Negli ultimi vent’anni le pressioni da parte dei governi mondiali e l’aumento della domanda pubblica per un maggiore risparmio di carburante hanno imposto al settore automobilistico l’onere di ottimizzare il consumo di carburante e ridurre le emissioni di combustibili fossili.
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Tuttavia, non tutte la responsabilità possono essere attribuite solo ed esclusivamente all’industria automobilistica. Anche sugli automobilisti imcombe l’onere di contribuire a ridurre le emissioni massimizzando l’efficienza del carburante e riducendo i livelli di inquinanti nocivi immessi nell’atmosfera.
Negli anni 2000, con l’impennata del prezzo del petrolio e la scarsità di nuove tecnologie per veicoli ibridi ed elettrici, è stata incentivata la crescita di nuovi movimenti culturali volti ad incoraggiare gli automobilisti a massimizzare il risparmio di carburante riducendo al minimo le emissioni.
La guida ecologica (o Eco Driving) rappresenta una combinazione perfetta tra manutenzione del veicolo e comportamenti virtuosi del conducente volta a ridurre l’impatto nocivo delle automobili sulla qualità dell’aria. Ad esempio alcuni accorgimenti virtuosi come quello di mantenere i pneumatici gonfiati, guidare a velocità ottimali, evitare accelerazioni rapide, frenate eccessive, combinare viaggi e altre semplici tecniche, sono stati raccomandati per risparmiare carburante e ridurre le emissioni.
I vari paesi hanno sperimentato il lancio di kit di strumenti per la riduzione dei gas serra che forniscono materiale educativo che incoraggia i conducenti ad adottare una sana guida ecologica. Molte ricerche scientifiche hanno dimostrato che questi programmi volti ad incentivare la guida ecologica funzionano solo quando gli automobilisti sono motivati e incentivati a seguire le raccomandazioni magari con l’adozione di supervisioni o sanzioni per chi non rispetta questi obblighi, mentre non sembrano avere un impatto significativo sui comportamenti di guida degli automobilisti quando mancano strumenti di incentivazione.
Anche la diffusione di materiale promozionale sulla guida ecologica non sembra incoraggiare necessariamente i conducenti ad adottare comportamenti di guida ecologica. Per questa ragione, un approccio molto più attivo per incoraggiare l’adozione di comportamenti di guida ecologica sembra ormai diventato improcrastinabile se si vuole ridurre l’impatto sull’ambiente della circolazione stradale.
Le principali regole di Eco Driving
La principale regola per ridurre le emissioni è quella di moderare la velocità. Una velocità inferiore incide in maniera evidente sul consumo di carburante e quindi sulle emissioni in autostrada. Mantenere, ad esempio, una velocità che non supera i 110 km/h invece che 130 km/h permette il risparmio fino al 4% di carburante oltre a ridurre il rischio di incappare in incidenti stradali. Un’altra delle regole auree da seguire per inquinare di meno è quello di mantenere uno stile di guida lineare, evitando brusche frenate o improvvise accelerazioni.
Accelerare violentemente comporta una maggiore emissione di CO2, mentre una guida lineare consente di risparmiare addirittura fino al 6% di carburante. Un automobilista virtuoso dovrebbe anche effettuare una regolare manutenzione del proprio veicolo, controllando costantemente la pressione delle gomme, cambiando l’olio seguendo i tempi e i modi prestabiliti. Durante gli spostamenti è sempre opportuno seguire il percorso migliore per lunghezza e caratteristiche, magari scegliendo percorsi meno trafficati facendosi aiutare dalla tecnologia.
Gli altri consigli utili per ridurre le emissioni
Fra gli altri comportamenti virtuosi che l’automobilista dovrebbe adottare spicca anche la necessità di ridurre i giri del motore, utilizzando sempre le marce in maniera corretta. La prima marcia andrebbe usata solo per mettere il veicolo in movimento, passando alla seconda dopo alcuni metri di marcia. La terza marcia andrebbe innestata solo ai 30 km/h, mentre la quarta a 40 km/h e a partire dai 50 km/h la quinta. Guidando in questo modo si potrà risparmiare fino al 6% di carburante limitando anche l’usura del motore.
Una guida sostenibile prevede anche un corretto utilizzo dei dispositivi elettrici. Il lunotto termico o i proiettori supplementari, andrebbero usati solo se necessario, così come i tergicristalli e la ventola dell’impianto di riscaldamento. Occorre poi evitare di sovraccaricare il veicolo di attrezzature che non servono. Bisogna sempre tenere in considerazione che ogni 100 kg di carico del veicolo comporta un aumento di consumi di carburante del 5%.
Il portapacchi andrebbe installato sulla vettura solo quando è necessario, rimuovendolo tempestivamente quando non serve più. Un altro dei comportamenti virtuosi è quello di abbassare i finestrini quando si viaggia a oltre 100 km/h. Se fa caldo, meglio accendere l’aria condizionata piuttosto che tenere i finestrini abbassati. Adottando questi comportamenti si può aumentare la sostenibilità della propria guida, riducendo l’impatto delle emissioni in atmosfera ma anche aumentando la sicurezza del proprio stile di guida.