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Blockchain: un viaggio nella capitale della tecnologia

Gli Stati Uniti si confermano da sempre culla di numerosi progetti tecnologici, consacrando l’abilità degli Americani in materia di finanzia, impresa ed economia. Se la Silicon Valley è nota per essere la culla di numerose start-up internazionali, a 2263.1 miglia di distanza arriviamo in California, più precisamente a Miami, divenuta nota per essere stata eletta “capitale della Blockchain e delle criptovalute”. O quasi.

Francis X. Suarez, sindaco della Magic City, ha deciso di candidare la città a capitale della Blockchain e delle criptovalute. Una scommessa, quella di Suarez, che ben si sposa con l’evoluzione digitale avuta in città: dopo un primo esperimento fallimentare, ora Miami registra un incremento di aziende, imprese, compagnie di Food Delivery, società sportive, start-up e big tech che hanno deciso di puntare sulla città della Florida. Amazon, Spotify e Uber sono sole le ultime della lista ad aver aperto i loro quartieri generali a Miami e non dimentichiamoci di Elon Musk, che ha ricevuto nientemeno che un invito ufficiale da parte del sindaco per aprire un HQ di Twitter.

Ma quello che davvero interessa economisti e studiosi delle criptovalute è l’exploit che Miami registra nel settore della Blockchain. Questa rete di tecnologie, in grado di contenere e distribuire transazioni, sta cambiando notevolmente la qualità della vita in questa città. In molti negozi è possibile pagare in criptovalute, il sindaco percepisce il suo stipendio in Bitcoin e nel campus del College di Miami è stata installata la statua di un Crypto Toro per ricordare alla futura classe dirigente il peso di questo rivoluzionario cambiamento.

Ma la Florida non attira solo rinomati nomi americani: oggi sono 50 mila gli italiani che hanno deciso di vivere a Miami e dintorni. Il motivo di questo esodo è dato da tre fattori:

  • Un clima ospitale;
  • Una migliore qualità della vita;
  • Tasse agevolate e notevolmente inferiori rispetto alla Grande Mela o a San Francisco.

E se le prime due ragioni posso sembrare ovvie, la terza non è sicuramente scontata.

Possiamo quindi notare come la città, aiutata dalla politica locale, sia in grado di supportare e sostenere non solo la sua crescita ma l’enorme innovazione tecnologica. Un passo in avanti verso un cambiamento radicale e mondiale, che aspetta solo di essere messo in atto in altri paesi. E Miami può certamente essere presa d’esempio.

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