Chi vuole preservare il proprio capitale dall’inflazione e investire in titoli dal basso rendimento ma sicuri, può optare per i titoli obbligazionari. Si tratta di strumenti finanziari affidabili e garantiti a bassissimo rischio di default, come i titoli di stato Usa, considerati dalle agenzie di rating a bassissimo rischio di insolvenza, perchè garantiti dal governo americano.
Approfondimenti
Prima di acquistare questi titoli di Stato occorre fare alcune valutazioni preliminari, ponderando con attenzione la tipologia di bond prescelto, la tassazione e la procedura per acquistare questi titoli dall’Italia.
Cosa sono i titoli di Stato americani
Attraverso i titoli di Stato americani il governo degli Usa finanzia il proprio debito pubblico e la spesa pubblica. Acquistando quelli che in gergo finanziario vengono definiti “Treasury”, gli investitori concedono un prestito al governo USA in cambio di un rendimento che scaturisce dal tasso di interesse cedolare (quando previsto) e dal valore nominale stesso dei titoli al momento della scadenza.
Il rendimento di questi titoli dipende da alcuni fattori fondamentali, tra i quali i tassi di interesse praticati dalla Federal Reserve e dalla valutazione effettuata dalle agenzie di rating sul grado di affidabilità dell’emittente. Sono varie le tipologie di Treasury offerti sul mercato dei titoli obbligazionari. Le principali differenze risiedono nel pagamento degli interessi periodici (non sempre previsti) e nella scadenza. Di seguito elenchiamo le varie tipologie di obbligazioni che si possono sottoscrivere.
Treasury Bill
I Treasury Bill o Buoni del Tesoro americani non sono altro che titoli obbligazionari a breve termine, la cui durata non supera mai un anno. Esistono quattro tipologie di Treasury Bill: a 4, 13, 26 e 52 settimane. Si tratta di obbligazioni emesse ad un prezzo inferiore rispetto al valore nominale e che quindi non prevedono il pagamento di cedole.
Treasury Note
I Treasury Note o Note del Tesoro sono obbligazioni a medio termine, la cui scadenza oscilla dai 2 ai 10 anni. Questa tipologia di obbligazione prevede il pagamento di cedole semestrali fisse, oltre al rimborso del valore nominale alla scadenza. Dal punto di vista statistico queste obbligazioni sono quelle maggiormente scambiate e rappresentano il vero termometro per comprendere e valutare lo stato di salute dell’economia americana.
I Treasury Bond
I Treasury Bond si contraddistinguono per l’ampia durata che può arrivare fino a trent’anni. E’ previsto il pagamento di cedole semestrali per costruire un piano pensionistico. Per via della scadenza molto lunga, l’esposizione al rischio inflazione di questa tipologia di obbligazione è molto elevato.
Le altre tipologie di obbligazione
Esistono altre tipologie di obbligazione, oltre a quelle già descritte, che sono meno diffuse ma garantiscono dei rendimenti certi. I Treasury Strips, ad esempio, sono bond che non pagano interessi periodici, ma che prevedono solo il rimborso del valore nominale alla scadenza. Si tratta di obbligazioni che vengono frequentemente sottoscritte dai fondi pensionistici americani. I Treasury Inflation-Protected Securities (TIPS), invece, prevedono un reddito variabile e seguono l’andamento dell’inflazione. Si tratta di strumenti che servono a proteggere il capitale dalla spinta inflazionistica e dalla crescita improvvisa dei prezzi.
Quale titolo prediligere
La scelta del titolo non è semplice e dipende strettamente dalle esigenze di investimento dell’investitore. Alcuni fattori chiave sono determinanti per orientare la propria strategia di investimento e realizzare dei profitti interessanti, in base alla propria età e alla proprie aspettative. Rivolgersi ad un consulente finanziario potrebbe rivelarsi una strategia vincente per capire quale possa essere il prodotto migliore per la propria situazione economica ed anagrafica. Bisogna sempre ricordarsi che il prezzo dei titoli di Stato dipende strettamente dalla legge della domanda e dell’offerta.
Quando i tassi di interesse salgono, il valore delle obbligazioni tende a scendere, e viceversa. La valutazione delle agenzie di rating è fondamentale per garantirne l’affidabilità e la sicurezza. Il mercato obbligazionario americano, come quello di tutti gli altri paesi, tende ad essere condizionato dalla situazione economica nazionale e internazionale.
Più cresce la durata dei titoli obbligazionari e maggiore sarà il rischio che l’investitore correrà, anche se i rendimenti sono più elevanti quanto è maggiore la durata. L’investitore può decidere di liquidare i bond anche prima della loro scadenza naturale, vendendoli sul mercato secondario.
Anche il rating svolge un ruolo nevralgico nella misurazione del grado di solvibilità dell’emittente Da sempre il rating del governo Usa è molto elevato, poiché l’ipotesi che possa andare in default è davvero remota. Ogni investitore deve essere sempre bravo e pronto a cogliere eventuali segnali di cambiamento per potersi muovere con largo anticipo, evitando rovinose perdite.
La tassazione sui Titoli di Stato americani in Italia
Le plusvalenze che scaturiscono dalla compravendita di titoli di Stato americani e dagli interessi maturati, sono soggette in Italia ad una imposta sostitutiva del 12,5%. A questa deve aggiungersi anche una tassazione a monte dei titoli a livello federale che oscilla dal 10 al 37%. Il tasso di ritenuta può anche essere ridotto in forza di appositi accordi tra Italia e Usa. Ecco perchè è sempre opportuno consultare un contabile esperto prima di effettuare qualsiasi operazione di compravendita.
Molto meglio affidarsi ad intermediari qualificati come gli istituti bancari anche per poter diversificare il proprio portafoglio, evitando di correre rischi inutili. In alternativa si può ricorrere alle piattaforme di trading online, affidandosi solo a quegli operatori regolamentati e affidabili.