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Il segreto che le compagnie elettriche non vogliono che tu sappia: accendere e spegnere le luci consuma di più!

Immagine di lampadina

L’estate ci consente di vivere giornate più lunghe e soleggiate, anche se tante persone hanno l’abitudine di accendere le luci per buona parte della giornata, anche quando non servirebbe. Con i prezzi dell’elettricità e della bolletta energetica ormai alle stelle, rendere l’aria più fresca nella nostra casa o illuminarla quando cala il buio, ha un impatto importante sulle fatturazioni che riceviamo a casa. Se a questi costi aggiungiamo affitti (o rate del mutuo) più elevati e l’aumento dei prezzi dei generi alimentari e dei servizi, arrivare a fine mese per tante famiglie italiane è quasi proibitivo. Ci sono però dei piccoli trucchi che possono ridurre l’impatto di alcune spese sul nostro budget mensile.

Uno dei modi più semplici ed efficaci per risparmiare denaro ed evitare che la bolletta energetica sia troppo salata è quella di spegnere le luci quando non serve tenerle accese. In questo articolo scopriremo perché è importante spegnere le luci e quanto denaro si può risparmiare con questa semplice abitudine. 

Le regole per ridurre i costi

Una delle prime regole per risparmiare in bolletta è quella di acquistare lampade a basso consumo. Il vero risparmio dipende strettamente dal tipo di lampade e dal prezzo dell’energia. Ogni tipologia di lampada ha una durata nominale di funzionamento. Per durata nominale si intende il numero di ore totale per le quali forniranno luce. La durata però è anche influenzata dal numero di volte in cui accendiamo e spegniamo la luce. 

Se lo facciamo in maniera quasi compulsiva, la durata della lampada sarà inferiore e i costi energetici aumenteranno. Se accendiamo e spegniamo continuamente una lampadina, la sua vita operativa si ridurrà di parecchio. In particolar modo, le lampade ad incandescenza si dovrebbero disattivare ogni volta che non sono strettamente necessarie. Questo tipo di lampadine sono poco efficienti, basta pensare che solo il  10%-15% dell’energia elettrica assorbita viene trasformata in luce, mentre tutto il resto si disperde in calore. 

Soprattutto in estate questa tipologia di lampadine generano anche un calore nocivo che rende la stanza ancora più calda e quindi dovremo accendere il condizionatore per più tempo per rinfrescare la stanza. Tenendo la lampadina spenta, il denaro risparmiato sarà sicuramente superiore al costo per la sostituzione delle lampadine. Accendere e spegnere la luce frequentemente, come già scritto in precedenza, genera consumi superiori. Se stiamo abbandonando la stanza con la luce accesa per un periodo che non supera il quarto d’ora, allora è meglio lasciare la luce accesa. 

Le lampade fluorescenti hanno generalmente un costo maggiore e la loro durata dipende strettamente dal numero di volte in cui vengono accese e spente rispetto alle lampade ad incandescenza. Occorre trovare il compromesso giusto per aumentare la durata di vita della lampada e spendere di meno in bolletta. Nel momento in cui accendiamo una lampadina, si verifica un aumento della domanda di potenza di energia. L’alimentatore fornisce una tensione iniziale elevata per poter avviare la lampada regolando anche la corrente. 

Come risparmiare

Esistono due tipi di reattori che hanno il compito di avviare le lampade, che possono essere magnetici o elettronici. Per determinare quanta energia esattamente consuma una lampadina e l’entità esatta del risparmio energetico che si determina spegnendola, occorre fare un piccolo calcolo. La potenza di una lampadina si esprime in watt. Una lampadina che rimane accesa almeno per un’ora e la cui potenza è di 40 watt, ha un consumo di circa 0,04 kWh che è lo stesso valore di potenza energetica che si risparmierebbe tenendola spenta per lo stesso lasso di tempo. 

Per avere contezza di quanto si paga per ogni kWh di energia elettrica, sia in generale e sia durante i picchi, occorre consultare la bolletta elettrica. Il costo per singolo kilowattore va poi moltiplicato per la quantità di energia elettrica risparmiata. Questi costi andrebbero poi confrontati con il valore stesso della lampada e quindi, con quanto ci costerebbe sostituirla se si fulminasse. In linea di massima una lampada fluorescente ha sempre dei costi maggiori rispetto a quanto si risparmierebbe tenendola spenta per periodi di tempo brevi. Ecco perchè non è mai conveniente accenderla e spegnerla in una arco di tempo breve. 

Le lampadine intelligenti

L’uso delle cosiddette lampadine intelligenti, dette anche “smart bulbs” rappresenta un’altra delle alternative per risparmiare sulla bolletta energetica. Si tratta di un dispositivo elettronico che si può controllare a distanza sfruttando la connettività senza fili. Si può collegare alla LAN di casa come se fosse una ordinaria periferica di rete, con un autonomo indirizzo IP locale. La lampadina intelligente si può gestire o mediante il classico interruttore a muro oppure utilizzando altri dispositivi di rete compatibili con la lampadina. Un dispositivo che si inquadra perfettamente nella logica di quel sistema denominato “Internet delle cose” che ci consentirà in futuro di gestire la nostra casa anche a distanza. 

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