Gli scienziati hanno lanciato l’allarme ormai da anni: se non riusciremo ad invertire la rotta rispetto allo sfruttamento delle fonti di energia non rinnovabili il nostro pianeta rischia di raggiungere il punto di non ritorno. Il limite da prendere in considerazione è l’aumento di 1,5° delle temperature globali, oltre al quale la crisi climatica potrebbe essere irreversibile. Si tratta di uno scenario molto inquietante, perché potrà potenzialmente avere una serie di conseguenze da non sottovalutare, tra cui l’arrivo di eventi sempre più estremi, come gli uragani, le inondazioni, ma ovviamente anche la desertificazione e la siccità. Già lo scorso 3 luglio, per fare un esempio, i climatologi hanno registrato la temperatura più alta di sempre sulla Terra, con una media di ben 17 gradi a livello planetario. Siamo quindi già spacciati? In realtà, no, per fortuna, ma è necessario muoversi rapidamente e in maniera coordinata, anche e soprattutto puntando sul settore delle energie rinnovabili, che può tra l’altro offrire importanti opportunità di guadagno.
Approfondimenti
Cosa sono le energie rinnovabili, dall’eolico alle biomasse
Prima di addentrarci più nel dettaglio nel merito della questione, è necessario comprendere cosa si intenda con energie rinnovabili, soprattutto se confrontate con i combustibili fossili. Fin dalla Prima Rivoluzione Industriale, gli esseri umani hanno fatto ampio uso di petrolio, gas e carbone per sostenere le proprie attività quotidiane, industriali o meno. Per quanto utile nel breve termine, è stata una scelta di per sé scellerata a livello ambientale, poiché è proprio a partire dalle fonti non rinnovabili e dalle loro emissioni che è aumentato esponenzialmente il livello di gas serra nell’atmosfera, con le relative conseguenze su buco dell’ozono e aumento incontrollato delle temperature. Da qui, tra l’altro, nascono le recenti proteste di Greta Thunberg, di Ultima Generazione e di altre associazioni ambientaliste che con le loro rimostrantze stanno cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica e i Governi sugli effetti devastanti dell’utilizzo di tali fonti di energia.
Un’alternativa però c’è, e sono le rinnovabili: stiamo parlando dell’energia solare, di quella eolica, di quella marina, di quella geotermica e di quella derivante da biomasse. Vale lo stesso principio anche per il nucleare? La risposta a quest’ultima domanda è un no secco: l’uranio necessario per le centrali, infatti, è una risorsa naturale finita, per quanto sia in grado di produrre importanti quantità di energia ad un costo relativamente basso. Dubbi riguardo a quest’ultima risorsa, inoltre, sono stati espressi dal WWF, che in un recente report ne ha parlato in termini non particolarmente positivi, per quanto si tratti di una risorsa che produce un modesto quantitativo di emissioni inquinanti.
Investimenti green: quali sono e perché offrono opportunità di guadagno
Ci sono vari motivi per cui valga la pena di investire in realtà e progetti che lottano quotidianamente contro il cambiamento climatico e l’inquinamento. Come riporta Bper, per esempio, sembra che le aziende più sensibili ai temi climatici siano più resistenti sui mercati e siano anche più competitive, poiché riescono ad essere particolarmente efficenti dal punto di vista energetico e in generale oculate per quanto riguarda l’uso delle loro risorse, il riutilizzo delle materie prime e la riduzione dei rifiuti e delle sostanze inquinanti. Le possibilità a disposizione degli investitori più “illuminati” oggi sono infinite: sono numerose, attualmente, le aziende attive in progetti di sostenibilità ambientale che hanno scelto metodi di produzione etici ed ecosostenibili e che puntano all’approviggionamento delle materie prime, per quanto possibile, ad impatto zero.
Chi è interessato a finanziare progetti aziendali simili può per esempio puntare anche sui Green Bond, obbligazioni relativamente recenti emesse da istituzioni finanziare sovranazionali e legate a iniziative di inclusione finanziaria e di lotta al cambiamento climatico. C’è, infine, l’opzione dei fondi ESG, connessi ai fattori fattori ambientali, sociali e di governance delle aziende, che hanno a che fare non soltanto con l’ecologia ma anche con temi fondamentali come l’inclusione, la parità e la trasparenza aziendale. Risulta in conclusione quasi scontato che un’azienda che agisce in modo etico, soprattutto nel mondo di oggi dove è aumentata a dismisura la sensibilità rispetto a certi temi, è un’azienda destinata al successo e alla soddisfazione di tutti i suoi stakeholder.