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Aumento prezzi generi alimentari: come far fronte all’aumento delle spese quotidiane

Anziano che chiede consiglio a un commessoin un supermercato

Aumento prezzi generi alimentari, da cosa dipende e come difendersi? In tanti hanno notato la differenza di prezzo negli ultimi mesi. A certificare la situazione è l’Istat. Secondo l’ente di rilevazione, ad aprile 2023 c’è stato un aumento dei prezzi dei generi alimentari dello 0,4% rispetto a marzo e dell’8,2% rispetto ad aprile 2022. Oltre agli aumenti nel cosiddetto carrello della spesa, ci sono quelli accessori. Si va dai trasporti ai servizi energetici, fino alle attività culturali. Qual è la situazione oggi e cosa fare per cercare di risparmiare?

Quanto sono aumentati i generi alimentari

Carrello mezzo pieno con due persone che fanno i conti

Cosa significano queste percentuali? La pasta ha superato 1 euro al chilo. Un discorso simile si può fare per l’olio. Lo zucchero, invece, schizza con un aumento del 46% a luglio. L’aumento della spesa in media è di circa 2.227 euro secondo l’Unione Nazionale dei Consumatori, che evidenzia anche una riduzione dell’inflazione dall’8,2% al 7,6% nelle ultime settimane.

Anche per chi investe questi dati sono importanti. Infatti, indicano qual è il potere di acquisto delle famiglie e la loro propensione a spendere. In un contesto come queste, le famiglie tendono a risparmiare (non sempre riuscendoci). L’aumento prezzi generi alimentari percepito al termine di tutti i passaggi è dell’11,2%, ma l’andamento al ribasso dell’inflazione tende a far ben sperare per la seconda parte dell’anno.

Come difendersi? Le strategie più comuni sono aspettare i saldi per l’abbigliamento o gli sconti in generale per i beni durevoli. Dove si può si cerca di ritardare gli acquisti, dando priorità alle spese fisse. Anche l’aumento dei tassi di interesse sui mutui non aiuta. Chi ha un tasso variabile sulla casa preferisce risparmiare per via dei rialzi sulle rate.

Ci sono idee più efficaci per ottenere una buona spesa nonostante l’aumento prezzi generi alimentari. Il ritorno alla “lista” e un acquisto settimanale sono due ottimi metodi per risparmiare e scegliere il necessario. Acquistare prodotti economici non è sempre sbagliato. Nella GDO ci sono dei marchi collegati che offrono articoli italiani dove il consumatore finale non paga il costo pubblicitario delle grandi firme.

Anche in ottica sostenibile può essere utile acquistare alla spina, soprattutto sui detersivi e sulla pasta. Infine, dove possibile, ti può aiutare rivolgerti all’agricoltore o alla filiera corta. Scegli prodotti alimentari della tua zona e risparmi per via del costo di trasporto ridotto e per i minori passaggi all’interno della filiera.

Risparmiare diventa una necessità anche in Italia per fronteggiare l’aumento prezzi generi alimentari. Si cerca di trovare delle strade percorribili per salvare il potere d’acquisto, come la recente carta ricaricabile pensata dal Governo per aiutare le famiglie numerose.

Perché sono aumentati i prezzi degli alimenti

Carrello a mano con carote e verdure tenuto da una mano

L’aumento prezzi generi alimentari non è un caso. Il conflitto in Ucraina ha causato un aumento diretto nei fertilizzanti e negli alimenti, soprattutto derivati del grano. Infatti, l’Ucraina è stato uno dei granai del mondo. La guerra, però, non ha favorito le esportazioni.

Così diversi mercati si sono trovate in difficoltà. Questo spiega l’aumento di pasta e pane, che sono la base della dieta mediterranea italiana. L’aumento alla base anche dei mangimi per animali da allevamento ha comportato a cascata una ricaduta sulle carni. Le uova, invece, hanno subìto un aumento per via dell’influenza aviaria negli Stati Uniti. Il mercato italiano ha retto, ma non è stato sufficiente per evitare i rincari.

Altri fattori che hanno causato i rincari alimentari sono i costi del trasporto su gomma. Questi sono aumentati a causa della volatilità del petrolio. Aumentando il costo al barile, è cresciuto anche il costo di trasporto e di conseguenza il prezzo finale al consumatore. Il prezzo finale che si trova nei supermercati è anche frutto di una serie di passaggi di distribuzione, che hanno il loro costo.

Aumento prezzi generi alimentari: torneranno come prima?

Donna che sceglie le verdure mentre fa la spesa

Al momento è molto difficile prevedere quando i prezzi torneranno come prima. L’unica certezza è che l’inflazione sta migliorando e va riducendosi. Le ripercussioni della guerra sul carrelo della spesa sono imprevedibili, ma per ora si può risparmiare con qualche consiglio e investendo del tempo nel fare la spesa. Le app dei supermercati possono essere di aiuto.

Per gli analisti, invece, è importante verificare l’andamento dei mercati emergenti in questo periodo vista la crisi. In particolare, è bene concentrarsi su Paesi che reggono: i produttori di gas o petrolio (Qatar e Arabia Saudita), i Paesi che si affacciano all’Europa (come la Turchia) e gli Stati che stanno migliorando secondo il Fondo Monetario Internazionale (come il Costa Rica). L’analisi preliminare di questi titoli volatili è importante per chi investe sui cambi di valuta e sta valutando dove investire.

Su questi titoli l’indicatore principale è la stabilità politica. Questo elemento crea delle condizioni socioeconomiche misurabili. La sicurezza alimentare è un fattore determinante della stabilità. Per questo vale la pena analizzare nei dettagli come i Paesi si comportano di fronte alla crisi alimentare.

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