I tassi di cambio sono fondamentali, non solo per chi viaggia e si sposta continuamente da paese a paese, ma anche per gli investitori internazionali che traggono profitti proprio dalla fluttuazione del valore delle monete. Al giorno d’oggi è abbastanza facile trovare le quotazioni dei tassi di cambio, ma bisogna avere anche le conoscenze giuste per saperle leggere e fare calcoli basati su di esse. Diamo un’occhiata più da vicino per scoprire come si calcolano i tassi di cambio delle valute.
Approfondimenti
Trovare e leggere i tassi di cambio
Oggi, grazie ad internet, trovare i tassi di cambio di una moneta è semplice come bere un bicchiere d’acqua. Bastano pochi click e tutto è già abbastanza chiaro. Quando si è in viaggio, si possono spesso trovare le tariffe pubblicate negli aeroporti o nelle banche locali. Se, invece si fa trading nel mercato dei cambi (“forex”), basta controllare la propria piattaforma di trading per avere ogni informazione in tempo reale senza margini di errore. Insomma, non è mai stato facile come adesso controllare e monitorare costantemente la fluttuazione delle valute.
Le quotazioni delle valute vengono sempre accoppiate poiché i valori sono sempre relativi al rapporto tra le due. La coppia di monete che fa registrare il maggior numero di scambi è quella formata dal dollaro USA e dall’euro, perché si tratta delle due valute più comunemente quotate a causa del loro status di monete di riserva presso molte banche centrali estere.
Si tratta di due valute che fluttuano in maniera continua a causa di vari fattori economici, tra cui domanda e offerta, indicatori economici, attività commerciali e di copertura e hedge fund o trading finanziario. Le piccole modifiche non sono altro che frazioni del valore che tecnicamente vengono identificate come “pip” tra i commercianti di valuta.
Nel caso dei cambi di valuta aeroportuali bisogna invece calcolare uno spread più ampio tra le valute. Non si può parlare di una vera e propria commissione diretta, ma chi fa attività di exchange guadagna esagerando le differenze dei tassi di cambio. La cosa migliore per evitare di pagare spread alti è quella di effettuare i cambi tramite la tua stessa banca locale o tramite una banca estera.
Come calcolare i tassi di cambio
Calcolare il tasso di cambio può sembrare semplice a primo acchito, ma in realtà non è proprio così. Bisogna avere chiare alcune nozioni base di matematica. È abbastanza facile convertire $ 100 in valuta estera durante un viaggio, ma la conversione di valute quando si analizzano i rendiconti finanziari di un titolo estero può comportare grandi differenze quando si tenta di fare un investimento.
Un esempio facile
Supponiamo che il tasso di cambio EUR/USD sia 1,20 e che si vogliano convertire $ 100 dollari USA in euro. L’operazione da fare è semplicemente quella di dividere i $ 100 per 1,20. Il risultato è il numero di euro: 83,33. Convertire euro in dollari USA significa invertire quel processo: moltiplicare il numero di euro per 1,20 per ottenere il numero di dollari USA.
C’è una regola semplice che si può seguire ed è quella di moltiplicare da sinistra a destra e dividere da destra a sinistra. La valuta finale è l’output desiderato del calcolo.
Coloro che viaggiano hanno un’idea approssimativa di quanto valgono i propri soldi, ma i trader di valuta che hanno una leva finanziaria elevata devono valutare attentamente ogni spostamento, che in gergo tecnico si chiama “pip”. Anche una piccola fluttuazione in una valuta è molto importante per un investitore internazionale perché può determinare grosse perdite o grossi profitti in base all’andamento del mercato e alle previsioni effettuate. Insomma quello che per un profano può rappresentare un’inezia, per un investitore (soprattutto se la leva applicata è alta) può rappresentare una fonte di guadagno (o di perdita) importante.
Come vengono determinati i tassi di cambio?
E’ il libero mercato e il classico meccanismo che bilancia domanda e offerta a determinare il valore dei tassi di cambio, anche se le azioni delle banche centrali e dei governi possono influenzare tali dinamiche. Quando gli investitori aumentano la domanda di una determinata valuta, il tasso di cambio di quella valuta, inevitabilmente, tenderà a crescere. La domanda può aumentare o diminuire anche in base alla forza dell’economia di una nazione e alle decisioni prese dalle banche centrali di riferimento. Quando l’inflazione di un paese è alta, la valuta diminuisce il suo valore. A parità di condizioni, una valuta inflazionistica perde valore nelle sue coppie forex.
Come si calcolano i tassi di cambio a termine?
Diverso è il discorso per i tassi di cambio a termine che scaturiscono da accordi contrattuali per scambiare valute a un tasso prestabilito in un giorno specifico. Si tratta di accordi che spesso fanno le aziende che effettuano grandi quantità di vendite all’estero e che desiderano proteggere il proprio capitale dalle grandi fluttuazioni di valore.
In definitiva valutare l’impatto del tasso di cambio sul sistema economico non è mai semplice. E l’andamento dei tassi di cambio ha anche una notevole incidenza sugli scambi internazionali a causa di potenziali svalutazioni competitive oppure azioni speculative sulle monete nazionali che sfruttano le possibili differenze nel cambio monetario.