Da anni la comunità scientifica è perfettamente allineata su un punto in particolare: la transizione energetica rappresenta uno dei cambiamenti più significativi del nostro tempo, spinta dalla necessità di ridurre le emissioni di carbonio e combattere il cambiamento climatico. In questo contesto, materiali come il litio e le terre rare stanno assumendo un ruolo centrale, grazie al loro utilizzo in tecnologie chiave come batterie per veicoli elettrici (EV), turbine eoliche e dispositivi per l’energia rinnovabile. Per gli investitori, gli Exchange Traded Fund (ETF) su litio e terre rare offrono un modo accessibile e diversificato per partecipare a questa rivoluzione. In questo articolo cercheremo di esplorare il potenziale di questi strumenti finanziari, i loro vantaggi, i rischi e come sfruttarli per capitalizzare la transizione energetica.
Approfondimenti
Indice contenuto
Il ruolo del litio nella transizione energetica
Il litio è un componente essenziale delle batterie agli ioni di litio, utilizzate nei veicoli elettrici, nei dispositivi elettronici e nei sistemi di accumulo di energia. Con l’aumento della domanda di auto elettriche – si prevede che le vendite globali di EV supereranno i 30 milioni di unità entro il 2030 – la richiesta di litio è destinata a crescere esponenzialmente. Secondo le proiezioni dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), la domanda di litio potrebbe aumentare di oltre 40 volte entro il 2040.
Le terre rare, un gruppo di 17 elementi chimici, sono altrettanto cruciali. Elementi come il neodimio, il praseodimio e il disprosio sono utilizzati per produrre magneti permanenti ad alta efficienza, fondamentali per i motori delle turbine eoliche e dei veicoli elettrici. Inoltre, le terre rare trovano applicazione in elettronica avanzata, illuminazione a risparmio energetico e tecnologie di difesa. Tuttavia, la loro estrazione e raffinazione sono concentrate in poche regioni, principalmente in Cina, il che crea vulnerabilità nella catena di approvvigionamento globale.
Cosa sono gli ETF su litio e terre rare?
Gli ETF (Exchange Traded Fund) sono fondi negoziati in borsa che replicano l’andamento di un indice, un settore o una commodity. Gli ETF su litio e terre rare consentono agli investitori di ottenere esposizione a società coinvolte nell’estrazione, raffinazione e utilizzo di questi materiali senza dover acquistare azioni individuali. Questi fondi possono includere aziende minerarie, produttori di batterie, fornitori di componenti per energie rinnovabili e altre società legate alla filiera.
Esempi di ETF popolari in questo settore includono:
- Global X Lithium & Battery Tech ETF (LIT): focalizzato su società che operano nell’estrazione del litio e nella produzione di batterie;
- Amplify Lithium & Battery Technology ETF (BATT): un altro fondo che investe in aziende della filiera del litio e delle batterie;
- VanEck Rare Earth/Strategic Metals ETF (REMX): incentrato su aziende che estraggono e lavorano terre rare e altri metalli strategici.
Questi ETF offrono diversificazione, riducendo il rischio associato all’investimento in singole aziende, e sono accessibili anche agli investitori retail grazie ai costi relativamente bassi.
Vantaggi degli ETF su litio e terre rare
Ecco in breve quali sono gli elementi più interessanti da questo punto di vista:
- Esposizione alla crescita del settore: investire in un ETF consente di beneficiare della crescita complessiva del mercato del litio e delle terre rare, senza dover prevedere il successo di una singola azienda;
- Diversificazione: gli ETF includono un paniere di aziende, riducendo l’impatto di eventuali fallimenti aziendali o volatilità specifica;
- Accessibilità: gli ETF sono negoziati in borsa come azioni, rendendoli facili da acquistare e vendere attraverso qualsiasi piattaforma di trading;
- Costi contenuti: rispetto ai fondi gestiti attivamente, gli ETF hanno spese di gestione (expense ratio) generalmente più basse;
- Allineamento con la transizione energetica: investire in questi ETF significa sostenere indirettamente la transizione verso un’economia a basse emissioni, un obiettivo sempre più condiviso non solo dai governi ma anche dalle imprese.
Rischi da considerare
Nonostante le opportunità, indubbie, gli ETF su litio e terre rare presentano rischi che non andrebbero sottovalutati:
- Volatilità dei prezzi: i prezzi del litio e delle terre rare sono soggetti a fluttuazioni dovute a dinamiche di offerta e domanda, politiche commerciali e scoperte tecnologiche. Ad esempio, un aumento della produzione di litio in nuovi giacimenti potrebbe deprimere i prezzi;
- Concentrazione geopolitica: la Cina domina la produzione di terre rare (circa l’80% del mercato globale) e una parte significativa della raffinazione del litio. Tensioni geopolitiche o restrizioni all’export potrebbero influenzare i prezzi e la disponibilità;
- Innovazione tecnologica: nuove tecnologie, come batterie senza litio o alternative alle terre rare, potrebbero ridurre la domanda di questi materiali nel lungo termine;
- Rischi aziendali: anche se gli ETF diversificano il rischio, le società incluse possono essere esposte a problemi operativi, come incidenti minerari o difficoltà finanziarie;
- Esposizione ai mercati emergenti: molte aziende minerarie operano in Paesi con rischi politici o normativi elevati, come l’Australia, il Cile o la Repubblica Democratica del Congo.
Come sfruttare gli ETF per la transizione energetica
Per massimizzare il potenziale degli ETF su litio e terre rare, gli investitori possono seguire alcune strategie:
- Ricerca e selezione: analizza gli ETF disponibili, confrontando il loro focus (ad esempio, solo litio o anche altre tecnologie verdi), la composizione del portafoglio e l’expense ratio. Fondi come LIT o REMX possono avere esposizioni diverse, quindi scegli quello più allineato ai tuoi obiettivi;
- Orizzonte temporale lungo: la transizione energetica è un processo pluridecennale. Gli ETF su litio e terre rare sono più adatti a investitori con una prospettiva di lungo termine, disposti a sopportare la volatilità a breve termine;
- Diversificazione del portafoglio: non concentrare tutto il capitale in un singolo settore. Combina gli ETF su litio e terre rare con altri strumenti, come ETF su energie rinnovabili o indici azionari più ampi, per bilanciare il rischio;
- Monitoraggio delle tendenze: tieni d’occhio le politiche governative, come incentivi per i veicoli elettrici o restrizioni sulle emissioni, che possono influenzare la domanda di litio e terre rare. Ad esempio, l’Unione Europea e gli Stati Uniti stanno investendo miliardi in infrastrutture per l’energia pulita;
- Gestione del rischio: usa ordini stop-loss o altre strategie per limitare le perdite in caso di cali significativi del mercato.
Prospettive future
La transizione energetica è destinata a trasformare il panorama economico globale. Secondo BloombergNEF, gli investimenti in energie rinnovabili e tecnologie correlate potrebbero raggiungere i 10 trilioni di dollari entro il 2050. Questo scenario crea opportunità significative per il litio e le terre rare, ma richiede anche un approccio cauto. Gli investitori devono considerare non solo la domanda crescente, ma anche i rischi legati alla sovrapproduzione, alla regolamentazione ambientale e alle innovazioni tecnologiche.
Inoltre, le iniziative per diversificare le catene di approvvigionamento – come i progetti di estrazione di litio in Europa o il riciclo delle terre rare – potrebbero ridurre la dipendenza da pochi Paesi e stabilizzare i mercati. Gli ETF, con la loro capacità di adattarsi rapidamente a questi cambiamenti, rappresentano un veicolo ideale per cavalcare queste tendenze.
