Fare il testamento per manifestare le ultime volontà prima di lasciare questo mondo è fondamentale per assicurarsi che i propri beni finiscano nelle mani giuste. Ecco perchè è importante capire come fare testamento in maniera sicura e quali sono i costi che bisogna pagare. Con questo atto di ultima volontà le persone possono disporre del proprio patrimonio per il tempo in cui avranno cessato di vivere, fermo restando che chi compie questo atto (che è revocabile in qualsiasi momento), potrà sempre cambiare idea apportando modifiche successive o eliminandolo del tutto. Si tratta di un atto che va compiuto in forma scritta presso un notaio. Esistono due tipi di testamento: quello pubblico e quello segreto.
Approfondimenti
Come scrivere le ultime volontà?
Fare testamento è un atto delicato che richiede una certa preparazione e una certa attenzione, poiché le volontà risultanti da questo atto saranno le uniche che avranno validità e che disciplineranno la devoluzione dei beni del testatore. Avvalersi del supporto di un notaio per redigere il testamento in maniera corretta è di fondamentale importanza per non incorrere in sviste o in errori e per assicurarsi che le proprie volontà siano correttamente riportate nel testamento.
Il testamento olografo: come si redige
Redigere un testamento olografo è molto semplice: basta scriverlo di proprio pugno anche su un semplice pezzo di carta. La redazione di questo atto non si può fare con la collaborazione di altri soggetti che potrebbero influenzare la volontà di chi redige l’atto e non è possibile far scrivere il testo a un’altra persona. Non è neanche prevista la redazione dell’atto attraverso il computer. Colui che redige quest’atto deve farlo con la propria calligrafia, firmandolo in calce e riportando la data. Mentre per il testamento redatto presso un notaio è necessaria la presenza di testimoni, il testamento olografo può anche essere scritto senza la presenza di testimoni.
Il testamento olografo, inoltre, deve riportare solo ed esclusivamente la firma dell’autore, pena l’annullamento dell’atto. Una volta compiuto questo atto, l’autore del testamento olografo può decidere di conservare il foglio in una busta per garantire la massima riservatezza evitando che altri possano entrare a conoscenza delle disposizioni contenute. Per fare ciò l’autore può anche firmare e sigillare il bordo della linguetta di chiusura.
E’ sempre una buona regola quella di conservare il testamento in un luogo sicuro, oppure di consegnarlo ad una persona di fiducia. In tal caso ci si può avvalere anche del supporto di un notaio presso il quale è possibile depositare l’atto per tenerlo al riparo da occhi indiscreti.
Come fare il testamento a casa
Per redigere il testamento presso la propria casa, occorre seguire le semplici regole già menzionate per il testamento olografo. Anche in questo caso non occorre la presenza di testimoni e il foglio riportante le ultime volontà può essere sigillato dentro una busta avendo cura di tenerlo al riparo da occhi indiscreti.
Il testamento pubblico
Il testamento pubblico è un atto pubblico ricevuto da un notaio. Il procedimento di stesura di questo atto richiede la presenza di testimoni e ha come oggetto la disposizione dei beni da parte del testatore. Sarà compito del notaio, una volta redatto il testamento, conservare l’atto nel fascicolo dei repertori degli atti di ultima volontà. Non è possibile effettuare copie dell’atto a nessuno se non allo stesso testatore. Dopo il decesso del testatore, sarà lo stesso notaio che renderà pubblico il contenuto del testamento con un verbale di registrazione curato sempre dallo stesso.
I casi di invalidità
Vi sono dei casi in cui, il Codice Civile, prevede la possibiltà di impugnare il testamento per alcuni vizi di forma o di sostanza. Il testamento olografo, ad esempio, è nullo se manca la sottoscrizione del testatore o se non risulta essere stato scritto dallo stesso. Il testamento pubblico è nullo se non contiene la sottoscrizione da parte del notaio o del testatore o se risulta carente delle dichiarazioni di ultima volontà del testatore.
Chiunque può decidere di impugnare l’atto per vizi di forma, entro e non oltre i cinque anni dal giorno in cui viene data esecuzione al testamento. Redigere un testamento pubblico può richiedere pochi minuti o anche diversi giorni, in base alla complessità del patrimonio in possesso del testatore. Soprattutto quando la devoluzione riguarda un patrimonio molto corposo e la quantità di eredi è molto elevata, la stesura di un testamento può richiedere parecchi giorni di lavoro.
Quanto costa fare testamento dal notaio?
Proprio la complessità e le ore di lavoro che sono necessarie per redigere il testamento sono gli elementi che possono incidere sui costi. Un testamento semplice che prevede la nomina di un solo erede, ha un costo di circa mille euro. In caso di testamenti molto più complessi, i costi possono lievitare di molto e arrivare anche a diverse migliaia di euro.
E’ sensato decidere di fare il testamento solo quando la successione legittima porterebbe a un risultato contrario o difforme dalla volontà del testatore. Per fare un esempio pratico, nell’ambito di una successione che riguarda una coppia di coniugi senza figli, è normale che si desideri che l’intero patrimonio venga assegnato al coniuge superstite evitando il subentro per legge di genitori o fratelli e sorelle.
In molti casi, il testatore decide di esprimere le proprie ultime volontà con atto scritto per lasciare il proprio patrimonio al proprio compagno/a di fatto. Anche nel caso di un nonno che voglia lasciare una parte dei propri beni ai nipoti, è necessario mettere mano al testamento ed esprimere con un atto scritto le proprie ultime volontà.
Quando viene aperto il testamento?
In linea generale il testamento viene aperto immediatamente dopo la morte del testatore. In caso di testamento pubblico occorre attendere l’espletamento di alcune pratiche burocratiche come il rilascio dell’estratto del certificato di morte da parte del Comune, prima che il notaio decida di rendere pubblico agli eredi il contenuto del testamento.