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Sanità allo stremo: servono più fondi per la salute dei cittadini italiani

Sembra ieri, ma sono già passati due anni dall’avvento della Pandemia, punto d’origine di catastrofi su più livelli. I medici, gli infermieri e tutto il personale sanitario sono stati sottoposti a periodi di lungo e duro lavoro, e accecati dai riflettori, si sono dovuti rendere disponibili anche per cercare di dare una risposta alle preoccupazioni destate da questo nuovo virus. Ciononostante, la situazione economica della nostra Sanità non è affatto migliorata, per alcuni forse è solo peggiorata. Infatti, è stata nuovamente tagliata fuori dagli investimenti pubblici tanto che i direttori sanitari di tutte le Regioni si sono uniti per far si che al governo arrivasse un messaggio di aiuto forte e chiaro << siamo vicini al collasso, serve un intervento straordinario e strategico>>.

Raffaele Donini, assessore alla sanità dell’Emilia-Romagna e coordinatore della commissione salute delle Regioni, rivolgendosi al ministro della Sanità Orazio Schillaci ha dichiarato che “la sostenibilità economico-finanziaria della sanità è fortemente compromessa dall’insufficiente livello di finanziamento del SSN”.

Nonostante i costi ordinari di mantenimento delle strutture ospedaliere siano generalmente piuttosto sostenuti, durante il Covid-19 lo sono stati ancora di più se si pensa a tutto il materiale medico di cui si sono dovuti servire per poter continuare a svolgere il proprio lavoro “in sicurezza”: dei circa 3,8 miliardi spesi, solo in parte sono stati coperti dal Governo. Certo è che gli ultimi mesi di incertezza non hanno favorito la condizione economica degli ospedali, in quanto anch’essi hanno dovuto affrontare il caro bollette; così come non è d’aiuto la carenza del personale, vista la fuga sempre più frequente del personale medico sanitario dai reparti più critici o dalle strutture più disagiate.

Tuttavia, la nuova Legge di Bilancio ha dichiarato di aver predisposto ben 2,15 miliardi in più per il settore medico-sanitario nell’anno 2023; eppure non si prevedono grandi cambiamenti visto che la maggior parte delle risorse verranno impiegate nella copertura dei costi di sostentamento delle strutture a seguito dell’aumento cospicuo anche dell’inflazione.

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