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BCE annuncia aumento dei tassi di 25 punti base, ulteriori rialzi a luglio

aumento dei tassi BCE

La BCE ha annunciato un aumento dei tassi di interesse di 25 punti base (un quarto di punto percentuale). Questo porta il tasso sui rifinanziamenti principali dal 3,5 al 4%, quello sui depositi al 3,50% e quello sui prestiti marginali al 4,25%. La BCE ha preso questa decisione per garantire un ritorno tempestivo dell’inflazione al target del 2%. La banca centrale intende mantenere tassi sufficientemente restrittivi fino a quando sarà necessario. La presidente della BCE, Christine Lagarde, ha affermato che è molto probabile che ci saranno ulteriori rialzi dei tassi a luglio.

Aumento dei tassi: mercati in fermento

Le decisioni della Banca Centrale Europea (BCE) sull’aumento dei tassi stanno attirando l’attenzione dei mercati finanziari. Le Borse europee si muovono in modo incerto in attesa delle dichiarazioni della BCE sulla politica monetaria. Gli investitori sono in fermento e i rendimenti dei titoli di Stato sono in netto rialzo, poiché si prevedono ulteriori aumenti dei tassi da parte di Francoforte.

Le decisioni della BCE hanno avuto un impatto significativo sui mercati finanziari. Le Borse europee si sono mosse senza una direzione ben precisa. L’indice d’area Stoxx 600 ha registrato una diminuzione dello 0,4%. Le principali borse europee, come Parigi, Francoforte e Milano, hanno riportato cali, mentre Londra e Madrid sono rimaste piatte. Il settore tecnologico ha subito una flessione del 1,7%. Anche i settori delle auto e del lusso hanno registrato vendite, rispettivamente dello 0,8% e dell’1,4%. Le banche e le assicurazioni hanno riportato un calo dello 0,5%, con Deutsche Bank che ha visto un calo del 20% del trading nel trimestre.

D’altra parte, l’energia è aumentata dello 0,3%, trainata dal continuo aumento del prezzo del petrolio. Il WTI è salito dell’1,2% a 69,10 dollari al barile, mentre il Brent si è attestato a 74,1 dollari (+1,2%). Le utility hanno registrato acquisti dello 0,2%, con un balzo del 23% delle quotazioni del gas a 47 euro al megawattora. Anche il settore farmaceutico è stato positivo, registrando un aumento dello 0,3%.

Bce: avanti con nuovo aumento dei tassi da 25 punti, inflazione ancora troppo alta

Stop al reinvestimento dei titoli

In una conferenza stampa, la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde ha confermato anche lo stop, a partire da luglio, ai reinvestimenti dei titoli in scadenza acquistati nell’ambito del programma di acquisto di titoli Qantitative Easing o QE.

La decisione di interrompere i reinvestimenti dei titoli in scadenza rappresenta una svolta significativa nella politica monetaria della Banca centrale europea. Finora, la BCE ha reinvestito gli importi maturati dei titoli acquistati nel quadro del QE al fine di mantenere stabile il livello del portafoglio totale di titoli. Questa strategia era stata adottata per sostenere le condizioni finanziarie favorevoli e l’ulteriore trasmissione della politica monetaria accomodante.

Tuttavia, con lo stop ai reinvestimenti, la BCE ha indicato una graduale normalizzazione della politica monetaria. Questa decisione riflette la valutazione del Consiglio direttivo della BCE sulle prospettive economiche e sul raggiungimento degli obiettivi di inflazione nel medio termine. L’obiettivo è quello di bilanciare l’accomodamento monetario con l’andamento dell’economia e l’evoluzione dell’inflazione.

Il consenso “molto molto ampio raggiunto nella decisione testimonia la volontà della BCE di adottare misure coerenti e concertate per garantire la stabilità finanziaria e il raggiungimento degli obiettivi di politica monetaria.

Aumento dei tassi: inflazione

Mentre la Federal Reserve (Fed) si è riunita e ha deciso per uno stop, dopo una serie di 10 rialzi consecutivi dei tassi di interesse americani, la BCE rincara la dose.Tuttavia anche gli Stati Uniti potrebbero effettuare ulteriori adeguamenti al rialzo entro la fine dell’anno.

In base alle proiezioni macroeconomiche di giugno, gli esperti dell’Eurosistema si attendono che l’inflazione complessiva si attesti in media al 5,4% nel 2023, al 3,0% nel 2024 e al 2,2% nel 2025“, spiega la Bce. Il rialzo di giugno è stato considerato necessario perché “l’inflazione è calata ma si stima che resterà troppo alta troppo a lungo. È molto probabile che continueremo ad alzare i tassi di interesse a luglio a meno che non ci sia un cambiamento concreto del nostro scenario“. Lo ha detto la presidente della Bce in conferenza stampa sottolineando anche l’insoddisfazione per l’outlook sull’inflazione.

L’aumento dei tassi può influenzare i mercati finanziari e le famiglie che dipendono dai mutui

Impatto sui mutui e le famiglie

Le decisioni della BCE sull’aumento dei tassi possono avere un impatto significativo sul settore dei mutui e sulle famiglie. Secondo le stime, le rate dei mutui potrebbero aumentare fino a 275 euro rispetto all’anno scorso. L’aumento dei tassi di interesse da parte della BCE potrebbe portare a un incremento dei costi dei mutui per le famiglie che hanno stipulato contratti con tassi variabili. Le rate mensili potrebbero aumentare, mettendo a dura prova il bilancio familiare e riducendo la disponibilità di reddito per altre spese.

D’altra parte, le famiglie che hanno optato per mutui a tasso fisso non subiranno immediatamente gli effetti dell’aumento dei tassi di interesse. Tuttavia, potrebbero vedere un aumento dei costi dei mutui al momento del rinnovo o al termine del periodo di blocco del tasso fisso.

In generale, l’aumento dei tassi di interesse potrebbe influire sulle decisioni di acquisto delle famiglie, limitando la loro capacità di prendere in prestito per l’acquisto di immobili o di altri beni a credito. Ciò potrebbe avere un impatto negativo sul settore immobiliare e sul mercato dei consumi.

Dinamiche da monitorare

Le decisioni della BCE sull’aumento dei tassi di interesse hanno avuto un impatto sui mercati finanziari, con un’incertezza diffusa nelle borse europee e una variazione delle performance settoriali. Questi ritocchi al rialzo sono da inserire in un quadro di incertezza economica: i dati dell’Ocse sul primo trimestre del 2023 mostrano la Germania in recessione, mentre l’Italia migliora e cresce dello 0,6% in un contesto di accelerazione del Pil del G20.

È importante tenere d’occhio l’evoluzione della politica monetaria della BCE e le decisioni future sui tassi di interesse, poiché continueranno a influenzare i mercati finanziari e le famiglie che dipendono dai mutui. Gli investitori e le famiglie dovrebbero valutare attentamente i loro piani finanziari e fare le opportune considerazioni in risposta a queste dinamiche di mercato. Per maggiori info al seguente link è disponibile il comunicato diffuso dalla Banca D’Italia.

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