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Fida premia i fondi di investimento che hanno iniziato meglio il 2023

Acqua sotto forma di gocce con onda sullo sfondo oro blu mare

Fida, società di sviluppo applicazioni software per i servizi finanziari e di distribuzione e analisi di dati nel risparmio gestito, ha realizzato uno speciale studio di ricerca per analizzare gli andamenti di una specifica parte di investimenti finanziari durante i primi mesi del 2023. Stando ai dati raccolti da Finanza Data Analisi sono salute e acqua i prodotti specializzati destinati agli investimenti tematici più gettonati, che stanno via via sostituendo gli asset tradizionali.

Investimenti sulla salute

Per quanto riguarda la salute, la ragione della crescita degli investimenti in questo segmento è da ricercare nella maggiore consapevolezza riservata all’invecchiamento. Lo scopo di sempre più esseri umani è quello di preservare la qualità degli anni che passando, migliorando anche le condizioni di vita. E si guarda dunque alle nuove categorie dinamiche demografiche che appartengono ad una dimensione fortemente rappresentata, la silver generation e chi si concentra sul well being un segmento di tipo clinico-farmaceutico. I dati della top ten stilata da Fida raccontano che i prodotti più performanti ma anche meno rappresentativi sono gli hedge, dal nuovo anno gli speculativi hanno perso l’1,6% e guadagnato oltre il 3,4%. Trattandosi di fondi speculativi non si deve trascurare la volatilità sopra la media tra il 14% e il 17% a uno, tre e cinque anni, il che rende alto il rischio di perdite. L’Italia si pone in alto nella classifica dei rendimenti rispetto alle attività dei trend della silver economy, da cui alcune attività possono ricevere diversi benefici. Il Belpaese ha infatti un ruolo fondamentale in questo, visto che Generali Investments è in cima alla classifica dei rendimenti con Gis Sri ageing population, un fondo che ha registrato un aumento del 12,5% ed è l’unico della top ten a essere in positivo con 5,7%. Al secondo posto Fidelity, con un 10,6% e Decalia con 10,35%

Acqua, tra le risorse idriche e naturali più importanti anche per i fondi di investimento

La carenza sempre maggiore di fonti idriche anche nei paesi sviluppati sta diventando un tema a causa del peggioramento dei cambiamenti climatici, della crisi demografica e dell’inquinamento. Nonostante questi enormi problemi, l’acqua rappresenta un investimento dalle grandi potenzialità di crescita a lungo termine. Secondo i dati raccolti da Fida le classi di fondi comuni azionari sono 122 e sono 35 autorizzate alla vendita a retailer italiani. Sono poi solo 3 su 22 gli Exchange traded fund quotati in Borsa che investono in risorse idriche. 

Non si deve tralasciare il ruolo giocato sia dai Paesi emergenti che dai Paesi sviluppati. Sebbene questi ultimi sviluppino a ritmo costante startup che arricchiscono il paniere di aziende oggetto di investimento, sono i componenti della classe media dei Paesi emergenti che potrebbero espandere il mercato nei prossimi anni, nonostante ad oggi siano i maggiori responsabili dell’inquinamento delle acque. 

Se l’oro blu resta il maggiore fornitore di energia, proseguendo sulla strada della transizione ecologica anche le materie prime e le fonti di energia rinnovabile potranno presto tornare protagoniste dei portfolio degli investitori.

L’innovazione tra gli investimenti tematici più interessanti del 2023

I migliori prodotti nella categoria che concerne l’innovazione sono stati individuati da Fida nel metaverso,  intelligenza artificiale, machine learning, telecomunicazioni e nella tecnologia digitale.

Come sottolineato dalla financial analyst di Fida Monica Zerbinati, “I fondi azionari focalizzati sull’intelligenza artificiale si dimostrano mediamente i più performanti dall’inizio dell’anno, ma sopportano anche livelli di volatilità e di perdita massima non trascurabili, soprattutto a medie scadenze”. 

Investimenti tematici e la crisi dei mercati finanziari

La guerra in Ucraina e la conseguente crisi dei mercati finanziari, la stretta monetaria operata dalle banche centrali e l’inflazione hanno fortemente contribuito alla perdita di popolarità degli investimenti tematici, che invece avevano avuto un momento di grande successo durante la pandemia da Covid19. Stando ai dati di Fida il 2023 è iniziato con un sentimento di positività tra i mercati che hanno premiato tutte le asset class, o quasi tutte, e hanno permesso il ritorno dei grandi megatrend. In questo scenario le fonti di energia rinnovabile, come si è già avuto modo di verificare, stanno vivendo un momento di popolarità grazie all’impegno globale sulla transizione energetica. Va detto, tuttavia, che i combustibili fossili continuano a ritagliarsi un proprio spazio proprio grazie al conflitto tra Russia e Ucraina, situazione che ha permesso agli energetici non sostenibili di posizionarsi tra i top performer del 2022. Ma il green è pronto alla rivincita proprio grazie all’abuso dei fossili, c’è entusiasmo nei confronti dei prodotti sostenibili che sono partiti con una spinta importante nei primi mesi del 2023, e secondo Zerbinati: “I fondi sulle energie alternative registrano in media un allungo del 7%, mentre gli energetici tradizionali viaggiano attorno alla parità. Torna quindi ad alimentarsi quel rapporto di forza che premia le prime sul medio periodo: a cinque anni, infatti, le performance delle due asset class sono rispettivamente del 93% e del 54%, mentre solo ad uno e tre anni possiamo apprezzare la sovraperformance dei combustibili fossili”.
Ci sono anche le telecomunicazioni a regalare grandi soddisfazioni, mentre la fintech presenta dati in rosso. In conclusione, considerando le attuali condizioni del mercato e la preminenza delle sorelle del big tech, la scelta dei prodotti passivi potrebbe essere quella vincente.

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