050 e BTP Romania 2050

Al fine di evitare incomprensioni va ricordato che il Tesoro, nel mese di gennaio 2020, ha emesso un altro BTP trentennale, il BTP Romania 2050, nome ufficiale Romania Tf 3,375% Ge50 Eur, emesso dalla Romania. Il titolo ha come codice la seguente sigla: “ISIN XS2109813142”. Si tratta di un titolo di stato estero che viene scambiato sul mercato secondario EuroMOT. La cedola prevista è 3,375% a scadenza annuale, mentre il termine ultimo è fissato al 28 gennaio 2050. Facendo un raffronto con l’andamento del BTP 2050, i grafici evidenziano una certa sovrapponibilità fra i due titoli in fatto di rendimenti. 

Quotazione BTP 2050

L’esordio del BTP 2050, nel suo primo anno di vita, è stato molto positivo con un balzo del 25%. Le cose sono andate meno bene nel 2020, in piena pandemia di Covid.19, quando il tasso di inflazione ha raggiunto picchi minimi e il costo del denaro si è azzerato. Dal 2021 si è registrata una lieve inversione di tendenza, ma nel 2022, dopo la decisione della BCE di rialzare i tassi per frenare l’inflazione, i prezzi delle obbligazioni hanno fatto registrare una decisa flessione e di conseguenza anche il BTP 2050 non è stato da meno. 

Ai primi di marzo 2023 il BTP 2050 ha raggiunto la quotazione di 67,2 centesimi, con un rendimento effettivo a scadenza lordo del 4,6%. Il rialzo di tassi di interesse nel 2022 ha consentito ai BTP di tornare ad offrire dei rendimenti accettabili, anche se è difficile capire se acquistare questi BTP può essere conveniente o se ripiegare su altri strumenti può essere la scelta più saggia. 

Gli investimenti sono da considerare una sorta di “abito su misura” che va realizzato in base alle esigenze individuali degli investitori. Prima di capire quali BTP acquistare, bisogna valutare diversi aspetti a 360 gradi. La prima cosa da valutare è il proprio obiettivo d’investimento, la composizione del portafoglio e la propensione al rischio, oltre all’orizzonte temporale dello stesso investimento. 

In linea generale, nei periodi caratterizzati da tassi di interesse alti, l’opzione migliore rimane quella delle obbligazioni a breve durata mentre, quando i tassi si abbassano, è più saggio propendere per  le obbligazioni a lunga durata. Si sa che i titoli a lunga durata vengono condizionati negativamente dal rialzo dei tassi e le nuove emissioni potrebbero far ottenere rendimenti migliori di quelli che potrebbero avere già nel portafoglio.

Il rendimento del BTP è direttamente connesso alle cedole che vengono pagate semestralmente (quindi due volte l’anno), per tutta la durata del titolo. Per effettuare un calcolo preciso del rendimento di un BTP occorre fare la divisione della cedola netta per il prezzo di acquisto e moltiplicare per 100 il risultato. 

L’andamento attuale del BTP 2050

Quando un titolo viene emesso il suo valore è sostanzialmente 100, poi il prezzo si modifica in base all’andamento del mercato. Nei casi in cui va male il valore può scendere sotto i 100, mentre nei casi in cui va meglio, può salire anche abbondantemente sopra i 100. Nel caso specifico dei BTP 2050 con cedola al 2,45%, il cui prezzo si aggira attorno ai 67 centesimi, chi acquista adesso 100 mila euro nominali dell’obbligazione, dovrebbe sborsare 67 mila euro. Questo vuol dire che a scadenza, riceverà 100 mila euro, ottenendo così un profitto di 33 mila euro. Se l’investitore decide di detenere l’obbligazione fino alla data di scadenza, incasserà il rendimento annuo del 2,45% e un rendimento effettivo lordo al 4,6%. Il guadagno complessivo sarà del 3,65%. 

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