La Montedison è stata un’importante azienda chimica italiana che ha avuto un ruolo significativo nell’industria chimica europea nel corso del XX secolo. Molti si chiedono oggi che fine ha fatto la Montedison. Partiamo dalle origini con la storia di questo colosso.
Approfondimenti
- Fondazione: La storia della Montedison inizia nel 1966 con la sua fondazione come Montecatini Edison, nata dalla fusione tra Montecatini, un’importante azienda chimica italiana, e Edison, una società energetica. Si univano così gli impianti e il know-how della Montecatini con le somme ricevute dallo stato, che sarebbero state utilizzate per effettuare nuovi investimenti dell’Edison. Negli anni successivi la Montedison ha giocato un ruolo centrale nel settore chimico spiccando nella produzione di plastica, fibre sintetiche, prodotti chimici e farmaceutici. È stato uno dei conglomerati industriali figli del boom economico più grandi e importanti della storia industriale italiana. Il know-how della Montedison non dominava solo il mercato italiano, l’azienda infatti nel corso degli anni ha ampliato le proprie attività sia in Italia che all’estero, diventando un attore significativo nell’industria chimica globale. Nel 1979 gli impianti elettrici di Montedison (21 centrali idroelettriche e 2 termoelettriche) vennero riuniti in una nuova società, SELM.
- Crisi: nel corso degli anni ’90, però, la Montedison subisce una brutta battuta d’arresto dopo aver dovuto affrontare diverse crisi finanziarie per problemi di gestione, indebitamento e cambiamenti nel mercato globale a causa di investimenti ad alto rischio e scelte di gestione opinabili. Queste difficoltà hanno portato a una serie di cessioni di attività, inclusi rami d’azienda e divisioni. Nel 2001, la società è stata acquisita da Edison, società elettrica, e successivamente ha venduto molte delle sue attività per ridurre il debito. Questo processo ha portato allo smantellamento di gran parte delle sue divisioni.
- Ristrutturazione: nel corso degli anni ha dovuto cedere molte attività anche di settori chiave come la chimica e la farmaceutica fino a fare un’operazione di ristrutturazione e rebranding cambiando il nome da Montedison a Acea, focalizzandosi sul settore farmaceutico.
- Attualità: se ci chiediamo che fine ha fatto la Montedison oggi, la risposta è che non esiste più come azienda perché la gran parte delle sue attività originali sono state dismesse o integrate in altre società. Le attività rimanenti sono state ricondotte sotto la società madre Edison, che è coinvolta principalmente nel settore dell’energia.
La storia della Montedison è un chiaro esempio di un’azienda colosso in vari settori ha dovuto nel corso degli anni cedere le sue attività operative fino a ridimensionarsi e fare una ristrutturazione completa. L’impatto sull’industria chimica e sull’economia italiana nel corso degli anni da parte di Montedison è stato significativo. La Montedison ha vissuto le crisi nei decenni e i cambiamenti dell’industria, dell’economia e del mercato che in questi anni hanno portato a tali crisi.
Che fine ha fatto la Montedison oggi
Da secondo maggior gruppo industriale negli anni Ottanta, diventa il secondo gruppo italiano ad essere smembrato e venduto nel 2002. Un colosso che ha vissuto varie crisi e trasformazioni passando da azienda leader nel settore chimico in Italia, quinta in Europa e settima al mondo, al completo fallimento.
Oggi, per sapere che fine ha fatto la Montedison bisogna andare a cercare le aziende che ancora portano nel nome la loro precedente appartenenza al gruppo Montedison:
Edison: dopo la fusione del 1966 scomparve poi la denominazione fu ripresa nei primi anni novanta come filiale della Montedison per le attività energetiche.
Tecnimont: operante nel settore dell’ingegneria civile ed industriale, nel 2005 è stata ceduta dalla Edison al gruppo Maire Engineering (già FIAT Engineering), dando origine a Maire Tecnimont.
Novamont: con sede a Novara, è un’azienda specializzata nella produzione di bioplastica a partire dal mais, che ha ottenuto riconoscimenti a livello internazionale per la produzione di materiali biodegradabili.
Montefibre: nome del vecchio raggruppamento Montedison attivo nella produzione di tecnofibre; conferita alla Enimont passò successivamente all’EniChem; nel 1997 la proprietà fu rilevata dal gruppo tessile Orlandi S.p.A, di Gallarate. L’azienda porta ancora il vecchio nome ed è quotata in Borsa.