Le obbligazioni garantite sono titoli che rappresentano un compromesso interessante tra il desiderio di rendimenti potenzialmente elevati e la necessità di limitare il rischio. Vediamo dunque più in dettaglio cosa sono le obbligazioni garantite, come funzionano e i tipi di garanzie coinvolte.
Approfondimenti
Indice
Cosa sono le obbligazioni garantite
La normativa delle obbligazioni garantite
Il funzionamento delle obbligazioni garantite
Cosa sono le obbligazioni garantite
Come d’altra parte suggerisce anche il loro nome, le obbligazioni garantite sono strumenti finanziari dotati di specifiche garanzie, fornite dalla società emittente (una banca o un altro intermediario), per il pagamento delle cedole e il rimborso di capitale. In caso si dovesse presentare un inadempimento si procederà al soddisfacimento degli interessi degli obbligazionisti con l’esecuzione delle garanzie accessorie al prestito.
Anche detta covered bond, un’obbligazione garantita è evidentemente caratterizzata da un profilo di rischio molto basso e, in parallelo, da un’elevata liquidità. L’ordinamento italiano ha deciso di introdurre questa risorsa grazie alla legge n. 80/2006 tramite il disposto dell’art. 7-bis della L. n.130/1999 (“Disposizioni sulla cartolarizzazione dei crediti”). Il legislatore ha introdotto questo strumento finanziario al fine di migliorare la raccolta delle banche italiane in termini di riduzione di costi e allungamento delle scadenze, offrendo così agli investitori al contempo dei titoli a basso profilo di rischio.
Un’altra caratteristica da ricordare soprattutto per quanto riguarda gli investitori è la presenza di un organo di vigilanza pubblico sugli emittenti e la fornitura di un rating da parte di società specializzate: tale punteggio (per i portafogli di attivi a garanzia della loro emissione) è molto spesso superiore a quello assegnato alle obbligazioni bancarie ordinarie dello stesso emittente.
La normativa delle obbligazioni garantite
La principale differenza dalle obbligazioni bancarie classiche è legata al fatto che il loro rimborso, se la banca dovesse fallire, viene assicurato dalla possibilità di sfruttare altre attività di alta qualità. Alcuni esempi di queste ultime sono crediti fondiari e ipotecari nei confronti delle PA, ma anche i titoli che vengono emessi nell’ambito delle operazioni di cartolarizzazione che hanno come oggetto dei crediti della stessa natura.
Attenzione però, perché l’emissione di questo particolare tipo di obbligazioni non è necessariamente concessa a tutte le banche. Esistono infatti alcuni specifici criteri quantitativi da rispettare: a stabilirlo sono state alcune recenti norme esplicitate nelle Disposizioni di vigilanza emesse dalla Banca d’Italia il 17 maggio 2007. Secondo quanto specificato dall’istituto nel merito della questione, infatti:
Le banche devono essere dotate di elevata patrimonializzazione in considerazione delle specifiche caratteristiche del mercato dei covered bonds e dell’esigenza di tutelare i creditori diversi dai portatori delle obbligazioni garantite, la cui garanzia patrimoniale è attenuata per effetto della cessione di attivi bancari di elevata qualità.
In riferimento alle ultime direttive in materia, inoltre, la Banca d’Italia ha precisato che esse:
- riducono dal 20 al 10 per cento del valore nominale dei covered bond emessi la quota entro la quale gli ABS sono ammessi come collateral; restano fermi gli altri requisiti già previsti dalla CRD. Tra tali requisiti è incluso il fatto che la cartolarizzazione abbia come sottostante, per almeno il 90%, crediti ipotecari che rispettano i requisiti di loan-to-value previsti in via generale (80% per i crediti ipotecari residenziali, 60% per quelli commerciali); inoltre, gli ABS devono avere un rating corrispondente alla classe di merito di credito.
- introducono nuovi e ulteriori requisiti di idoneità degli ABS-backed covered bonds: è previsto che il rispetto dei requisiti di cui al punto 1. debba essere assicurato, per tutto il tempo in cui gli ABS fanno parte del cover pool, dalla special public supervision prevista dagli Stati Membri a tutela dei portatori delle obbligazioni.
Il funzionamento delle obbligazioni garantite
Il funzionamento di questo strumento di raccolta, per il resto, è regolato dalle istruzioni di vigilanza, come già anticipato in precedenza. L’iter è simile a quello delle operazioni di cartolarizzazione e prevede:
- la cessione degli attivi da parte di una banca (cedente) a una società veicolo (cessionaria) e la segregazione degli attivi stessi, da parte della società veicolo, in un patrimonio separato, a cui viene applicata la disciplina ex legge n. 130/1999.
- l’emissione delle obbligazioni bancarie garantite da parte di una banca emittente (può eventualmente essere diversa da quella cedente) e la prestazione, da parte della società cessionaria, di una garanzia a valere sugli attivi segregati in favore dei portatori di covered bonds; questa garanzia sarà sempre irrevocabile, incondizionata e autonoma rispetto alle obbligazioni assunte dalla banca che ha emesso il titolo.
- l’erogazione alla cessionaria, da parte di una banca (può anche essere diversa sia dalla cedente che dall’emittente), di un finanziamento con l’obiettivo di fornire i mezzi per l’acquisto degli attivi il cui rimborso è subordinato all’integrale soddisfacimento dei diritti dei portatori delle obbligazioni garantite.
I tipi di garanzie
Le obbligazioni garantite possono essere garantite da diversi tipi di attività o beni. Alcuni dei tipi più comuni di garanzie includono:
- Beni immobili: molte obbligazioni garantite sono supportate da terreni, edifici o altre proprietà immobiliari dell’emittente. Questi beni forniscono una solida base per garantire l’obbligazione, ma la loro liquidità potrebbe essere limitata.
- Attrezzature e macchinari: le obbligazioni possono anche essere garantite da macchinari, attrezzature o beni strumentali per le operazioni aziendali..
- Flussi di cassa futuri: alcune obbligazioni garantite vengono supportate da flussi di cassa futuri generati dalle attività dell’emittente. Questi flussi di cassa possono includere entrate da contratti a lungo termine o proventi da vendite previste.
- Attività finanziarie: in alcuni casi, le obbligazioni possono essere garantite da attività finanziarie come azioni, obbligazioni o altre strumenti finanziari. Questo tipo di garanzia può fornire maggiore liquidità in caso di necessità di liquidare l’attività sottostante.
- Beni naturali: alcune obbligazioni garantite sono supportate da risorse naturali come petrolio, gas, minerali etc. Questi beni sono direttamente correlati al settore in cui opera l’emittente.