Il cambio euro/yen è favorevole? Chi opera nello scambio di valute potrebbe non prendere in considerazione questa coppia di valute, perché la moneta giapponese tiene conto del debito pubblico elevato. In realtà, il tasso di cambio tra euro e yen è molto importante, non solo per chi viaggia in Giappone. Ecco quali sono i 5 motivi per cui dovresti pensarci.
Approfondimenti
Quali fattori tenere in considerazione per valutare il cambio
Il cambio euro/yen è favorevole? Molto dipende dalla situazione sui mercati, ma in generale conviene tenere in considerazione questa coppia di valute quando
- Si vuole un’alternativa più comoda quando si passa alle monete orientali. Supponiamo che tu abbia nel portafoglio investimenti nelle coppie di valute anche lo yuan, cioè la moneta cinese, oppure altre monete orientali volatili. La crescente importanza dei Paesi BRICS non è da sottovalutare. Lo Yen diventa così un ottimo collegamento tra l’euro o il dollaro e le monete orientali in genere su cui vuoi investire. Certo, in questo caso ci vuole abbastanza esperienza nei mercati molto volatili.
- Per avere una riserva in moneta orientale valida. Lo Yen ha la sua importanza anche negli scambi con il dollaro e su questa moneta si basa anche l’indice NIKKEI. I non addetti ai lavori possono aver sentito nominare l’indice asiatico al telegiornale, ma chi opera nelle valute sa che l’indice si riferisce alle maggiori imprese orientali. Visto che sulla Cina è difficile per un europeo o un americano ottenere informazioni sui mercati orientali (soprattutto nella tecnologia) ecco che l’indice NIKKEI espresso in Yen è un aiuto.
- I rapporti tra Giappone e USA sono ottimi per una serie di motivi anche diplomatici e politici. Anche con l’Italia ci sono ottimi rapporti, ma non essendoci più la Lira, a livello di investimenti volatili questo ultimo aspetto è meno interessante. La coppia dollaro/yen può essere più favorevole della diretta euro/yen o della coppia euro/dollaro (che è quella più competitiva sui mercati). Perché non giocarsi anche questa carta?
- C’è una grande richiesta di cambio moneta. Infatti, i turisti europei che arrivano in Giappone difficilmente hanno il denaro in yen subito disponibile e nel Paese del Sol Levante non sempre si accetta la carta di credito. Poter partire già con una base per i tassi di cambio è già un vantaggio.
- L’euro si rafforza spesso nei confronti dello yen. Questo favorisce le esportazioni dal Giappone, dove c’è anche un mercato di appassionati pronto per richiedere la merce che proviene dall’Oriente e che è difficile da trovare da noi. Se hai perso sui mercati finanziari e cerchi una riserva di euro con una moneta semplice da gestire.
Certo, è anche vero che la coppia di valute euro/yen non è sempre vantaggiosa. Infatti, se non ti interessano i mercati orientali, oppure hai scelto dei titoli a lunghissima scadenza per ottenere una riserva di liquidità in caso di emergenza, non ti serve materialmente convertire gli euro in yen. Ti consigliamo comunque di verificare questa coppia di valute accanto agli altri indicatori, anche perché questa è una delle coppie principali negli investimenti che sfruttano le fluttuazioni negli scambi di moneta.
La situazione in Giappone
Il Pil del Giappone è aumentato dello 0,4% nel primo trimestre del 2023 secondo i dati di Info Mercati Esteri. Nel 2023 il Pil del Paese orientale crescerà dell’1,8% e dello 0,9% nel 2024 secondo le previsioni. La domanda interna si sta riprendento e le esportazioni anche, dopo un periodo difficile legato aal Covid-19 e alla guerra in Ucraina.
Il Giappone ha un alto debito pubblico, ma emette la moneta in base alle proprie esigenze. Quindi, ha tassi negativi e controllo attivo dei rendimenti dei titoli governativi. Anche in questo Paese si combatte l’inflazione e si cerca di farla ritornare al 2%. Il rapporto del debito pubblico sul Pil è del 263,9%, maa non c’è un alto rischio di default perché il 90% del debito è in mano agli stessi giapponesi, seguiti aa ruota da investitori stranieri (che però non detengono percentuali preoccupanti).
L’economia nell’Area Euro
Per l’Area Euro, l’inflazione è destinata a scendere, complice anche l’attività di aumento dei tassi di interesse da parte della BCE, anche se i cambiamenti si vedranno solo nella seconda metà del 2024. L’unione fa la forza nel caso dell’Euro, che può contare su economie forti, anche se indebolite sul piano energetico per via della guerra in Ucraina. L’inflazione ha spinto per la contrazione dei consumi, ma i singoli Stati stanno intervenendo in tal senso.
Lo scorso 25 settembre, l’euro si è consolidato sullo yen, mentre ha avuto un calo sul dollaro, come attestato anche da La Stampa. Queste monete “si parlano” molto tra loro attraverso i tassi di cambio, quindi è bene tenerle d’occhio quando si investe nei mercati tradizionali delle monete.