Il valore rublo euro è cambiato tantissimo nell’ultimo anno per via della situazione legata al conflitto in Ucraina e delle sanzioni previste dai Paesi europei e non solo per via dell’annessione dei territori ucraini da parte della Russia senza consenso. Il crollo del rublo – dovuto anche alla chiusura delle banche internazionali con la Russia, cosa che ha comportato una difficoltà nella gestione dei tassi di cambio – è stato uno dei fenomeni più evidenti, accanto a un aumento del costo dell’energia e ai cambiamenti legati al dispacciamento del gas anche da noi.
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Lo stop alle esportazioni ha comportato anche notevoli disagi anche ai Paesi dipendenti dal gas, tanto che l’UE è corsa poi ai ripari con il nuovo indice europeo TTF e con l’aumento delle riserve di gas per tutti i Paesi. Dall’indagine dell’UE è emerso che ci sono Paesi (come il Belgio e la Polonia) che sono più dipendenti per il riscaldamento e tra i provvedimenti europei è prevista la solidarietà energetica. Cosa succede ora per il rublo?
Analisi rublo euro
In un articolo pubblicato da IlSole24Ore lo scorso 16 agosto, si evidenzia come la Banca Centrale Russa era riuscita a rafforzare il rublo sul dollaro con un rialzo del tasso di interesse dall’8,5% al 12%. L’effetto? Un dollaro è stato valutato 96,2 rubli con una cessione del 2%. Il valore rublo euro di allora si è attestato a 1 euro per 105 rubli. La Banca Centrale Russa aveva poi scelto di ridurre il surplus commerciale e di valutare strumenti finanziari come la vendita obbligatoria delle esportazioni e le limitazioni di trasferimento verso i Paesi esteri alla Russia. È sempre IlSole24Ore a fornire in tempo reale l’andamento del rublo sull’euro sugli indici internazionali in tempo reale.
Verificando il valore rublo euro degli ultimi 3 mesi – agosto/ottobre 2023 – si evidenzia un picco il 14 agosto 2023, quando un euro è arrivato a 110.91 rubli. Un altro picco è arrivato lo scorso 11 ottobre, alle ore 17.30, quando un euro è corrisposto a 106.46 rubli. In generale, l’andamento mostra una situazione che si sta avvicinando alla seconda metà di luglio 2023, quando un euro oscillava tra i 99 e i 101 rubli. I momenti di maggior apprezzamento dell’euro sono stati tra il 4 e il 16 di agosto e tra il 3 e l’11 ottobre. Analizzando i dati a 6 mesi, cioè da maggio a ottobre 2023, si evidenzia come il rublo ha perso valore: se a maggio bastavano 89 rubli per un euro, ora si sale a 101 rubli, dopo le fasi di rialzo di cui abbiamo parlato finora.
Conviene il cambio rublo euro
Ci sono dei settori dove il valore rublo euro non è più un’accoppiata vincente e dove, invece, le possibilità di investimento potrebbero essere redditizie, ma solo previa analisi e solo in mano di esperti. I settori dove il rublo si deprezza seguono direttamente le sanzioni internazionali. Per sapere dove, quando e quanto investire devi seguire le notizie di politica internazionale che si susseguono, con particolare riferimento a Russia, Cina e Paesi orientali. Tra i settori dove avere una scorta di rubli può essere utile in vista di un futuro ipotetico e ancora tutto da scoprire, sicuramente c’è il mercato energetico. Infatti, anche se è presente il divieto di esportazione in molti Paesi, l’assenza di un partner internazionale come la Russia si fa sentire e quando i mercati si apriranno (se si apriranno) chi avrà dei rubli potrà partire per primo.
In ogni caso, non è possibile per ora accertare se questo accadrà, perché è uno scenario che si potrebbe verificare dopo il termine del conflitto in Ucraina. I rubli possono avere ancora un valore come piccola scorta anche nelle esportazioni (anche queste se si riapriranno i mercati), ma non è più possibile usare i rubli come scorta di valuta nei mercati che fanno guadagnare dai tassi di valuta. Chi ha i rubli in questo senso dovrebbe inserirli sotto un ETF per garantirsi una rendita (basti pensare a quelli che li hanno cambiati nel momento più favorevole, oppure hanno usato quella quotazione con i contratti per differenza).
In più, utilizzare i rubli – anche in formato digitale – potrebbe fornire grattacapi non da poco a livello legale. Se è vero che si sono confiscati i beni dei magnati russi, è anche vero che gli Stati che sostengono l’Ucraina (tra cui l’Italia) non vedono di buon occhio persone che investono in rubli. Di conseguenza, se non sei un esperto è meglio scegliere investimenti più sicuri.
Le tendenze
Parlare di tendenze in una situazione dove un annuncio ufficiale o un attacco possono cambiare le carte in tavola è quanto mai prematuro. Quello che si può dire è che da novembre 2022 il rublo non ha fatto che perdere colpi sull’euro, con variazioni giornaliere anche sopra al punto percentuale. Se non hai il polso fermo e non conosci le dinamiche dei mercati di scambio valute, cerca strumenti più sicuri.