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Relazione annuale Antitrust: metà delle famiglie ha eroso i risparmi a causa dell’inflazione

Relazione annuale Antitrust - metà delle famiglie ha eroso i risparmi nel 2022

In Senato, il presidente dell’Antitrust Roberto Rustichelli ha presentato oggi la relazione annuale Antitrust sull’attività svolta nel 2022, mettendo in luce le ripercussioni delle attuali politiche monetarie e dell’inflazione, con focus particolare sui più bisognosi. In Italia, metà delle famiglie ha eroso i risparmi e sono necessarie misure urgenti per alleggerire questa situazione.

Metà delle famiglie ha eroso i risparmi

Secondo quanto ribadito da Rustichelli durante la presentazione della relazione annuale Antitrust, “l’inflazione grava più sulle famiglie che hanno una minore capacità di spesa. Colpisce i bisognosi più dei ricchi, riduce il valore dei risparmi e pesa particolarmente sui lavoratori a reddito fisso”. Questa affermazione evidenzia come l’inflazione abbia un impatto più negativo sulle famiglie con minori risorse economiche, metà delle famiglie ha eroso i risparmi, provocando una diminuzione del potere d’acquisto e una riduzione del valore dei risparmi.

Relazione annuale Antitrust: metà delle famiglie ha eroso i risparmi a causa dell’inflazione, l’allarme del presidente Rustichelli

Fondo sovrano UE: una via percorribile

Il presidente dell’Antitrust ha anche approvato l’idea del Fondo sovrano dell’Unione Europea, affermando che si tratta di una strada da percorrere con coraggio. Questo suggerisce che Rustichelli sostiene l’implementazione di un fondo sovrano a livello europeo, superando l’approccio di misure di sostegno nazionali, al fine di affrontare le sfide attuali e mantenere un ruolo di rilievo nell’arena globale.

Rustichelli ha anche evidenziato che la concorrenza fiscale sleale tra gli Stati membri continua a essere una forma di sovvenzione indiretta che mina le condizioni di concorrenza equa nel mercato unico. Ha sostenuto la necessità di un’imposizione fiscale minima globale, ma ha anche sottolineato come la proposta di un’aliquota fiscale minima del 15% per le imprese di maggiori dimensioni sia stata vanificata. Ha indicato che questo tema è urgente e richiede un impegno deciso.

Quest’ultimo, inoltre, ha affermato che i tradizionali presidi dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, riportati nella relazione annuale Antitrust non sono sufficienti a promuovere l’innovazione e a far fronte alla concorrenza dei colossi extraeuropei. Pertanto, è necessaria una politica industriale comune per rispondere alle sfide provenienti dall’economia americana e asiatica e mantenere la competitività nel mercato interno.

Relazione annuale Antitrust: il presidente Rustichelli appoggia l’idea di istituire un fondo sovrano europeo

La questione dei tassi

Rustichelli ha evidenziato che durante il 2022 oltre la metà delle famiglie ha eroso i risparmi e come, nonostante le banche abbiano aumentato i tassi di interesse per i prestiti, non hanno aumentato nella stessa misura i tassi di interesse offerti ai clienti che detengono depositi.

La presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde ha sottolineato l’importanza di un dialogo tra banche e clientela che porti a una maggiore remunerazione dei depositi e dei risparmi. Questo suggerisce che la BCE ritiene necessario migliorare la remunerazione offerta alle persone che depositano i propri risparmi presso le banche, al fine di garantire un equo trattamento e incentivare il risparmio.

Relazione annuale Antitrust

La relazione annuale Antitrust sull’attività svolta nel 2022 illustrata da Rustichelli ha evidenziato che gli interventi dell’Antitrust in materia di concorrenza hanno generato benefici per imprese e consumatori per circa un miliardo di euro nel 2022 e per cinque miliardi e mezzo negli ultimi quattro anni. Questo sottolinea l’importanza delle azioni volte a garantire la concorrenza corretta e a prevenire comportamenti anticoncorrenziali da parte delle imprese.

La relazione del presidente dell’Antitrust, Roberto Rustichelli, mette in luce l’impatto negativo dell’inflazione sulle famiglie con minori risorse economiche con particolare enfasi sul fatto che metà delle famiglie ha eroso i risparmi. A proposito ha definito l’inflazione come “la tassa più odiosa”. Per questo ha ribadito la necessità di un dialogo per una maggiore remunerazione dei depositi e dei risparmi, e l’approvazione dell’idea di un Fondo sovrano europeo. Questi elementi evidenziano le sfide economiche attuali e l’importanza di politiche e misure volte a garantire equità e stabilità finanziaria.

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